Il cervello umano ha sviluppato le sue capacità adattandosi nel corso dei millenni al contesto e alle circostanze. Non dovremmo mai dimenticarlo.
Egli è in grado di avvantaggiarsi apprendendo le regole della realtà circostante, affinando e velocizzando i suoi processi decisionali, grazie allo sviluppo di regole empiriche dette euristiche. Le euristiche sono il modo più efficiente che abbiamo escogitato dal punto di vista cognitivo, per risolvere problemi dell’ambiente naturale circostante in grado di presentare soltanto una serie limitata di mutamenti nel tempo.
Con l’avanzare della civiltà e del progresso tecnico scientifico, l’ambiente e le circostanze hanno cominciato a presentare situazioni in cui la velocità di mutamento e la complessità risultano superiori alla modalità di valutazione e di decisione ottenuta per mezzo delle euristiche, come ad esempio le decisioni a molteplici variabili tipiche di settori quali all’economia o i mercati finanziari. Tuttavia l’essere umano ha continuato a ricorrervi finendo per utilizzare un sistema che lo espone a particolari fenomeni psicologici, così detti bias cognitivi, che nel caso del trading possono costare molto cari. I bias cognitivi, frutto di abitudini di pensiero e di valutazione sulla base di una serie di pregiudizi, possono essere evitati rinunciando all’illusione di controllo, tenendo naturalmente conto che le nostre funzioni mentali e la nostra attenzione presentano comunque limiti intrinseci, sia di tipo quantitativo, come i limiti della memoria a breve e a lungo termine, sia qualitativo, come la capacità di attenzione e consapevolezza.
Il nostro sistema cognitivo si è evoluto in modo tale da permetterci di sopravvivere, creando una strettissima relazione tra le reazioni emotive e un ristretto numero di reazioni fisiche, in modo tale che oggi sono ancora in grado di vincolare i modelli decisionali, facendo persistere spesso anche in ambienti molto complessi, quelle risposte immediate che entrano in gioco modificando il processo decisionale. Queste risposte ci predispongono a ignorare le informazioni che non corrispondono alle nostre idee o alle nostre aspettative.
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Illusione di controllo: le 4 variabili dell’eccesso di sicurezza
L’illusione di controllo si manifesta quando non ammettiamo nelle nostre decisioni la presenza di una complessità maggiore rispetto a quella che è necessaria per poter agire correttamente, al fine di essere più reattivi e coltivando l’illusione di poter agire sulle circostanze efficacemente e a nostro vantaggio.
Questo tipo di comportamento nel trading prende il nome di overconfindence, un eccesso di sicurezza che può manifestarsi con almeno quattro tipo di variabili, bias cognitivi che possiamo mettere in atto inconsapevolmente durante le nostre decisioni operative di investimento, e incontrare o subire anche nella vita quotidiana.
Rappresentatività
Con il termine rappresentatività si fa riferimento in psicologia a quella serie di comportamenti e decisioni che si basano sul ricorso ad analogie, stereotipi, o che in generale tendono a mettere a confronto sistemi differenti, eliminando la complessità al fine di poter comunicare, valutare e decidere rispetto a qualcosa che non può essere realmente conosciuto per mezzo di una descrizione superficiale.
Si pensi ad esempio ai dati economici forniti fuori contesto, come i risultati di un investimento valutato in termini assoluti, senza che vengano chiarite le modalità, il capitale a disposizione e la percentuale rischiata per ogni operazione.
Disponibilità
Con il termine disponibilità ci si riferisce a quelle circostanze nelle quali prediligiamo un comportamento, che può essere anche una scelta di investimento o l’apertura di un trade, sulla base delle informazioni che sono maggiormente disponibili. Per esempio valutando la possibilità di successo nel trading sulla base delle numerose testimonianze di persone che hanno avuto risultati positivi o descrivono il loro successo imprenditoriale, senza considerare la proporzione realmente esistente tra quelle che invece hanno perso il loro capitale facendo investimenti sbagliati.
Ancoraggio
L’ancoraggio consiste nell’esprimere un giudizio e quindi anche effettuare una decisione facendo sempre riferimento a uno standard, senza che questo venga messo in discussione rispetto a contesti diversi o al passare del tempo. Questo può essere nel trading ad esempio, il funzionamento di un pattern candlestick, una correlazione tra due o più asset, lo stile decisionale nella politica estera o nell’economia politica.
Affetto
Con il termine affetto ci si riferisce alla propensione a prendere decisioni in relazione alle proprie emozioni e sentimenti, rispetto un certo argomento, senza valutare realmente ciò che sarebbe meglio fare per ogni caso specifico. Nel trading è fonte dei tipici errori di ingresso a mercato fuori tempo, del revenge trading, ovvero le operazioni aperte per vendicarci e rifarci di una perdita subita, o influire sulla scelta dell’investimento, per esempio acquistando il titolo azionario di un’azienda per motivi affettivi.