Una preziosa opportunità per chi ha perso il lavoro, le istituzioni mettono a disposizione un reddito per i disoccupati che può durare a lungo.
Diversi i sussidi disponibili per chi è disoccupato in Italia, tra queste la più richiesta è senza dubbio l’indennità di disoccupazione, meglio nota come Naspi, che viene concessa agli ex lavoratori dipendenti. Ricordiamo che questo contributo viene riconosciuto per metà delle settimane contributive maturate negli ultimi quattro anni. E non solo perché chi ha perso il proprio posto di lavoro può inoltrare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro, che è andato a sostituire in parte i sostegni coperti dal Reddito di cittadinanza.
Infatti chiunque parteciperà agli incontri di formazione e di orientamento potrà ricevere un aiuto economico pari a trecentocinquanta euro al mese. Per quanto riguarda la durata, in questo caso si parla di un massimo di dodici mesi, nonostante nel complesso il disoccupato possa usufruirne per tre anni. La speranza è che presto si possa parlare concretamente di un vero e proprio reddito, che sia erogato mensilmente e che possa coprire – potenzialmente – l’arco di una vita intera. Lo scenario è già concreto in altri Paesi europei.
Tra i Paesi più virtuosi in materia di supporto economico al cittadino disoccupato c’è senza dubbio il Belgio, che come i più ben sapranno rappresenta un’eccezione all’interno dell’Unione europea. Perché? Il motivo è abbastanza semplice: qui l’indennità di disoccupazione viene garantita a lungo, in parole povere una scadenza non c’è. Tuttavia, per richiederla bisogna rispettare dei parametri ben precisi; otto requisiti da soddisfare all’atto della richiesta che, a dare un’occhiata, risultano simili a quelli utili per la Naspi in Italia.
Per prima cosa sarà necessario avere meno di sessantacinque anni ed essere residenti in Belgio. Si deve aver lavorato per un minimo di giorni all’interno di una finestra temporale che va dai diciotto ai trentasei mesi, a seconda dell’età del soggetto richiedente. La perdita del posto di lavoro sarà avvenuta in modo involontario e il disoccupato dovrà rendersi disponibile a lavorare, registrarsi come ‘in cerca di lavoro’ ed essere disposto in ogni momento ad accettare le proposte professionali che gli arrivino.
Inoltre potrebbe essere richiesta la frequenza in corsi di formazione mentre ci si dimostrerà attivi nella ricerca di un impiego. Per quanto riguarda le cifre, si parla di un sessanta per cento dell’ultima retribuzione con una soglia giornaliera minima di 41,95 euro e una massima di 54,71 – solo se il soggetto è l’unica fonte di reddito per i propri famigliari a carico. Verrà invece concesso il sessanta per cento il primo anno e il cinquantacinque per cento il secondo per chi non abbia persone a carico.
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