Reddito di cittadinanza: troppe persone dipendono dallo Stato, cosa succede se cambiano gli scenari?

Lo Stato italiano eroga da circa due anni un sussidio che è diventato per molta unica fonte di sostegno considerata la loro esclusione dal mercato del lavoro.

Sono quasi due milioni e mezzo le persone che usufruiscono a luglio 2022 del reddito di cittadinanza.

importanti novità sull'Rdc
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Un totale di 1,17 milioni di famiglie che in Italia hanno il reddito di cittadinanza e dipendono perciò direttamente dallo Stato.

Il Reddito di Cittadinanza è una misura di sostegno alle fasce più deboli della popolazione introdotta nel nostro ordinamento attraverso il Decreto Legge n.4 del 28 gennaio 2019. Ideato come misura di contrasto alla povertà ha come obiettivo principale il reinserimento nel mondo del lavoro e l’inclusione sociale.

Mercato del lavoro, reddito di cittadinanza e i numeri per chi lo percepisce

Per avere un quadro del mercato del lavoro a luglio 2022, rispetto al mese precedente, diminuiscono sia gli occupati sia i disoccupati, crescono invece gli inattivi. Il tasso di occupazione scende al 60,3%. Sale invece il tasso di disoccupazione cala al 7,9% (-0,1 punti) e sale al 24,0% tra i giovani (+0,1 punti). Infine, il tasso di inattività sale al 34,4%. Con il RDC a livello nazionale l’importo medio erogato mensile è di 551 euro; il risultato è ottenuto considerando anche la pensione di cittadinanza a integrazione della minima che aiuta gli italiani con 272 euro mensili.

La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da: 2,17 milioni di cittadini italiani e 226 mila extra comunitari con permesso di soggiorno dell’UE. Tra questi 88 mila cittadini europei che possono integrarsi in Italia mantenendo un dignitoso tenore di vita nonostante un mercato del lavoro oggi debole e in crisi.

Oltre le persone coinvolte nella ricerca di un lavoro dal programma del reddito di cittadinanza, anche nuclei famigliari con presenza di disabili con 442 mila persone coinvolte. Dal report trimestrale dell’Inps risulta nettamente in crescita il numero dei beneficiari che durante la pandemia sono saliti da 2,7 a 3,7 milioni dal 2019 al 2020.

Aumentano nel 2021 i percettori del RDC ma sono molti i partiti che in campagna elettorale propongono modifiche

Nonostante la fine dell’emergenza a usufruire per almeno un mese del RDC nel 2021 sono poco meno di 4 milioni di persone. La distribuzione per aree geografiche vede 443 mila persone al Nord, 340 mila al Centro e oltre 1,7 milioni nel Sud Italia e nelle Isole.

Le forze politiche sono molto attente a questo tema e in campagna elettorale le proposte di modifica sono davvero molte. Se il centrodestra punta alla sua abolizione il Partito Democratico e il M5S mira ad ampliare il novero dei destinatari. Le proposte messe nero su bianco nel programma elettorale del Partito Democratico in tema Reddito di Cittadinanza sono:

  • La revisione dei criteri di funzionamento del RdC soprattutto per famiglie numerose;
  • Possibilità di continuare a percepire il sussidio per un certo periodo anche una volta trovato lavoro.
  • Riduzione dei 10 anni di residenza previsti per i cittadini stranieri per la richiesta del sussidio.

Finora affidati all’Inps incrociando le banche dati a cui l’istituto ha accesso, non hanno impedito comunque che centinaia di persone percepissero il sussidio senza averne diritto. Il fenomeno è comunque contenuto rispetto alla platea generale dei fruitori; questo grazie anche alle verifiche preventive in collaborazione coi Comuni. In questo modo si accerta da subito prima dell’erogazione se il richiedente possiede tutti i requisiti indispensabili.

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