Reddito di Cittadinanza vs Reddito di Resilienza, siamo ormai a questo. Il risultato dell’ormai imminente tornata elettorale potrebbe significare l’abrogazione del primo.
Nella fattispecie è la destra a pretendere l’eliminazione del provvedimento.
Sono al vaglio possibili alternative. Ora presenteremo quella del cosiddetto Reddito di resilienza. Di cosa si tratta e, soprattutto, come funziona?
Le fazioni politiche hanno pareri differenti sul futuro del Reddito di Cittadinanza. Vi sono quanti si propinano favorevoli alla sua eliminazione complessiva e vi è chi vorrebbe apportarvi solo alcune modifiche. Dominano i dubbi.
Difatti, se da un lato si tratta di un provvedimento che ha sostenuto innumerevoli nuclei familiari, dall’altro, è stata un’ulteriore occasione per malintenzionati di profittare delle casse dello Stato.
Nella circostanza in cui dovesse essere cancellato potrebbe entrare in gioco un nuovo tipo di sussidio economico: stiamo parlando del reddito di resilienza.
Proviamo a capire in sintesi di cosa si tratti.
Cala il sipario sul Reddito di Cittadinanza, la sorte dopo le elezioni
Il Reddito di Cittadinanza è stato respinto all’unisono da ciascuno dei rappresentanti del centro destra, versante politico in costante ascesa nei sondaggi e favorito nella “battaglia” elettorale. Finanche il neo partito Italia al Centro istituito da Giovanni Toti si è palesato non poco avverso al Reddito di Cittadinanza.
La considerazione peggiore sulla disposizione è rilasciata da Giorgia Meloni, a capo di Fratelli d’Italia, che bollato il RdC come una disposizione poco educativa e tutto tranne che funzionale. A credere e battersi per il provvedimento ormai solamente il Movimento cinque Stelle, mentre la sinistra propone una possibile rivisitazione normativa, specialmente in prospettiva della sicurezza.
Una novità, ecco il Reddito di resilienza e il suo funzionamento
Ma nell’attimo in cui sarà abrogato il RdC, avremo alternative immediate? Per quanto riguarda il cosiddetto Reddito di resilienza disponiamo ancora di pochissime indicazioni, sebbene una prima inquadratura sulla disposizione sia stata fornita dal senatore Quagliarello. Per intenderci citiamo proprio le sue parole:
Il reddito di resilienza è il tentativo di tener conto delle situazioni di disagio, ma premiarle solo nel momento in cui c’è uno sforzo per creare lavoro e reddito autonomo.
Appare evidente come si abbia a che fare con un provvedimento destinato a quei cittadini che abbiano aspirazione a creare impresa e non a chi sia senza un lavoro. Non ci resta che pazientare sino a dopo le elezioni e fino alla seguente Legge di Bilancio, solo allora conosceremo il destino del Reddito di Cittadinanza.