Negli ultimi tempi si parla molto delle Rc Auto scontate di cui si potrebbe beneficiare per Bonus o conguagli inerenti il fermo auto durante il Lockdown. Ma le novità non convincono gli automobilisti.
In molti canali di comunicazione spiccano notizie inerenti alle diminuzioni dei prezzi delle Assicurazioni. In alcuni casi il Governo sta pensando a ribassi da attuare a causa dell’obbligo di inutilizzo del veicolo. Riferendosi al lockdown di marzo 2020. Molte Compagnie Assicurative, però, rispondono di aver già effettuato sconti o bonus verso i propri clienti. E soprattutto sembra che rispetto agli anni scorsi le tariffe siano genericamente diminuite di un buon 5%. Ma allora cosa c’è che non va? Andiamo a scoprire meglio perché gli italiani non sono affatto contenti.
Secondo l’ultima indagine condotta da Ivass (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), il settore Assicurazioni Auto ha subito un lieve calo generale dei prezzi. Parliamo in media del 5%. Le cifre riguardano soprattutto l’ultimo trimestre del 2021. La media di premio annuale pagato dagli automobilisti si assesta a circa 360€, poco meno che negli anni passati. In realtà, come sempre, il totale annuale pagato in ogni singola Regione varia, anche di molto. Pensiamo ai cittadini di Napoli che, sempre secondo le rilevazioni dell’Ivass, pagano in media più di 500€ all’anno, esattamente il doppio di chi vive in Valle d’Aosta. Che vi siano differenze locali è risaputo, ma negli anni le cose sono cambiate e nonostante tutto le Assicurazioni sono sempre “troppo care”.
Pensiamo ad esempio al periodo della pandemia e più in particolare del lockdown. Per molto tempo milioni di veicoli sono stati fermi. Questo ha significato, per forza di cose, meno incidenti. Le Assicurazioni hanno avuto introiti miliardari, a causa della minor spesa in risarcimenti. Eppure gli italiani hanno continuato a pagare il conto. Al vaglio del Governo c’è qualche proposta sul tavolo, di concerto con le Compagnie, ma per ora, in concreto, nulla appare all’orizzonte.
Nel mentre non dimentichiamo che le auto si sono ammodernate. Sempre all’interno di più veicoli sono installati sistemi innovativi di sicurezza. Frenata assistita, ma anche “scatola nera” (che sarà obbligatoria da luglio per i nuovi veicoli) tanto per fare un esempio, tutti fattori che, in teoria, portano a meno sinistri.
In questa complessa situazione, i ribassi del 5% risultano praticamente irrisori. Soprattutto a fronte dell’aumento dei carburanti che sta rendendo davvero difficile riuscire a fare il pieno. Anche senza essere esperti, è facile fare due conti. Ma gli automobilisti hanno ragione. Lo confermano diversi esponenti, che sono sicuramente “addetti ai lavori”. Prendiamo ad esempio le dichiarazioni di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione dei Consumatori: “il calo dei prezzi è insufficiente e si tratta solo un effetto ottico. Infatti, anche se il prezzo è migliorato sia su base annua, in realtà non fa altro che ritornare ai livelli già raggiunti nel secondo trimestre 2021, quando era 360,4€. Insomma, dopo il peggioramento del terzo trimestre 2021 si torna al passato. Un andamento, quindi, che continua a essere troppo ballerino e altalenante per poter essere soddisfatti.”
L’affermazione di Assoutenti rilasciata in un’intervista, è ancora più rappresentativa della situazione, e non lascia adito a interpretazioni: “la riduzione delle tariffe è ridicola e rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani“. In sostanza, avremmo tutti voluto sentire qualche buona notizia, l’applicazione di qualche misura a tutela degli italiani che pagano (caro) il possesso e l’utilizzo di un veicolo. Invece siamo fermi “alle solite”. Dobbiamo pagare.
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