Superbonus e asseverazioni, occhio alle regole: si rischia il carcere

I tecnici che compiono le asseverazioni collegate al Superbonus 110% rischiano pesanti sanzioni. Ecco quando.

Il superbonus 110% presenta indubbi vantaggi di ordine economico, ma il tecnico addetto all’asseverazione deve prestare cautela a tutte le norme vigenti. Il pericolo è la responsabilità penale.

Superbonus e asseverazioni
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Tutti conoscono o hanno sentito parlare del superbonus 110%, ossia una misura di incentivazione, prevista dal decreto legge “Rilancio” del 19 maggio 2020. Essa mira a rendere più efficienti e più sicure le proprie abitazioni. Il meccanismo in gioco comporta in particolare la possibilità di compiere i lavori a costo zero per tutti i cittadini.

Abbiamo regole piuttosto rigide per evitare comportamenti mirati alla truffa da parte dei tecnici abilitati, in tema di superbonus 110% e asseverazioni. In buona sostanza, coloro che mentono nelle asseverazioni necessarie a conseguire la notissima agevolazione sui lavori edili o per far valere la cessione credito o sconto in fattura, possono vedersi inflitta la condanna al carcere.

Si tratta di misure che ben si spiegano alla luce dei numerosi casi di truffa ai danni dello Stato e dei cittadini, collegati all’istituto del superbonus 110%. Vediamo allora più da vicino che cosa è previsto in tema di carcere per frodi in quest’ambito.

Superbonus 110% e asseverazioni: carcere per chi viola le regole

Come appena accennato, la scelta di regole rigide sul superbonus intende contrastare i fenomeni di aggiramento delle norme in materia, che hanno condotto a numerosi atti truffaldini, segnalati in queste settimane in svariate notizie di cronaca. Provvedimento di riferimento – in tal senso – è la legge n. 25 del 2022 di conversione del dl n. 4 del 2022 (ossia il decreto Sostegni ter).

Da notare in particolare che le sanzioni penali in oggetto, valevoli per le frodi in campo edilizio e inclusive anche della pena del carcere, sono ispirate al modello introdotto nel 2012 dal decreto Sviluppo. Esso si riferisce alle regole varate per i professionisti chiamati ad essere di supporto alle aziende in crisi onde evitare il fallimento, attestandone le possibilità di salvezza tramite il cd. concordato preventivo e altre procedure concorsuali minori.

Il professionista deve dunque stare molto attento a tenere un comportamento rispettoso delle norme sul superbonus 110%, senza compiere gesti o atti che abbiano una finalità truffaldina e dunque agendo nella piena consapevolezza delle norme vigenti.

Tra gli obblighi che ricadono sul tecnico, ad esempio vi è il seguente: deve essere corrispondente all’importo dei lavori il massimale della polizza che deve sottoscrivere – per ciascun intervento – il professionista chiamato ad attestare lo svolgimento delle opere edili.

Comportamenti penalmente rilevanti per il tecnico e sanzioni

In base alle norme vigenti, non vi sono dubbi. I rischi per il professionista che non rispetta le norme, sono evidenti. In particolare, severe sono le pene disposte per il tecnico abilitato che:

  • espone notizie false;
  • omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti del progetto di intervento o sull’effettiva realizzazione dell’opera;
  • attesta falsamente la congruità delle spese.

In queste circostanze, ecco la reclusione da due a cinque anni, con la multa da 50 mila a 100 mila euro. Il tutto ovviamente con riferimento agli incentivi previsti dal decreto Rilancio.

Polizze assicurative, asseverazioni e obblighi del professionista

Come accennato in precedenza, vi sono altresì precise norme sulle polizze assicurative che i tecnici chiamati ad asseverare o attestare i lavori sono obbligati a sottoscrivere. Non c’è più la previsione che indicava un massimale ad almeno 500mila euro, mentre è stata immessa nel meccanismo una garanzia dell’asseverazione ‘maggiormente qualificata0, imponendo che gli asseveratori (i tecnici) sottoscrivano una polizza assicurativa per ciascun intervento e che la polizza debba avere un massimale corrispondente al relativo valore.

Per gli interventi di efficientamento energetico conta il rispetto dei requisiti prescritti e la corrispondente congruità delle spese effettuate per le opere agevolate. Inoltre, per i bonus edilizi, il tecnico deve confermare l’adeguatezza degli esborsi allo scopo dell’esercizio dell’opzione per la cessione o per lo sconto al posto delle detrazioni fiscali.

Infine, evidenziamo brevemente quali sono gli incentivi più utilizzati nelle truffe, alla luce dei dati riportati nel corso dell’audizione al Senato da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate: bonus facciate, nel 46% dei casi; ecobonus (34 per cento); bonus locazioni (9 per cento); sismabonus (8 per cento) e il citato superbonus (3 per cento).

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