Le rate della rottamazione ter e saldo e stralcio sono state più volte prorogate per l’emergenza Covid, ma cosa succede il pagamento è effettuato in ritardo?
L’ultimo giorno per pagare le rate della definizione agevolata era il 9 dicembre 2021. Poi, per effetto dei cinque giorni di tolleranza, il pagamento è considerato valido anche se effettuato entro il 14 dicembre 2021. Ricordiamo che i cinque giorni di tolleranza non sono gravati da interessi e sanzioni, ma non è possibile pagare oltre tale termine.
Un errore abbastanza comune che ha fatto perdere la definizione agevolata a molti contribuenti è la data di avvenuto pagamento. Ma andiamo per gradi e verifichiamo cosa può accadere e come rimediare per non perdere il beneficio.
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Rata rottamazione pagata in ritardo, cosa succede? La risposta sconvolge
Come sopra riportato la data di pagamento delle scadenze da corrispondere nell’anno 2020 e quelle inerenti all’anno 2021. Nello specifico le rate scadute il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021.
Un caso comune riguarda coloro che hanno dato mandato alla banca per il pagamento martedì 14 dicembre 2021, ma il pagamento effettivo è stato effettuato il giorno successivo. In questo caso il pagamento è effettuato oltre la data di scadenza (comprensiva già dei cinque giorni di tolleranza). Ricordiamo che se il pagamento è effettuato in ritardo o con importi inferiori a quelli dovuti, si perde il beneficio della definizione agevolata. Gli importi versati, saranno considerati come acconti sul debito complessivo e l’Agenzia delle Entrate Riscossione, metterà in atto le procedure per il recupero del debito complessivo.
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Però, nel caso esposto in cui il debitore ha provveduto al pagamento nel termine di scadenza limite, ma la banca ha provveduto al pagamento con qualche giorno di ritardo, è possibile dimostrare l’effettivo pagamento.
Nello specifico il contribuente per non perdere la definizione agevolata sottoscritta, deve dimostrare di aver inoltrato il mandato di pagamento alla banca entro e non oltre il 14 dicembre 2021 (data ultima di pagamento).
Se il contribuente non riesce a dimostrare che il mandato è avvenuto entro il 14 dicembre, il pagamento effettuato è tardivo, con la conseguente perdita del beneficio derivante dalla rottamazione ter delle cartelle esattoriali. E la somma versata diventa semplicemente una somma in acconto versata sul debito complessivo nei confronti del Fisco.
In questo caso, è possibile comunque procedere con la rateizzazione del debito, presentano domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Nuovo servizio per la prenotazione online in videochiamata
L’Agenzia delle Entrate Riscossione per aiutare i contribuenti ha istituito un nuovo servizio gratuito che consente di prenotare direttamente da tablet, smartphone e PC, un appuntamento online in videochiamata con operatore.
In questo modo non sarà più indispensabile raggiungere le sedi degli uffici, ma le pratiche potranno essere svolte con l’operatore in videochiamata. Il servizio al momento è attivo per le città di Bari, Brescia, Bologna, Cosenza, Milano, Lecce, Modena, Torino, Roma e Verona.
Tra i servizi che si possono effettuare in video chiamata ci sono: rimborsi, compensazioni, pagamenti e assistenza alla procedura di rateizzazione e riscossione.