Prestito e interesse Tan e Taeg: attenzione, sono 3 le leggi utili per non sbagliare

I prestiti consistono in un’ottima soluzione per tutti coloro che abbiano la necessità di incrementare il proprio potere di spesa e conseguire la somma in denaro voluta in poco tempo. Ma quali sono le normative o leggi di riferimento in materia?

Nei tempi odierni i prestiti sono assai diffusi e non si fatica a comprendere perché. Tra rincari, aumenti dei prezzi dei beni e bollette dai costi lievitati, sono in tanti ad aver bisogno urgente di liquidità.

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Ebbene il prestito rappresenta una soluzione per tutti coloro che abbiano la necessità di conseguire una somma di denaro per rafforzare il proprio potere di acquisto o assicurarsi una liquidità per delle spese improvvise.

Il prestito può essere mirato a soluzioni specifiche, ovvero ad es. l’acquisto di un’automobile, la ristrutturazione di un’abitazione di proprietà o può essere utilizzato anche per comprare apparecchi elettronici o effettuare viaggi.

Di seguito vogliamo fare una sintetica panoramica su quelle che sono le regole e le leggi che, nel nostro paese, disciplinano i prestiti e dunque le elargizioni di denaro ai privati.

Cosa è opportuno ricordare in proposito? A quali fonti normative fare riferimento per superare eventuali dubbi o risolvere questioni pratiche in tema di prestiti? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo.

Prestiti e regole in materia: il contesto di riferimento

In linea generale, non possiamo non ricordare che il prestito consiste in una somma di denaro assegnata da parte di una banca o una società finanziaria ad una persona che abbia urgenza di denaro per liquidità o per finalizzare la compravendita di un bene o servizio. In materia di prestiti, rileva tasso di interesse applicato dall’istituto, formato da Tan e Taeg, mentre la rata che lo include seguirà un piano di ammortamento prefissato e che colui che ha chiesto ed ottenuto il prestito dovrà rispettare.

Chiaramente, detto tasso di interesse rappresenta il ‘tornaconto’ dell’istituto, che accoglie la richiesta del privato ed eroga la somma. Oggi ogni interessato è assai agevolato in fase di richiesta dei prestiti. Infatti, in via diretta in banca, con una finanziaria autorizzata o anche via web, si può richiedere un preventivo a costo zero in pochi minuti e valutare e scegliere quale tipo di prestito è il più conveniente per le proprie esigenze.

Facile allora comprendere che nei tempi odierni il prestito abbia una valenza non da poco. Esso è uno strumento essenziale nell’economia di oggi perché permette ai consumatori di incrementare la loro capacità di acquisto, senza perdere liquidità personale.

Le regole in materia di prestiti: 3 normative chiave in Italia

Dopo queste basilari premesse sui prestiti, orientiamoci ora alle normative che regolano la concessione dei prestiti in Italia. Quali sono? Saperlo è fondamentale, specialmente laddove per il privato che intenda chiedere un prestito emergano alcuni dubbi sul meccanismo; oppure quando, dopo averlo ottenuto, si manifestino questioni pratiche con il soggetto che ha erogato la somma.

Vero è d’altronde che i diritti e le tutele dei consumatori si perdono non di rado nei meandri delle leggi: aver ben chiaro quali sono è dunque di evidente supporto. Nel nostro paese vale un’estesa normativa sulla concessione dei prestiti e del credito al consumo, ma anche vi sono rilevanti regole in campo di detrazioni fiscali.

In particolare, la legislazione in tema di prestiti ai privati è compresa in tre decreti chiave. Vediamoli in sintesi.

Decreto legislativo n. 141 del 2010

E’ relativo ai contratti di credito al consumo, ovvero rappresenta un provvedimento che ha modificato la disciplina normativa sui prestiti. Ciò è avvenuto in attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori e con modifiche al Testo unico bancario. Le regole in oggetto hanno inteso potenziare il meccanismo di tutele verso i cittadini e riguardano aspetti relativi – ad esempio – al Taeg e alle informazioni precontrattuali;

Decreto legislativo n. 206 del 2005

Il documento introduce il cd. Codice del consumo, recante novità importanti a tutela del consumatore. Ricordiamo brevemente che il Codice del consumo fu previsto ad immettere un insieme di norme di tutela dei diritti di particolari soggetti detti appunto ‘consumatori’. Tra le maggiori tutele il diritto di recesso e la garanzia, ma anche le norme indicate in tema di prestiti ai consumatori. A questo Codice seguì poi l’aggiornamento attuato con il decreto n. 21 del 2014, di attuazione di un’altra direttiva UE sui diritti dei consumatori.

Decreto legge n. 63 del 2013

Si tratta di un provvedimento sulla prestazione e la certificazione energetica. Esso ha recepito anch’esso una direttiva UE, introducendo l’obbligo di realizzare dal 2018, per i nuovi edifici pubblici e dal 2021, per i nuovi immobili di ambito privato, fabbricati a impatto zero – favorendo il miglioramento della prestazione energetica degli edifici stessi.

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