Una delle misure, al momento in assoluto più care agli italiani e nello stesso tempo anche forse più criticata dall’altra parte di essi.
Il Governo Draghi mette mano anche sul reddito di cittadinanza. Una delle misure, per ovvie ragioni più amate dagli italiani ma che allo stesso tempo secondo molti pareri necessita di modifiche e correzioni per non rischiare di essere per lo Stato italiano l’ennesima zavorra sena alcun concreto vantaggio per la stessa nostra economia. Al momento tutto risulta bloccato, non arrivano offerte di lavoro a coloro i quali sono interessati alla misura e la situazione assume toni al limite del paradossale. Si percepisce uno stipendio fisso, nella maggior parte dei casi, senza di fatto essere occupati in nessun modo.
Le modifiche che l’esecutivo potrebbe apportare, almeno da quel che si vocifera andranno ad intervenire proprio su quelli che di fatto risultano essere gli aspetti più controversi della misura stessa. Innanzitutto si potrebbe andare verso una diminuzione graduale, si pensa a 5 euro ogni mese dello stesso importo percepito. Inoltre al secondo rifiuto di una eventuale proposta di lavoro scaturita dal degli operatori statali preposti si andrebbe verso la cancellazione della misura stessa. Un grosso guaio, quindi, per il soggetto in questione.
Reddito di cittadinanza, cosa cambia: si attendono comunicazioni ufficiali in merito
Potrebbero esserci però allo stesso tempo alcune eccezioni dovute a casi particolarmente gravi. Situazioni che riguardano, ad esempio particolari famiglie. Nuclei in cui ci sia un componente con meno di tre anni, oppure, un componente con forti disabilità non andranno mai sotto i 300 euro per quel che riguarda la natura dell’importo percepito. Da inasprire, inoltre, secondo il Governo le azioni di verifica e controllo degli standard dichiarati per l’accesso alla misura stessa. Non saranno più tollerati errori o in qualche modo leggerezze che hanno dato vita a situazioni del tutto paradossali negli ultimi mesi, basta andare a rileggere tra i fatti di cronaca per trovarle tutte.
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Lo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi in un recente intervento ha spiegato quanto segue: “Il reddito di cittadinanza deve essere esente da abusi e dall’altro lato non deve essere di intralcio al buon funzionamento del mercato lavoro. Servono controlli diversi e dettagliati, controlli molto più» precisi, che saranno ex ante. Fino all’ultimo minuto del Consiglio – continua- abbiamo fatto una riflessione per arrivare a un sistema di controlli che assicuri anche l’obiettivo che per gli occupabili non sia un ostacolo all’accettazione della proposta lavoro, a differenza che in precedenza. Perciò – conclude – abbiamo graduato la perdita del reddito quando si accetta l’offerta. Il problema è come controllare prima che arrivi il décalage, su questo stiamo ragionando. Il sistema precedente non ha funzionato, ma lo spirito va mantenuto, è diverso da un sussidio di disoccupazione che io condivido, sta allo Stato controllare“. Il Governo è dunque all’opera e nelle prossime settimane potrebbero esserci nuovi interessantissime novità a riguardo.