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Reddito di Cittadinanza, ecco perché la giacenza media è decisiva

La giacenza media è il principale documento da richiedere ai fini Isee. E anche per il Reddito di Cittadinanza assume un’importanza assoluta.

 

Reddito di Cittadinanza e Modello Isee vanno di pari passo. L’entità dello strumento di supporto al reddito familiare, infatti, viene determinato proprio in base alla capacità economica di chi lo richiede. Certificata dall’Isee per l’appunto.

Foto © AdobeStock

Tecnicamente, infatti, il Reddito di Cittadinanza non è altro che un’integrazione del reddito familiare, la cosiddetta Quota A, ritenuta troppo esigua per consentire a chi la possiede di soddisfare i propri bisogni. Chiaramente, si tratta di situazioni in cui i componenti della famiglia non lavorano e che non possono compensare la perdita dell’occupazione con l’indennità Naspi. Al resto ci pensa l’indicatore Isee, richiedibile dopo aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU). Un documento che racchiude tutti i dati necessari, da quelli anagrafici a quelli patrimoniali e reddituali, utili a completare il quadro della situazione economica interna al nucleo familiare. La validità del documento inizia dal momento della presentazione e arriva fino al 31 dicembre successivo. Una procedura standard, comune praticamente a tutte le famiglie italiane. E facilitata dalla possibilità di presentare la Dsu in modalità telematica, sia precompilata che non.

Tutti dovremmo avere chiaro come si debba procedere per la richiesta del proprio Isee. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza, in particolare, diventa necessario al fine di determinare l’importo stesso del sussidio ricevuto. Come tutti gli altri richiedenti, anche costoro dovranno iniziare dalla giacenza media del conto corrente all’anno d’imposta di riferimento. E, quindi, il saldo al 31 dicembre. Due dati essenziali che, di fatto, fanno da base per il calcolo del reddito. Tutte le altre voci, infatti, vanno ad aggiungersi progressivamente, lasciando comunque inalterata l’importanza essenziale della giacenza media. Nello specifico, si tratta dell’importo medio delle somme a credito. Quindi, risulta essere il dato più significativo in relazione al piano reddituale di una persona (e di una famiglia).

Reddito di Cittadinanza, decisiva la giacenza media: ecco cosa determina

La giacenza media fa riferimento non solo al conto corrente ma anche a tutti gli altri prodotti finanziari in possesso del richiedente. Basterebbe questo a spiegarne l’importanza. Il Reddito di Cittadinanza viene infatti configurato come integrazione del reddito familiare, ponendo un contributo per affitto, mutuo o altre spese simili, ritenute primarie. In realtà, le somme del sussidio potrebbero essere utilizzate anche per coprire i costi di una vacanza, facendo attenzione ai contesti di spesa. Nella normativa che regola il RdC, infatti, non si fa riferimento a periodi di vacanze fra le voci di spesa non consentita dalle somme percepite.

A ogni modo, è chiaro che l’importo del Reddito sarebbe decisamente più utile per soddisfare un bisogno primario, come coprire la rata di un mutuo e quant’altro. I soldi ricevuti, a ogni modo, non saranno superiori alla media stabilita in base al proprio reddito. Per questo presentare la propria giacenza media è obbligatorio. Senza di questa, la misura stessa non sarebbe determinabile.

Poste e banche hanno messo a disposizione dei propri clienti dei servizi specifici per supportarli nel calcolo della giacenza senza doversi recare necessariamente allo sportello. Il servizio di home banking, ad esempio, concede in pochi click di verificare il proprio stato reddituale. Basterà specificare la destinazione Isee e la procedura rinvierà automaticamente all’anno d’imposta richiesto dall’Isee. Per quanto riguarda Poste, qualora ci si dovesse recare allo sportello per una qualsiasi operazione, si potrà richiedere tranquillamente il documento. Per gli impiegati la procedura è praticamente lampo. E’ comunque possibile farlo da sé, accedendo a un link dedicato di Poste che permette di ottenere tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’Isee. Includendo naturalmente tutti i prodotti finanziari aperti dal contribuente, dai conti alle PostePay fino a Buoni fruttiferi e libretti di risparmio. Tutto in pochi click, nel miglior rispetto dei tempi che viviamo.

Damiano Mattana

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