Cosa spinge un titolo a salire quando tutto sembra immobile? A volte basta un segnale preciso, altre volte un incastro perfetto tra dati tecnici e fiducia del mercato. Quando il prezzo resta appoggiato a determinati livelli, sembra trattenere il fiato, come se stesse preparando qualcosa.
E proprio lì si nasconde spesso un’opportunità che pochi riescono a cogliere. Questo è uno di quei casi. Un titolo che non passa inosservato e che, secondo molti esperti, potrebbe essere vicino a un cambio di passo. Se ami osservare ciò che si muove sotto la superficie, potresti trovare in questa analisi un punto interessante da cui partire.
Hai presente quella sensazione strana davanti a un grafico, quando tutto sembra fermo ma senti che qualcosa si sta preparando? È il momento in cui i trader iniziano a osservare con più attenzione. E non parliamo di un titolo qualunque, ma di STM. Questo nome è seguito da anni e ultimamente ha attirato nuove attenzioni. Da marzo 2025 in poi, qualcosa ha iniziato a muoversi: nuove raccomandazioni, un miglioramento tecnico evidente, un certo allineamento di elementi che raramente coincidono. Non serve essere esperti per notare che il quadro generale è cambiato. Il difficile è capire dove può portare questo cambiamento.
Guardando il grafico, si nota subito che il prezzo si è appoggiato alla media mobile a 600 settimane, un livello spesso considerato cruciale nei cicli di lungo periodo. Da lì, ha dato segnali di voler formare uno swing rialzista. A rafforzare questa lettura, anche il contatto con la trend line discendente dai minimi di febbraio 2025, altro elemento tecnico da tenere d’occhio.
L’Alligatore index, su base annuale, conferma questa fase: la cosiddetta “lingua” dell’indicatore è ora impostata al rialzo, lasciando intuire un momento favorevole. E intanto, il parere degli esperti come risulta da Marketscreener, rafforza tutto questo: 22 analisti si sono espressi con una raccomandazione media su “Accumulate”.
L’ultimo prezzo di chiusura è stato di 20,42, con un target medio a 23,76 euro. Un potenziale rialzista del +16,35% secondo le stime. Il supporto più vicino è a 17,75, mentre la prima resistenza importante si trova a 23,87.
Da marzo in poi, diverse banche di investimento hanno iniziato ad aggiornare le loro valutazioni. Citi ha migliorato il giudizio, Barclays ha segnalato una forza relativa crescente, e JP Morgan ha parlato apertamente di “rottura della compressione”. Tutti segnali di un rinnovato interesse verso questo titolo.
Il mercato, nel frattempo, ha premiato la stabilità del prezzo e alcuni sviluppi aziendali, come nuove iniziative e strategie di espansione. In mezzo alla volatilità generale, il titolo ha tenuto bene, mostrando una forza che non è passata inosservata agli occhi degli operatori più attenti. La domanda è: quanto potrà spingersi più in alto?
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