Cosa sapere e come fare per l’uscita dal nucleo familiare per percepire il Reddito di Cittadinanza prima dei 26 anni: i casi e i dettagli al riguardo
Quali sono casi, aspetti e dettagli da conoscere riguardo il Reddito di Cittadinanza ed in merito all’uscita dal nucleo familiare per quanto riguarda i giovani prima dei 26 anni. I particolari a seguire.
Si tratta di un tema importante, quello inerente il Reddito di Cittadinanza, una misura che sta a cuore a molti, un sussidio economico dalla grande importanza che consente a chi ne ha diritto di usufruire di una data somma da poter impiegare al fine del pagamento di beni e servizi legati all’esigenza di tutti i giorni.
L’ottenimento del sussidio è però, come noto, legato a specifiche condizioni e requisiti da rispettare e dunque al riguardo gli interrogativi ed i dubbi non mancano per molti. E tra questi, tra i vari, anche quello che riguarda come fare ai fini dell’uscita dal nucleo familiare per percepire il RdC prima dei 26anni.
In primo luogo però, è bene concentrarsi su quelli che sono i requisiti inerenti la misura e, soprattutto, la questione del valore ISEE. Il quale, rispetto al proprio nucleo familiare, non deve superare i 9.360€. Ma quali sono gli altri requisiti a cui prestare attenzione?
Si tratta di un tema e di un argomento molto importante che desta attenzione e suscita interesse, quello inerente il Reddito Di Cittadinanza, e di cui si sente parlare molto anche in questo periodo, durante la campagna elettorale e in ottica elezioni: qui le proposte e le posizioni dei vari partiti sul RdC.
Tornando al tema in oggetto, e ai requisiti, vi sono vari aspetti da tener presente, come ad esempio quello legato al patrimonio immobiliare. Eccetto la prima casa, non dev’esser maggiore di 30mila€ l’anno. In merito al patrimonio mobiliare, questo dev’esser minore di 6mila€, portato ad un max. di 10mila€, in base al num. di soggetti che compongono la famiglia.
Nel dettaglio, si tratta di una somma che si può aumentare di 1000€ per ciascun figlio oltre il 2°, e ancora si può aumentare di 5mila€ per ciascun componente con disabilità media. 7500€ invece per componente con disabilità grave oppure non autosufficienza.
Restando nel campo delle condizioni da soddisfare, occorre che nessun membro del nucleo della famiglia possegga navi oppure imbarcazione da diporto. Così come coloro che ricevono la misura non devono possedere autoveicoli immatricolati la 1°volta nei 6mesi precedenti la richiesta del sussidio stesso. E ancora, stessa cosa circa mezzi che abbiano una cilindrata maggiore di 1600cc. Oppure motoveicoli maggiori di cilindrata 250xx, immatricolati la 1° volta durante gli ultimi 2anni.
Non rientrano e si pongono all’esterno di questo limite i mezzi che si legano al diritto di una agevolazione fiscale nei confronti di soggetti disabili.
Tra i punti fondamentali, come detto, vi è quello legato al valore ISEE, un parametro imprescindibile per coloro che vogliono percepire la misura. Per tale ragione, non mancano interrogativi circa vari aspetti, tra qui quelli inerente i giovani con età minore di ventisei anni, al fine di poter avere un ISEE separato. Da quello dei genitori. Così da poter aver accesso alla misura.
Come spiega Investireoggi.it, secondo la normativa, un soggetto sino a ventisei anni, pur se vive da solo e senza reddito, in ogni caso è considerato a carico dei genitori. Dunque, non può aver modo di avere un ISEEseparato da loro. E per tal ragione la conseguenza è di averne uno con valore maggior e non poter aver accesso al RdC.
Esistono però dei casi, delle eccezioni, in cui vi è la possibilità che il soggetto eventuale in questione, sino a ventisei anni, possa avere un ISEE ‘staccato’ da quello inerente i suoi genitori.
E nello specifico la casistiche riguardano anzitutto il possesso di un reddito maggiore di 4mila€. O qualora la persona in questione sia sposata. Oppure nel caso abbia figli.
In tali 3 eventualità, vi è la possibilità di uscita dal nucleo familiare ai fini ISEE e dunque la possibilità del beneficio della misura RdC. Qualora non si rientrasse in alcuno dei suddetti casi, il soggetto continuerebbe ad essere considerato a carico dei suoi genitori. E dunque senza la possibilità di accesso al sostegno.
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