Nuovo sgravio contributivo per chi assume beneficiari del Reddito di cittadinanza, anche a tempo determinato e parziale. Ecco tutte le novità
Chi assume i beneficiari del reddito di cittadinanza ha diritto ad uno sgravio contributivo anche se l’assunzione è a tempo determinato o parziale, lo sconto è concesso anche alle Agenzie per il lavoro che promuovo l’assunzione. La misura di sgravi contributivi è prevista nella Legge di Bilancio 2022 ed è finalizzata al reinserimento lavorativo dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Lo sgravio contributivo è concesso alle aziende private entro il tetto massimo di 780 euro al mese per contratti a tempo indeterminato, parziale e a termine. Un bonus è riconosciuto anche alle Aziende del lavoro che promuovo l’assunzione, si tratta di un incentivo pari al 20% del valore concesso all’azienda.
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Lo sgravio contributivo è riconosciuto alle aziende private che stipulano contratti di lavoro con i percettori del reddito di cittadinanza, per i seguenti contratti:
a) lavoro a tempo indeterminato pieno o parziale;
b) lavoro a tempo determinato pieno o parziale;
c) apprendistato.
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In questi casi il datore di lavoro può ottenere uno sgravio dei contributi previdenziali e assistenziali, ad esclusione dei contributi obbligatori dovuti all’INAIL. Il limite dello sgravio è rapporto al RdC è l’importo non può essere superiore a 780 euro mensili, inoltre, è fruibile per un periodo pari alla differenza tra le diciotto mensilità spettanti per l’RdC e le mensilità godute dal beneficiario stesso. Il periodo di fruizione non può essere inferiore a cinque mensilità.
Infine, l’agevolazione è prevista anche per i patti di formazione solo in presenza di un’assunzione a tempo indeterminato pieno. In tal caso è riconosciuto la metà dell’importo percepito dal beneficiario del RdC, all’atto dell’assunzione. Il valore non può essere superiore a 390 euro al mese ed è pari alla differenza tra le diciotto mensilità spettanti e il numero delle mensilità fruite dal percettore del RdC. Il periodo di fruizione non inferiore a sei mensilità. Inoltre, la restante metà del reddito di cittadinanza, per un valore massimo di 390 euro mensile per un periodo non inferiore a sei mensilità, è riconosciuta all’ente formatore che ha permesso il percorso formativo con la conseguente riqualificazione professionale. Il bonus è riconosciuto sotto forma di sgravio contributivo da applicare sui contributi assistenziali e previdenziali da versare per i propri dipendenti.
In ultimo, spetta un bonus anche alle Agenzie per il lavoro accreditate da ANPAL a seguito dell’attività di mediazione che ha permesso l’assunzione dei beneficiari del RdC. L’importo riconosciuto è pari al 20% dell’incentivo riconosciuto al datore di lavoro, inoltre, è decurtato dallo sgravio spettante all’azienda.
Lo sgravio contributivo spetta a tutti i datori di lavoro privati, compresi i datori di lavoro del settore agricolo. Sono esclusi le forme contrattuale del lavoro domestico. Il bonus spetta per incremento occupazionale, inoltre, bisogna rispettare la normativa degli aiuti di Stato prevista per il regime de minimis. Infine, l’azienda deve essere in regola con gli obblighi di assunzione dei lavoratori disabili (legge 68/1999).
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