Wall Street ha i suoi segreti, e a volte si nascondono proprio sotto i nostri occhi. Due titoli noti come American Express e Texas Instruments sono oggi al centro dell’attenzione degli analisti.
Entrambe le azioni, secondo le stime, risultano sottovalutate di oltre il 10% rispetto ai rispettivi target. E non è tutto: si trovano esattamente su livelli tecnici che potrebbero fare da trampolino. Ma cosa ci dicono davvero i grafici? E le ultime notizie? Il momento potrebbe essere più interessante di quanto sembri.
Quando si osserva un grafico della borsa, la prima reazione è spesso visiva. Linee che salgono, curve che scendono, livelli che sembrano invisibili ma si fanno sentire con decisione. È qui che si gioca la battaglia tra venditori e compratori, tra chi aspetta segnali e chi agisce. E oggi, American Express e Texas Instruments stanno vivendo proprio una fase in cui le dinamiche tecniche si intrecciano con aspettative fondamentali.
Guardando al primo trimestre del 2025, si nota un quadro simile per entrambe: fase correttiva in corso, ma supporti tecnici solidi e raccomandazioni degli analisti che restano orientate all’accumulo. Il prezzo attuale dei due titoli mostra un potenziale di rialzo a doppia cifra. Un’occasione da cogliere al volo? Forse sì, ma serve attenzione.
Le azioni American Express hanno perso terreno da inizio 2025, dopo aver toccato un massimo in area 326,27 dollari . Da quel picco, il prezzo ha seguito una fase ribassista che lo ha riportato a 279,28 dollari, dove sembra aver trovato un primo equilibrio. Il titolo si è infatti appoggiato su una trend line che parte dai minimi di settembre 2024, in corrispondenza della media mobile a 200 giorni .
Questa zona è considerata un supporto tecnico rilevante. Al di sotto, si trovano i livelli di 276 e 268 dollari , mentre le resistenze più vicine si collocano a 285 e 294 dollari . Il prezzo obiettivo medio stimato dagli analisti è a 314,71 dollari , il che implica un potenziale di crescita del +12,69% .
Dalle ultime notizie risalenti a gennaio 2025, l’azienda ha rafforzato la propria presenza nei servizi digitali e nei viaggi d’affari, investendo in innovazione per attrarre una clientela business sempre più esigente. Le mosse strategiche sembrano ben accolte dagli analisti, che mantengono un rating positivo.
Il quadro di Texas Instruments è simile ma con sfumature proprie. Dopo il massimo segnato a 219 dollari nel novembre 2024, il titolo ha perso slancio, fino ad assestarsi sugli attuali 183,97 dollari . Il movimento ribassista ha incontrato un’importante media mobile a 400 giorni, che al momento sta sostenendo il prezzo.
I supporti tecnici di breve periodo si trovano tra 179 e 181 dollari , mentre a medio termine l’attenzione è puntata sulla tenuta dei 175 dollari . Le resistenze principali si collocano a 188 , 196 e poi 205 dollari , in linea con il target medio fissato dagli analisti a 204,70 dollari , che implica un possibile recupero del +11,27%.
Dal punto di vista fondamentale, il 2025 è iniziato con nuovi investimenti nella produzione di chip destinati all’automotive e all’espansione di impianti produttivi negli Stati Uniti. Il focus strategico sull’industria dei semiconduttori avanzati potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione della società nel lungo termine.
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