Quanto costa oggi un mutuo a 20 anni di 200.000 euro a tasso fisso o variabile? La scoperta che non ti aspetti

La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente ridotto i tassi d’interesse al 3%, una mossa che potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato dei mutui. Ma cosa significa concretamente per chi sta pensando di accendere un mutuo a tasso fisso o variabile? E quale opzione risulta più vantaggiosa in questo nuovo contesto economico?

Negli ultimi anni, le politiche monetarie della BCE hanno influenzato profondamente il costo del denaro, incidendo direttamente sui tassi d’interesse applicati ai mutui.

Casa e soldi
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Con l’ultimo taglio che ha portato il tasso al 3%, è fondamentale comprendere come questa variazione si rifletta sui mutui a tasso fisso e variabile, per fare una scelta informata e in linea con le proprie esigenze finanziarie.

L’impatto del taglio dei tassi BCE sui mutui

La decisione della BCE di ridurre i tassi d’interesse mira a stimolare l’economia, rendendo il credito più accessibile. Questo intervento ha effetti diretti sui mutui, influenzando sia i tassi fissi che quelli variabili.

Mutui a tasso fisso

I mutui a tasso fisso offrono una rata costante per tutta la durata del finanziamento, indipendentemente dalle oscillazioni del mercato. Con il recente taglio dei tassi BCE, gli indici di riferimento per i mutui a tasso fisso, come l’IRS, hanno registrato una diminuzione.

Sede BCE
L’impatto del taglio dei tassi BCE sui mutui-trading.it

Ad esempio, da ottobre ad oggi, l’IRS è calato di circa 0,80%, mantenendosi oltre un punto percentuale al di sotto dell’Euribor. Questo significa che i nuovi mutui a tasso fisso possono essere offerti a condizioni più vantaggiose rispetto al passato.

Mutui a tasso variabile: la scoperta che non ti aspetti

I mutui a tasso variabile sono legati all’andamento di indici come l’Euribor, che riflettono le condizioni del mercato monetario. Nonostante il taglio dei tassi BCE, l’Euribor si mantiene di poco al di sotto del 4% e registrerà dei cali significativi solo in prossimità di un ulteriore riduzione del costo del denaro da parte della BCE . Pertanto, i mutui a tasso variabile risultano attualmente più costosi rispetto ai corrispondenti mutui a tasso fisso.

Confronto tra mutuo a tasso fisso e variabile

La scelta tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile dipende da vari fattori, tra cui la propensione al rischio e le aspettative sull’andamento dei tassi d’interesse.

Vantaggi del tasso fisso

Stabilità della rata: la rata rimane invariata per tutta la durata del mutuo, facilitando la pianificazione finanziaria.

Protezione dalle oscillazioni dei tassi: non si subiscono aumenti in caso di rialzo dei tassi di mercato.

Svantaggi del tasso fisso

Tasso iniziale più elevato: generalmente, i tassi fissi partono da un livello più alto rispetto ai tassi variabili.

Mancata partecipazione a eventuali ribassi dei tassi: Se i tassi di mercato diminuiscono, la rata del mutuo a tasso fisso non ne beneficia.

Stretta di mano fra bancario e cliente
Confronto tra mutuo a tasso fisso e variabile-trading.it

Vantaggi del tasso variabile

Tasso iniziale più basso: spesso, i mutui a tasso variabile partono con tassi più bassi rispetto ai fissi.

Possibilità di riduzione della rata: se i tassi di mercato diminuiscono, anche la rata può ridursi.

Svantaggi del tasso variabile

Incertezza della rata: la rata può aumentare in caso di rialzo dei tassi di mercato, rendendo più difficile la gestione del budget familiare.

Maggiore esposizione al rischio: le fluttuazioni dei tassi possono comportare aumenti significativi delle rate nel tempo.

Quanto costa oggi un mutuo a 20 anni di 200.000 euro a tasso fisso o variabile? Simulazione

Importo del mutuo 200.000 euro acquisto prima casa

durata 20 anni

tasso fisso.

Il TAEG si aggira fra 2,57% e 2,88% con la rata che oscilla fra 1.053 e 1.217 euro. Incidono su questi importi, le spese inziali di perizia e istruttoria.

Importo del mutuo 200.000 euro acquisto prima casa

durata 20 anni

tasso variabile.

Il TAEG si aggira fra 3,69% e 4,25% con la rata che oscilla fra 1.150 e 1.077 euro. Incidono su questi importi, le spese inziali di perizia e istruttoria.

Considerazioni per i mutuatari

Alla luce delle attuali condizioni di mercato, con i tassi fissi in calo e i tassi variabili ancora elevati, la scelta del mutuo a tasso fisso appare più conveniente per molti mutuatari.

Per chi sta per accendere un nuovo mutuo

Se stai pensando di acquistare una casa, il mutuo a tasso fisso potrebbe offrirti maggiore sicurezza e rate più basse rispetto al variabile. Inoltre, per i giovani under 36 con ISEE non superiore a 40.000 euro, è possibile accedere a mutui che finanziano fino al 100% del prezzo di acquisto a condizioni vantaggiose grazie alla garanzia CONSAP.

Per chi ha già un mutuo a tasso variabile

Se hai un mutuo a tasso variabile, potresti valutare la surroga verso un mutuo a tasso fisso. La surroga ti consente di trasferire il tuo mutuo presso un’altra banca a condizioni più favorevoli, senza costi aggiuntivi. Questo potrebbe proteggerti da futuri aumenti dei tassi e garantirti una rata più stabile nel tempo.

Strumenti utili per la scelta del mutuo

Per aiutarti nella scelta tra mutuo a tasso fisso o variabile, piattaforme come MutuiSupermarket, Mutuionline o Facile.it, offrono strumenti di comparazione aggiornati quotidianamente, che ti permettono di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato

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