Oltre al Fisco, possono scattare anche i controlli da parte della Finanza, in tutta una serie di situazioni, come anche sulla benzina.
Tra i doveri che il mantenere un’automobile comporta, c’è senza dubbio il mettere benzina. D’altronde, se non si mette benzina, l’auto non parte.
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E di certo, restare a piedi, non è un’opzione. Negli ultimi anni, i rincari sul costo della benzina sono stati spesso argomento di discussione e polemiche, tra aumenti e cali. La situazione attuale vede la benzina stare a circa 1,826, mentre in autostrada, 1,926.
Di certo, si tratta di una spesa non indifferente, soprattutto per coloro che viaggiano per lavoro o anche per altre ragioni, e devono muoversi giornalmente, tra strade e autostrade. Consci di questi dati, in molti si chiedono se possono esserci dei controlli da parte della Finanza, sul mettere benzina. Scopriamo come funziona.
Fare benzina e controlli da parte della Finanza, come stanno davvero le cose
Possedere un’automobile implica diverse azioni da compiere, tra cui mantenerla, affrontando tutta una serie di spese importanti.
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L’auto rappresenta un costo, e su questo non ci sono dubbi. Ora, mettere la benzina in sé, non è assolutamente un motivo per cui, in automatico, possano scattare i controlli da parte delle Fiamme Gialle.
In realtà, di fare accertamenti fiscali, se ne occupa l’Agenzia delle Entrate, e le verifiche, in ogni caso, non scattano in automatico se si fa benzina. Al centro dell’interesse del Fisco, infatti, ci sono i divari tra quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi, e lo stile di vita portato avanti.
Gli accertamenti, infatti, si svolgono sul possesso di un’auto e sul poter affrontare o meno i costi di mantenimento. Le spese per mantenere una macchina non sono poche, e tra queste, naturalmente, ci sono benzina, assicurazione, revisione, tagliandi, e molto altro ancora.
Ci sono, peraltro, delle auto, in particolare, che possono essere oggetto dell’attenzione dell’Agenzia. Nello specifico, si tratta di auto di lusso, che oltrepassano 185 Kw di potenza e che richiedono alti costi di mantenimento, tra cui il versamento del super bollo.
Le auto d’epoca, che sono dei veri e propri cimeli per collezionisti, possono essere oggetto della suddetta attenzione da parte del Fisco. Allo stesso modo, le auto storiche. Le spese per mantenere queste auto non sono da poco. Tutt’altro.
L’Agenzia esegue dei controlli, tramite redditometro, che includono unità di misura come anno immatricolazione, potenza, data in cui hanno prodotto il mezzo e si va a fare il computo di un possibile reddito.
La cosa migliore da fare, è quella di eseguire una dichiarazione dei redditi molto precisa. L’acquisto di un veicolo va tracciato, con le relative spese per mantenerlo, tra cui benzina, manutenzione, ecc. Infatti, se queste spese sono tracciabili, l’Agenzia non avrà nulla da contestare al contribuente.