Quanto avresti guadagnato con 10.000 euro investiti nel 1990?

Come i mercati finanziari e i titoli di Stato hanno trasformato piccole somme in capitali significativi. Dai rendimenti sorprendenti dei BTP agli incredibili risultati dei mercati azionari globali, il passato ci insegna molto su come investire per il futuro.

Ma quanto davvero avresti potuto ottenere? Ecco cosa ci raccontano i numeri di oltre tre decenni di investimenti. Immagina di tornare indietro al 1990, con 10.000 euro in tasca e due scelte: investirli nei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) o puntare sui mercati azionari globali, rappresentati dall’indice MSCI World.

Grafico dei mercati
Quanto avresti guadagnato con 10.000 euro investiti nel 1990?-trading.it

All’epoca, le opzioni erano ben diverse da quelle di oggi: i BTP offrivano rendimenti a doppia cifra, mentre i mercati azionari stavano per affrontare un viaggio di crescita straordinario. Ma quale sarebbe stata la scelta migliore per far crescere il tuo capitale? In questo articolo, analizzeremo entrambi gli scenari per capire quale approccio avrebbe dato i frutti migliori, utilizzando dati concreti e un linguaggio chiaro.

Quanto avresti guadagnato con i BTP?

I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono stati a lungo una scelta popolare tra gli italiani, grazie alla loro stabilità e ai rendimenti fissi. Negli anni ’90, i BTP decennali offrivano rendimenti straordinari, spesso superiori al 10%. Se avessi investito 10.000 euro in un BTP nel 1990, beneficiando di un rendimento medio annuo del 5% (al netto del calo graduale nel tempo), oggi avresti circa 55.160 euro. Questo risultato è frutto della combinazione di interessi periodici e capitalizzazione composta.

Persona che legge un grafico dei mercati
Quanto avresti guadagnato con i BTP?-trading.it

Durante la crisi del debito sovrano del 2011-2012, i rendimenti dei BTP sono aumentati significativamente, rappresentando sia un’opportunità per i nuovi investitori che un rischio per chi già possedeva titoli a tassi più bassi. Negli anni successivi, però, la politica monetaria della BCE ha mantenuto i tassi di interesse ai minimi, riducendo i rendimenti futuri dei BTP ma garantendo stabilità ai detentori di titoli già emessi.

I BTP rappresentano una scelta ideale per chi preferisce un investimento sicuro e prevedibile, anche se con rendimenti più contenuti rispetto ad altre opzioni. Oggi, con rendimenti intorno al 3,60% per i titoli decennali (dati aggiornati al gennaio 2025), i BTP continuano ad attirare investitori più avversi al rischio.

L’incredibile crescita dei mercati azionari globali

Passando ai mercati azionari, l’indice MSCI World ha rappresentato un’opzione molto più rischiosa ma potenzialmente redditizia. Questo indice, che include le principali società dei mercati sviluppati, ha registrato una crescita media annua composta del 10,51% in euro dal 1990 al 2025.

Se avessi investito i tuoi 10.000 euro nell’MSCI World nel 1990, oggi il tuo capitale avrebbe raggiunto circa 328.900 euro. Questo risultato dimostra il potere della capitalizzazione composta, che amplifica i guadagni nel lungo periodo. Tuttavia, non è stata una strada senza ostacoli. Eventi come la bolla tecnologica, la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia del 2020 hanno causato forti oscillazioni nei mercati, richiedendo agli investitori una buona dose di pazienza e fiducia.

I mercati azionari, sebbene più volatili, offrono il vantaggio di una crescita esponenziale nel lungo periodo. Per chi è disposto ad accettare rischi e a tollerare le fluttuazioni, rappresentano una scelta vincente.

Qual è la scelta migliore per il futuro?

Confrontando BTP e mercati azionari, emerge che entrambe le opzioni hanno pregi e difetti. I BTP offrono sicurezza e redditi stabili, mentre i mercati azionari permettono di ottenere rendimenti superiori nel lungo termine.

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