Il VCM o mercato libero dei Carbon Credits ha una dimensione globale e coinvolge imprese, organizzazioni o anche individui, che vogliono produrre pagando per le emissioni di Co2 emesse.
Ridurre le emissioni generate dalla propria attività è un obbiettivo che non tutte le società possono intraprendere. Sul breve termine esse possono acquistare Carbon Credits sul mercato.
I mercati di carbonio più grandi per estensione si trovano nell’UE e in Cina, i due paesi sono concentrati per ragioni diverse nella riduzione delle emissioni per rendere il proprio Paese migliore limitando le ricadute delle proprie attività economiche.
Il prezzo del carbonio nell’UE è oggi di circa 80 euro/tCO2e; man mano che l’Ue accelererà la transizione ecologica il prezzo dei carbon credits può raggiungere i 100 euro a partire dal 2025. Già nel mese di novembre il prezzo dei Carbon Credits ha segnato un nuovo record storico sul mercato europeo, superando il valore di 90 euro. Ogni certificato corrisponde a un’indennità pagata per le ricadute sociali e ambientali per ciascuna tonnellata di Co2 emessa.
L’Unione Europea aiuta investitori e imprese a identificare gli asset ESG attraverso un approccio standardizzato e coerente. Anche questo concorre alla pressione sulle società quotate e spinge i settori più ecosostenibili spostando l’interesse e i capitali verso questi ultimi.
In questo modo l’Europa può contribuire dalla base alla diffusione degli investimenti ecosostenibili. Dato che le politiche governative volte alla riduzione dell’uso dei carburanti fossili sono destinate ad aumentare a livello globale, anche i prezzi delle licenze per le emissioni di carbonio acquisiranno valore. È urgente in particolare mitigare il più possibile gli impatti dei cambiamenti climatici.
Attualmente inoltre sono in vigore relativamente poche normative sul prezzo del carbonio. Queste interessano meno di un quarto delle emissioni globali di gas serra. Per il resto del 2022, gli ulteriori sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina avranno probabilmente un impatto sulla tendenza in corso, rendendo più permissive le autorità rispetto alle emissioni inquinanti nel settore energetico dell’UE. Per soddisfare la domanda nel breve termine verranno utilizzate tutte le risorse disponibili comprese le centrali a carbone.
Al momento le politiche di carbon pricing siano una delle leve politiche più efficienti per incoraggiare la riduzione delle emissioni di gas serra. Il mercato è particolarmente attivo tanto che sono stati creati asset come gli ETC relativi al prezzo dei Carbon Credits. Oltre a questo, è possibile investire sull’acquisto di queste licenze attraverso gli ETF. Il KraneShares Global Carbon Strategy oggi il più grande e liquido sul mercato. Lanciato a luglio 2020 KRBN ha avuto un rendimento totale fino a oggi del 135%.
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