Quali sono le opportunità di gennaio 2022 per il profilo reddituale e per la propensione al rischio di un giovane che ha un lavoro a tempo indeterminato? Ecco gli investimenti di questo mese.
Una potenziale disponibilità economica a tempo indeterminato che inizia fin dalla maggiore età permette di risparmiare velocemente piccole somme che possono nel tempo diventare un capitale importante per investire. In questo caso le prime considerazioni da fare sono quelle relative alle incertezze dello scenario economico attuale. L’attenzione è da rivolgere particolarmente nei confronti della stabilità della politica estera e del commercio cinese, l’evoluzione e la conclusione della crisi sanitaria, l’inflazione e la debolezza dell’euro.
Ancora per gennaio 2022 le banche centrali si impegnano ad affrontare l’inflazione e ad assicurarsi che le condizioni finanziarie sostengano ancora la ripresa. In questo contesto si mantiene aperta la possibilità investire o continuare a mantenere in portafoglio obbligazioni societarie. Almeno fino alla fine delle incertezze politiche e dell’inflazione. Essa rimane il rischio principale soprattutto per chi sta conservando i propri risparmi sul conto corrente o comunque mantenendoli disinvestiti.
Il rischio principale rimane l’inflazione. Più essa resterà elevata, maggiori saranno le difficoltà per la Fed e non si esclude un aumento del nervosismo sui mercati dato il timore della fine di politiche monetarie espansive.
Le obbligazioni, statali e non, offrono la possibilità di investire in strumenti facili da capire e con un rendimento facilmente calcolabile anche su orizzonti temporali particolarmente lunghi. Se è vero che i rendimenti obbligazionari dei titoli di Stato sono al momento particolarmente bassi è anche vero che esistono numerosi modi per investire in obbligazioni. Quando parliamo di investimenti dedicati a chi si è appena affacciato al mondo del lavoro, le obbligazioni si prestano a essere gli investimenti più sicuri ed esenti da formule contrattuali difficili da comprendere.
Il rendimento delle obbligazioni è in generale dato dal tasso di interesse che segue sostanzialmente la fiducia che gli investitori hanno in un Paese o in un’azienda: più è alto il tasso, meno l’emittente è ritenuto affidabile ma più alto è il guadagno. Se il rischio è quello di prestare denaro a un emittente che risulta poi insolvente, è evidente che senza questa componente di incertezza non si potrebbe ottenere alcun interesse.
Per quanto riguarda il contesto attuale, l’allargamento degli spread di Novembre 2021 è stato un promemoria dei tempi più difficili che ci attendono. Attualmente ci troviamo in una fase più matura ed eterogenea del ciclo di ripresa. La ripresa economica in corso dovrebbe sostenere le aspettative sul lungo periodo. Al contempo il sostegno della BCE è in grado di avere un impatto positivo sull’azionario. Nel frattempo, gli investitori attendono le proposte per la trasformazione delle politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità. Con le prime riforme atte ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
L’attività economica e la domanda dei consumatori fanno da contraltare le incertezze in grado di continuare a valorizzare i rendimenti di fondi di investimento che investono sulle obbligazioni societarie, come HDFC Corporate bond. Coloro che hanno una moderata propensione al rischio e un orizzonte di investimento da due a tre anni possono prendere in considerazione l’idea di investire in un fondo obbligazionario societario. HDFC Corporate Bond Fund è tra quelli più performanti della categoria con un rendimento che nell’ultimo anno è stato del 3,34% mentre negli ultimi tre anni è stato del 8,46%.
Per quanto riguarda il nostro Paese l’economia italiana cresce con un Pil superiore al 6% tornando almeno ai livelli precedenti la pandemia. Tuttavia, l’incertezza politica e in parte anche economica torna alla ribalta nelle prime settimane di gennaio, data l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Questa particolarmente significativa per il nuovo assetto istituzionale, metterà alla prova la solidità dell’eterogenea coalizione che sostiene il governo Draghi. In questo senso ci saranno rallentamenti o accelerazioni del suo programma di riforme.
Nonostante nel 2021 le banche centrali hanno continuato ad acquistare obbligazioni a volumi record, a partire da gennaio 2022 la BCE potrebbe ulteriormente ridimensionare i suoi acquisti di obbligazioni. Queste sono già ridotte dagli 80 miliardi di euro del secondo e terzo trimestre ai circa 70 miliardi nel quarto trimestre. A marzo del 2022 scadrà inoltre il Programma di acquisto di emergenza pandemica, lasciando l’economia europea a contare solo sulla forza dei risultati economici raggiunti dai singoli paesi.
In questo contesto è possibile diversificare il rischio costituito da un possibile ulteriore deprezzamento dell’euro. Il trend di Eur/Usd ha visto la valuta europea perdere nel 2021 circa il 7% del suo valore di scambio. Le politiche della BCE rimarranno probabilmente il motore chiave per la prosecuzione della tendenza.
Un modo semplice di cominciare a investire a gennaio 2022 è quella di approfittare del mercato del forex, accessibile tramite la maggioranza dei broker. I derivati come i Forex swap possono essere utilizzati con l’obbiettivo di mitigare la propria esposizione al rischio o come in questo caso, sfruttare la maggiore forza e stabilità di una valuta guadagnando dalla variazione di prezzo data dal loro rapporto.
Il Forex, Foreign Exchange Market o mercato dei cambi è un mercato globale e decentralizzato dove vengono scambiate le valute mondiali. Esso è il più grande e il più liquido mercato al mondo. Il suo volume di trading medio giornaliero è di oltre 5.000 miliardi di dollari. Il risultato del trading sul Forex dipende dai movimenti del prezzo della coppia di valute e dall’importo della posizione. Nel caso dell’EUR/USD osserveremo sul grafico la variazione del prezzo del Dollaro rispetto alla costante di riferimento rappresentata di un euro, che è quindi la valuta certa.
Un altro modo più moderno di sfruttare le variazioni dei cambi delle valute senza utilizzare contratti finanziari derivati è quello di utilizzare le stablecoin.
Le stablecoin sono criptovalute il cui valore è stabilmente legato a quelli delle valute tradizionali o degli asset di cui sono rappresentative, come Dollaro USA e Euro. Anche questi asset sono scambiati o utilizzati per proteggersi dal rischio, ma in modo diretto, senza passare per mercati come il Forex o broker regolamentati sul circuito tradizionale. Le stablecoin mantengono quindi il valore della valuta che rappresentano tramite un meccanismo di riserva di titoli e valute, corrispondente ai volumi effettivamente scambiati sugli exchange in cui è quotata la stablecoin.
Un esempio sono Tether (USDT), legata al valore del dollaro, Digix Gold (DGX), legata al valore dell’oro, bitUSD e bitEUR, legate rispettivamente al valore del dollaro e dell’euro.
Una delle maggiori preoccupazioni che affligge gran parte dei giovani è quello che riguarda il futuro lavorativo. Oggi giorno è difficile trovare un lavoro stimolante e remunerativo in un mercato che diventa sempre più competitivo e globalizzato.
Per raggiungere il successo finanziario non è sufficiente avere un lavoro a tempo indeterminato ma avere accesso a fonti di reddito alternative. Queste possono mitigare di gran lunga i rischi dovuti alle incertezze del mercato del lavoro, riducendo al minimo le possibilità di dovere fare scelte frutto di un compromesso economico.
Quello che succederà in Italia a gennaio determinerà il futuro del nostro paese, sia sul piano politico che economico. Il governo Draghi è ancora in grado di prendere decisioni impopolari. Questo sulla base di una volontà dettata dall’obbiettivo di garantire al paese le migliori condizioni economiche possibili.
L’esempio più evidente è avvenuto la scorsa settimana, quando il governo ha deciso di rendere obbligatorio il vaccino per le persone di età superiore ai 50 anni. Draghi è ancora in grado di far passare la sua politica, ma l’appoggio dei partiti diventa man mano sempre più debole tanto più si avvicinano le elezioni del 2023. In questo senso l’elezione del nuovo presidente della repubblica sarà significativa per la riuscita degli ambiziosi piani della linea politica di Mario Draghi.
In questo contesto tutto ciò che appare oggi è per gli investitori una ricca fonte di occasioni per investire a lungo termine sulla base di una buona pianificazione finanziaria. Gennaio sarà il mese determinante per capire quale sarà la direzione che prenderà la prossima legislatura, soprattutto in materie di riforme fiscali ed economiche. Impostare una strategia sul lungo periodo da quindi ottime opportunità di profitto
Chi si affaccia al mondo del lavoro per la prima volta, non ha una solidità economica pregressa e ha ancora davanti a sé una lunga vita lavorativa. Questo significa che probabilmente non è ancora matura una piena consapevolezza sul denaro e sugli investimenti. Per questo bisogna lasciare tempo per riuscire apprendere e informarsi al meglio. Per questi motivi chi a partire dai diciotto anni ha ottenuto un lavoro stabile, non ha la necessità immediata di riscattare i suoi investimenti.
In questo contesto hai la possibilità di investire una parte dei tuoi risparmi sottoscrivendo tramite il PAC diverse categorie di strumenti, bilanciati e diversificati. Questo tipo di investimento è utile quando si hanno a disposizione pochi risparmi e si vuole lasciare maturare nel tempo i rendimenti per un progetto futuro. Con il PAC è possibile sfruttare la volatilità tipica degli asset finanziari ottimizzando in un arco di tempo ragionevole l’esposizione al rischio, senza rinunciare a valorizzare il capitale.
Per avere un esempio, con un investimento iniziale di 5000 euro e un piano d’accumulo con versamenti di 200 mensili è possibile accumulare una cifra per sostenere un ciclo di studi universitario, fino anche a fornire una pensione integrativa. Il piano di accumulo si basa infatti sulla capacità della classe di asset sui quali è diversificato, di sfruttare la crescita tendenziale dei mercati finanziari nel tempo, compensando i cicli economici.
Se si hanno figli c’è la possibilità di investire i propri risparmi per garantirgli un capitale. Questo può essere usato anche per l’acquisto della prima auto, l’anticipo o l’acquisto della prima casa.
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Se hai intenzione di dedicare una parte del proprio capitale ad investimenti a lungo termine è utile capire come fare. Non tanto dal punto di vista tecnico ma da quello psicologico ed emotivo. Le emozioni possono influire negativamente su qualsiasi strategia di investimento, soprattutto se il capitale è esposto alle incertezze sul lungo periodo. Tra le emozioni più comuni capaci di influire sul corso dell’investimento e sulla possibilità di compensare il rischio iniziale maturando interessi nel tempo ci sono il panico o l’avidità. Queste emozioni inducono l’investitore a vendere troppo presto perdendo così i potenziali guadagni dati dalla prosecuzione della tendenza.
Un altro errore da evitare quando si portano avanti investimenti a lungo termine è quello di esporsi completamente a un solo comparto economico o a un solo asset. Diversificare l’investimento è indispensabile per riuscire a prevenire risvolti imprevisti. Come abbiamo visto sono stati numerosi nella storia recente gli eventi che nell’economia globale sono stati in grado di sconvolgere a più riprese i mercati. L’imprevedibile è parte del corso naturale della storia economica e della società umana. Riuscire a entrare a mercato con il giusto tempismo non è sufficiente per ottenere i guadagni desiderati. Sembra banale ma il vero guadagno di un investimento sul mercato finanziario arriva solamente quando chiudiamo la nostra posizione. Per ottenere il meglio da un investimento a lungo termine occorrono quindi equilibrio e pazienza, applicate al il monitoraggio periodico dei risultati.
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