Il trading online attribuisce al trader grande libertà organizzativa. Quali momenti della giornata è preferibile dedicare a questa attività?
La diffusione di Internet e l’ampia disponibilità di strumenti finanziari utilizzabili per investire i propri risparmi, hanno reso il trading online un’attività altamente personalizzabile e facilmente adattabile a ogni esigenza. Ogni trader può infatti stabilire autonomamente, non solo il luogo da cui svolgere la propria attività di investimento online, ma anche la quantità di tempo e i momenti della giornata da dedicare al trading.
Nella fase di studio della materia, è importante dedicare quanto più tempo possibile alla propria formazione, all’apprendimento e al test della propria strategia sui mercati finanziari tramite conto demo. In questa fase risulterà, ovviamente, agevolato un trader che dispone di maggior tempo libero dalla sua occupazione principale, la quale rappresenta fonte certa di reddito e, dunque, fonte preziosa di tranquillità economica e mentale.
L’orizzonte temporale della propria operatività e il tempo da trascorrere a monitor
Successivamente, una volta cominciata l’operatività sul mercato reale, il tempo da trascorrere davanti al monitor varierà in base all’orizzonte temporale della propria attività di trading. Un trader che intende eseguire poche operazioni di durata medio-lunga (da qualche giorno fino a diversi mesi) , finalizzate a cogliere movimenti ampi di prezzo, dovrà, dopo aver eseguito la propria analisi, impostare i parametri della propria operazione e solo periodicamente seguirne lo sviluppo. Logicamente, un trader che opera esclusivamente in quest’ottica temporale avrà bisogno di stare davanti al pc meno tempo rispetto ad un trader che, per ottenere lo stesso guadagno complessivo, esegue tante operazioni a breve termine e che, di conseguenza, ha la necessità di seguire lo sviluppo del mercato per tutto lo svolgimento della seduta giornaliera, al fine di cogliere tutte le opportunità che si presentano sugli strumenti negoziati.
Si deve bene tenere a mente che, quanto appena detto, si riferisce esclusivamente al tempo da dedicare alla mera attività di impostazione delle operazioni in piattaforma e successivo monitoraggio del loro sviluppo sulla base dell’andamento del prezzo, ovvero la parte dell’attività di trading che più attrae un neofita. Un trader orientato sul medio-lungo periodo, infatti, solitamente impiega tanto tempo nello svolgere altre attività complementari e comunque importanti ai fini della conoscenza dei mercati, come la raccolta e studio delle statistiche relative ai movimenti del prezzo nel passato.
In breve, il trading è uno stile di vita, non soltanto una professione, per cui, a prescindere dall’orizzonte temporale della propria operatività, un trader professionista trascorre tante ore della propria giornata a lavorare, spesso anche molto più delle tradizionali 8 ore di lavoro giornaliero di un impiegato, perché nel trading non esistono guadagni facili e il sogno di fare trading e guadagnare tanti soldi, comodamente stesi in riva al mare, è destinato a rimanere tale.
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Si può fare trading part-time?
Può impegnarsi nel trading, oltre al professionista affermato che dedicherà l’intera giornata a lavorare sui mercati finanziari, anche chi frequenta l’università o svolge un altro lavoro come fonte principale di reddito e si avvicina al trading online, dedicandoci solo una parte della giornata, con l’obiettivo finale di arrotondare il proprio stipendio mensile o, per i più coraggiosi, di fare del trading una professione a tempo pieno.
Vi sono, infatti, alcuni mercati che restano aperti 24 ore su 24 (ad esempio, il Forex) o comunque per gran parte della giornata. Si pensi all’IDEM (Mercato Italiano regolamentato dei Derivati) che, a partire da febbraio 2020, consente la negoziazione di alcuni strumenti derivati dalle 8 alle 22; anche i CFD su indici azionari e materie prime possono essere negoziati per quasi tutta la giornata, in quanto solitamente la chiusura degli scambi avviene alle 23 e la riapertura è prevista allo scoccare della mezzanotte o soltanto poche ore dopo.
In virtù di quanto appena detto, risulta evidente come ogni individuo, avendo a disposizione del tempo libero dalla propria occupazione principale, possa dedicarsi al trading negli orari che preferisce.
Trading part-time: strumenti finanziari e operatività adatti
Quando si dedica solo una parte della propria giornata al trading online e si intende operare in ottica di breve termine, è importante sapere quali strumenti sono più adatti alla negoziazione sulla base dei nostri orari di presenza a monitor. Un individuo che svolge un altro lavoro per tutta la mattinata e ha intenzione di dedicare al trading soltanto il pomeriggio, o alcune ore del pomeriggio, dovrà preferire l’utilizzo degli strumenti legati ai mercati finanziari americani rispetto agli strumenti finanziari quotati nei mercati europei, in quanto l’orario di negoziazione di Wall Street è compreso tra le 15:30 e le 22 italiane e in questa fascia oraria tali strumenti tendono a offrire maggiori opportunità di trading. Per lo stesso motivo, chi può operare soltanto al mattino dovrà preferire strumenti finanziari quotati nei mercati europei, che rimangono aperti dalle 9 alle 17:30.
Ancora, chi può dedicarsi al trading soltanto per poche ore in tarda serata (tra le 22 e mezzanotte ad esempio), dovrà preferire un’operatività di medio-lungo termine su Forex e CFD, che consenta al trader di cogliere i movimenti di prezzo che si sviluppano in tutte le altre ore delle giornate successive, in quanto nella tarda serata italiana i mercati tendono a muoversi meno e operare in ottica di breve termine è molto difficile, se non impossibile.
Come è possibile notare, l’ampia disponibilità di mercati e strumenti finanziari con caratteristiche diverse consente di soddisfare le più variegate esigenze di ogni trader, per quanto riguarda il numero di ore e i momenti della giornata da dedicare al trading.
Va sottolineato che, data la natura altamente rischiosa dell’attività di trading e investimento, è necessario che l’occupazione principale non assorba troppe energie mentali, in quanto il successo del trader parte innanzitutto dalla mente ed è quindi fondamentale, oltre allo studio e alla preparazione, essere lucidi quando si è davanti al monitor e si prendono decisioni che influiscono sulle dimensioni del nostro conto trading.
Bisogna licenziarsi per fare davvero trading?
Quando ci si appassiona al trading e ai mercati finanziari, il lavoro svolto fino a quel momento non deve assolutamente essere abbandonato. Anche se meno affascinante, va considerato come una preziosa fonte di sicurezza economica e, di conseguenza, mentale. Fondamentale per fare trading, nei primi anni di attività, avere la certezza di uno stipendio in grado di garantirci uno stile di vita dignitoso.
Perciò, è fortemente consigliato per tutta la fase di studio e approccio ai mercati, ma anche per i primi anni di operatività sui mercati finanziari, mantenere il proprio lavoro e dedicarsi al trading soltanto part-time, nei momenti della giornata in cui si ha del tempo libero.
Sarà possibile prendere in considerazione l’idea di rinunciare al proprio lavoro quando, una volta maturati diversi anni di trading profittevole e raggiunto un certo ammontare di risparmi da versare nel conto trading, si è certi (relativamente, perché la certezza assoluta non vi è mai) di poter sopravvivere solo con le entrate generate dai propri investimenti.
Il consiglio è, a prescindere dal proprio livello di esperienza e competenza, quello di affiancare sempre al trading un’entrata certa, come ad esempio quella garantita dalla rendita derivante dalla locazione di un’immobile, oltre allo stipendio come si diceva in precedenza. Questo perché nel mondo del trading e degli investimenti la certezza di successo, in ogni singolo mese o anno di carriera, non vi è mai neanche per il più capace ed esperto dei trader.