C’è un modo legale per usare le tasse estere, nettamente più basse, per restare in Italia, per il seguente fine.
Tasse, tasse, tasse. È un argomento sempre dibattuto, al centro dei pensieri non solo degli italiani, ma in generale, nel mondo.
Versare le imposte ogni anno è un dovere di tutti i cittadini, ma a volte il peso può essere davvero schiacciante, soprattutto se si sovrappongono delle problematiche. Problematiche per cui può capitare, nel corso del tempo, di non riuscire a far fronte ad esse, o quantomeno, faticare.
Il nostro Paese, tra i Paesi Ocse, come riporta un sondaggio, è al terzo posto per pressione fiscale, pari al 42,8%, dopo Francia e Danimarca.
Sono molte le persone che decidono, proprio per via delle molte imposte, di andare via dall’Italia, mentre altre restano, ma trovano soluzioni, come quella di cui stiamo per parlarvi. Soluzioni legali, naturalmente, per abbattere i costi.
Usufruire delle tasse estere restando in Italia: per chi è possibile
L’Italia è un Paese bellissimo, e su questo non ci piove. Ma non tutti riescono a sopportare tanta pressione fiscale, e scelgono di trasferirsi all’estero.
Si tratta di un’affermazione valida soprattutto per i pensionati, che per non versare le tasse sulla pensione, decidono di andarsene dal BelPaese. Tuttavia, c’è anche chi non vuole andarsene dall’Italia, pur ottenendo una tassazione estera del proprio trattamento pensionistico.
Da quanto si apprende, in media, sarebbero 4.300 pensionati all’anno, quelli che vanno via dal Paese per pagare meno imposte. Ci sono, peraltro, Stati in cui non è previsto un regime fiscale per pensionati esteri, e quindi essi possono disporre di tutta la somma corrisposta dall’Istituto di Previdenza Sociale.
Per coloro che non vogliono trasferirsi, però, recandosi in Spagna, Albania, Grecia, Slovacchia ecc., in cui c’è meno pressione fiscale, una soluzione c’è ed è legale.
Nello specifico, si può decidere per un trasferimento a San Marino, in modo da restare in Italia. Esso si trova a poca da distanza da Rimini, e le tasse sulle pensioni estere sono decisamente agevolate.
L’imposta per pensioni che arrivano da Paesi UE è del 6%. Il punto è che i limiti per trasferirsi in loco sono piuttosto stringenti. Siamo sul dover possedere una pensione lorda di minimo 120.000 euro annui, e il patrimonio deve assestarsi su un minimo di 500 mila euro. Ergo, se si è ricchi, ci si potrebbe pensare.