Un aumento nel prezzo di rame e alluminio all’orizzonte, tra domanda crescente, dinamiche di offerta e politiche economiche globali.
In questi giorni non si fa altro che parlare di un possibile aumento dei prezzi del rame e dell’alluminio, incremento che potrebbe essere influenzato da diversi fattori come la domanda crescente, le dinamiche di offerta e le politiche economiche globali. Il primo, ad esempio, sta diventando cruciale nella produzione di veicoli elettrici e negli impianti delle rinnovabili; in un periodo di transizione verso tecnologie verdi e sostenibili la tendenza è destinata a perdurare, spingendo inevitabilmente i prezzi verso l’alto nel corso dell’anno.
![Rame](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/rame-05022025-trading.it_.jpg)
E non solo, perché le misure di stimolo economico in Cina potrebbero movimentare ulteriormente la domanda per il rame, malgrado il Paese stia riscontrando più di qualche difficoltà a livello economico da qualche tempo. Secondo le previsioni di Goldman Sachs, il prezzo medio potrebbe raggiungere i 10.100 dollari per tonnellata nel 2025, sempre che la domanda interna lo sostenga con una ripresa. Infine, l’aumento dei prezzi potrebbe legarsi all’offerta limitata del materiale sul mercato, scaturita da interruzioni nella produzione e crescita dei costi di estrazione.
Alluminio come il rame, le previsioni parlano di un aumento di prezzo per il 2025
Pure per l’alluminio, così come per il rame, è previsto un aumento della domanda, dovuto a misure di stimolo economico in Cina. Non a caso Goldman Sachs ha migliorato le previsioni sul prezzo, anticipando una crescita concreta e significativa per il 2025. Inoltre, la mossa del governo cinese, che ha revocato gli incentivi fiscali sull’export del materiale, potrebbe portare a una riduzione dell’offerta globale, con un impatto sostanziale sul mercato già resosi evidente da dicembre scorso in poi.
![alluminio](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/alluminio-05022025-trading.it_.jpg)
E che dire, infine, della domanda sempre crescente per progetti infrastrutturali e per veicoli leggeri, che siano soprattutto efficienti in termini energetici; non è da escludere che il fenomeno possa andare a sostenere i prezzi dell’alluminio nei prossimi mesi. Le stime degli esperti parlano di un valore stabile sopra i 2.500 dollari per tonnellata, gli aumenti potenziali potrebbero scattare, eventualmente, al superamento della soglia di 2.600 o 2.700 dollari.
In poche parole, il rame e l’alluminio hanno la possibilità nel 2025 di beneficiare di una combinazione di fattori economici e strutturali, tra questi certamente la domanda relativa alla transizione energetica e le dinamiche di offerta.