Allerta massima tra gli investitori per l’andamento di questi due titoli che, secondo le previsioni, sono destinati a un crollo improvviso.
Potrebbe rivelarsi un momento non particolarmente felice per investire questo che stiamo attraversando, soprattutto per due titoli che gli osservatori monitorano con attenzione. A giudicare dalle previsioni e dalle indiscrezioni circolate sul web, pare che entrambi possano intraprendere un percorso in discesa nelle prossime settimane – e per tutto il Q4. Insomma, per ora sarebbe una mossa abbastanza azzardata puntare su di essi, meglio attendere e pazientare ancora per cercare di capire quale possa essere l’andamento futuro.
Come gli esperti ben sapranno, certe ipotesi si basano sull’RSI, che di fatto è un indicatore di forza relativa. A cosa serve? Confrontando la solidità di un titolo nel periodo in cui prezzi salgono con quello in cui prezzi scendono si riesce a comprenderne al meglio il comportamento. Ad esempio se questo indice dovesse salire oltre la soglia di 70 allora potrebbe rientrare tra gli asset cosiddetti ‘ipercomprati’ ed è proprio quello che potrebbe succedere alle azioni sopraccitate nei giorni a venire.
Due titoli previsti in crollo, stop agli investimenti
I dati messi a disposizione da NiSource (NYSE:NI) lo scorso agosto, il giorno 7 per la precisione, avevano entusiasmato gli investitori, considerando il miglioramento netto nel terzo trimestre rispetto alle previsioni. Impressioni positive confermate anche dalle parole di Lloyd Yates, presidente e CEO della società: “Abbiamo messo in servizio il progetto Cavalry Solar & Storage e ha riportato solidi risultati in termini di utili, realizzando il nostro piano di investimenti e garantendo un rendimento costante agli azionisti”.
Il valore RSI al momento si aggira attorno al 77,81, nell’ultimo mese il titolo ha guadagnato il 5% ma il valore sembra in discesa, considerando la chiusura di martedì scorso a 34,83 dollari. Discorso simile per Xcel Energy Inc (NASDAQ:XEL), che nella stessa giornata ha incassato un calo dello 0,03% attestandosi a 65,32 dollari – nell’ultimo mese invece ha guadagnato il 4%, con un massimo a 52 settimane di 65,64 dollari.
In questo caso il valore RSI è di 74,71 e, a fine settembre, Sophie Karp di Keybanc ha confermato il rating Overweight, alzando però l’obiettivo di prezzo da 66 a 69 dollari. Il quadro di entrambi i titoli è da monitorare attentamente per il Q4, non sono da escludere le sorprese.