Regali ai parenti (figli inclusi): adesso bisogna seguire queste regole

Occhio ad essere generosi con i familiari, le nuove regole per i regali ai parenti stravolgono il gesto: tasse e limitazioni forti!

Se si sta ancora aspettando il gruzzoletto settimanale dai nonni e dagli zii più grandi, ebbene, è arrivato il momento di… maturare! Si possono sempre ricevere dei soldi senza limitazione alcuna? Cosa cambia? Quando si fanno regali del genere anche ai parenti, includendo per giunta i figli, bisogna rispettare regole ben precise. Si tratta di contanti o versamenti su IBAN? Soprattutto ci sono delle condizioni che rendono il “generoso gesto” privo di errori? Le novità in questione stravolgono le domeniche in famiglia, e non solo. Basta Natale, Capodanno, compleanni e onomastici da “nababbi”, perché le limitazioni sono rigidissime.

Quali sono le nuove regole per fare regali ai parenti
Donare soldi, cambia tutto: limiti e indicazioni da rispettare (@Cana)- Trading.it

Niente fake news o barzellette, da adesso in poi fare regali del genere ai parenti non sarà più come prima. Complici tassazioni e limitazioni che non guardano “alcun vincolo di parentela”. Se un genitore volesse aiutare il proprio figlio in difficoltà, o semplicemente avesse l’intenzione di donargli dei soldi, dovrà fare attenzione a non mettersi contro la legge. Ci sono percentuali ben precise che mai nessuno ha mai visto prima, ma che da adesso in poi, sono in vigore, senza se e senza ma.

Si tratta di capire come assegni, bonifici, scrittura privata, e le diverse procedure attuabili, subiscono modifiche. Ci sono infatti delle regole per il corretto trasferimento del denaro, e delle tassazioni specifiche da rispettare. Di seguito, si analizza caso per caso come finanziare al meglio la prole, e perché no, compiere un bel gesto ad un parente, senza essere un evasore!

Attenzione a fare regali ai parenti, con queste regole, cambia ogni cosa!

L’aspetto più preoccupante è che dietro una consuetudine così cristallizzata nel tempo, si esauriscono delle conseguenze che fanno quasi “sentire in colpa” chi compie il suddetto gesto. Il Fisco guarda bene tutto, non si lascia sfuggire trasferimenti di soldi ambigui, anche se vengono fatti ai propri figli. Come se non bastasse il gesto deve essere proporzionato anche alla condizione economica vissuta dal genitore. Niente di quello che è sempre stato sarà più considerato “normale”. Quali sono le tassazioni? Quanto si può donare? Fare i regali ai parenti è sempre stato difficile, e dare dei soldi era l’unico modo per uscirsene senza impazzire. Da adesso in poi, meglio fare la fila nei negozi, perché non conviene più!

Cosa cambia con le nuove regole per fare i regali ai parenti
Donare soldi, cambia tutto: limiti e indicazioni da rispettare (@Cana)- Trading.it

I soldi devono sempre essere tracciati e giustificati. Infatti, laddove un genitore percepisce circa 3000 euro di retribuzione mensile, è fattibile che doni ai propri figli 500 euro al mese. Ma se si ottiene molto meno, tipo 900 euro, è chiaro che nel regalo fatto, c’è una fonte non dichiarata di guadagno, e bisogna analizzare il caso. Infatti, quando si danno dei soldi, bisogna sempre indicare la causale. Ad esempio “Regalo per onomastico”, e così via.

L’ADE, sigla che indica l’Agenzia delle Entrate, deve poter avere tutto sotto controllo per evitare azioni illegali. Se si volessero dare tanti soldi ai propri figli, è bene stilare un Atto pubblico con un notaio secondo quanto detto dalla Cassazione. Altrimenti? C’è la nullità della donazione, e quei soldi potrebbero non essere percepiti se il donatore muore prima e senza la presenza di questo importantissimo documento. Stessa cosa per la scrittura privata, deve essere tutto regolarmente scritto e registrato.

Ma quanto si può donare? Ci sono soglie massime da rispettare. Queste assumono il nome di percentuali di eredità. Sono determinate dalla legge, e sono dirette agli eredi legittimi di un parente scomparso, al di là del fatto che ci sia o no un testamento o varianti legati ai rapporti di parentela. Il trasferimento prevede il pagamento del bollo da 16 euro per ogni 100 righe e il versamento di 200 euro per la registrazione della donazione.

Le percentuali da rispettare sono quella del 4% per parenti in linea retta. L’imposta di 1 milione di euro per ogni beneficiario subentra se si supera questa soglia. Segue la tassazione del 6% per gli altri parenti fino al 4° in linea retta e collaterale. Per ogni fratello o sorella ci sono 100 mila euro di franchigia.

Infine, si arriva all’8% nel caso in cui entrino in gioco altri soggetti. Se ad esempio si lasciassero 70 mila euro ad un’amica, quindi estranea al rapporto di sangue, l’imposta da pagare per la successione è appunto l’8% su 70 mila euro. Se i destinatari sono figli portatori di handicap grave la tassa è da versare sale a 1,5 milioni di euro.

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