In merito al Reddito di cittadinanza, vi è un limite prelievo mensile di contanti: ma quando si può superare? Ecco i dettagli al riguardo
Sono tanti e diversi gli aspetti importanti e che destano attenzione quando si parla di reddito di cittadinanza, tra cui ad esempio il limite di prelievo mensile di contanti: a quanto ammonta e può essere superato e quando? Gli aspetti da approfondire a tal riguardo.
Chi usufruisce del Reddito di cittadinanza ed è in possesso della carta RdC può acquistare solo determinati tipi di beni e servizi, e inoltre come noto vi è un limite mensile per quel che concerne il prelievo di contanti, il quale è fissato a 100€ a persona. Tale limite può arrivare a 210€ al mese complessivi, (220€ qualora in famiglia sia presente un disabile), nel caso in cui si tratta di famiglie numerose.
Tuttavia, nel caso in colui che beneficia della misura di sostegno del Reddito di Cittadinanza percepisca anche l’assegno unico, spiega Quifinanza.it, allora l’integrazione riconosciuta che si può prelevare in contanti va anche oltre il suddetto limite di euro 100.
Reddito di cittadinanza: limite prelievo al mese e quando lo si può superare
Tanti e diversi dunque i temi e gli elementi legati al reddito di cittadinanza che possono essere oggetto di attenzione, si pensi ad esempio ai dettagli, condizioni e aspetti legati alla possibilità di avere più carte e importo suddiviso. Così come a destare interessare può essere la data di arrivo dei pagamenti circa il RdC e altri pagamenti INPS a maggio.
Rispetto al tema in oggetto, approfondito da Quifinanza.it, si legge che la soglia base circa il prelievo in contati mediante la carta RdC è fissata in 100 euro al mese; questo è il limite per un singolo individuo, il quale va moltiplicato per la scala di equivalenza applicata al nucleo familiare del beneficiario (è il medesimo indice, si legge, impiegato ai fini di determinare l’importo riconosciuto ai percettori).
Viene spiegato qual è il calcolo, al riguardo, ovvero il valore base di 100€ al mese va moltiplicato per il coefficiente di 0,40 per ogni altro componente maggiorenne, e di 0,20 per ogni componente minorenne. Il risultato si aggiunge ai 100€ iniziali. In tal modo, per esempio, il coniuge ha un “valore“, per così dire, di altri 40€ prelevabili, ed un figlio minore incide per altri 20€.
Il massimo in tale che si può prelevare il contanti, tuttavia si legge, non può comunque superare in alcun caso i 210€ mensili complessivi; 220€ nel caso in cui in famiglia vi sia la presenza di un disabile.
Questi alcuni dettagli al riguardo; ad ogni modo è bene ed opportuno informarsi ed approfondire temi e questioni, anche tramite un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, per eventuali chiarimenti circa dubbi e conoscere aspetti ed elementi nel dettaglio.
In merito al limite di prelievo mensile, spiega Quifinanza.it menzionando l’INPS, per i soli accrediti riguardanti l’integrazione reddito-assegno, potrà essere superato tale limite, previsto pari a 100€ moltiplicato per la scala di equivalenza.
Ciò comporta che, si legge ancora, il prelievo delle somme non potrà comunque esser maggiore del limite giornaliero di 600€ previsto per le carte Postepay. A tal riguardo viene menzionata la circolare INPS n.53 del 28 aprile 2022.
Si legge una precisazione, ovvero che “limitatamente ai soli accrediti riguardanti l’integrazione Rdc/AU, potrà essere superato il limite di prelievo mensile previsto dall’articolo 5, comma 6, del decreto-legge n. 4/2019, pari a 100 euro mensili per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del medesimo decreto-legge, posto, in ogni caso, il rispetto dei limiti previsti dalla normativa in materia di antiriciclaggio. Pertanto, il prelievo di tali somme non potrà comunque superare il limite giornaliero di 600 euro, previsto per tutte le Carte “PostePay”.