Questa mossa ha salvato Santino da 13.000 euro di tasse: ecco come

Hai mai pensato che una perdita potesse salvarti dalle tasse? C’è un trucco, tutto legale, che molti ignorano quando vendono azioni.

Santino, investitore come tanti, si è trovato davanti a un bivio: pagare il Fisco o usare una perdita per azzerare tutto? Una storia concreta che mostra come funziona davvero la tassazione sui guadagni in borsa. E il finale non è quello che ti aspetti.

Persona che fa dei conti
Questa mossa ha salvato Santino da 13.000 euro di tasse: ecco come

Immagina di guardare il tuo portafoglio investimenti e vedere un mix di emozioni. Ci sono titoli che hanno fatto il loro dovere, magari anche di più, e altri che sembrano pesi morti. È il caso di Santino, che oggi si ritrova con un portafoglio azionario del valore di 245.000 euro. Un risultato importante, ma con due anime opposte: una in guadagno, l’altra in perdita.

Santino potrebbe vendere azioni che oggi gli renderebbero 50.000 euro di plusvalenza, ovvero un guadagno netto rispetto al prezzo d’acquisto. Ma ci sono anche titoli che invece hanno perso valore: ha infatti 100.000 euro investiti che oggi valgono solo la metà. Ha quindi una minusvalenza di 50.000 euro. Un numero che di solito fa male, ma in questo caso può diventare la sua salvezza.

Come funziona davvero il capital gain

Quando si vendono azioni in guadagno, in Italia si paga il 26% di tasse su quella cifra. Quindi, Santino dovrebbe versare al Fisco 13.000 euro sui suoi 50.000 euro di guadagno. Ma ecco il punto chiave: le perdite si possono compensare con i guadagni. Se vende anche i titoli in perdita nello stesso anno, le due operazioni si annullano a vicenda.

Guadagno in inglese
Come funziona davvero il capital gain-trading.it

Santino, vendendo tutto insieme, ha +50.000 euro di guadagni e -50.000 euro di perdite. Totale: zero capital gain. E quindi? Non paga nulla. È come se il guadagno non fosse mai esistito. Se invece vendesse solo le azioni in guadagno, senza usare le perdite, si ritroverebbe a pagare una tassa pesante. Una differenza di migliaia di euro.

La bellezza di questo meccanismo è che le minusvalenze si possono usare fino a quattro anni. Non sei obbligato a sfruttarle subito, ma è utile sapere che esistono. È un modo intelligente di gestire il proprio portafoglio, non solo in chiave finanziaria, ma anche fiscale.

Le perdite non fanno sempre male

Santino, pensando che il mercato possa ancora salire, è tentato dal non vendere ora. Ma questo esempio mostra come le scelte fiscali vadano di pari passo con quelle strategiche. A volte, vendere anche in perdita può portare un vantaggio immediato, soprattutto se bilancia un guadagno che altrimenti verrebbe tassato.

Non è solo una questione di numeri, ma di tempismo. Perché ogni mossa ha un peso, e anche una sconfitta apparente può trasformarsi in un’opportunità se letta nel momento giusto.

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