Anche se dovesse avvenire una proroga quota 102, c’è il concreto rischio che la manovra si riveli un autentico buco nell’acqua.
Secondo alcune indiscrezioni, la misura di pensionamento anticipato conosciuta con il nome di quota 102 potrebbe essere prorogata per un altro anno. Quota 102 è una misura transitoria introdotta dopo quota 100. Si tratta di una proroga alla riforma Fornero, che prevede requisiti di pensionamento decisamente severi. A quanto pare, il nuovo governo di centro-destra è intenzionato a prorogare lo strumento, anche per il 2023.
In questo modo, si potrebbe dare un grosso aiuto ai lavoratori in odore di pensione che avrebbero la possibilità di beneficiare di una misura decisamente più flessibile.
Tuttavia, facendo due calcoli ci si accorge che la proroga di quota 102 potrebbe rivelarsi un autentico buco nell’acqua. In sostanza, si tratterebbe di un intervento inutile soprattutto se la proroga riguarda solo il 2023.
Proroga quota 102: scopriamo cosa ci attende nel 2023
Secondo alcune indiscrezioni, il nuovo governo di centro-destra avrebbe intenzione di prorogare la misura di pensionamento anticipato quota 102. Ci stiamo riferendo alla misura transitoria che ha rappresentato una proroga della famosa quota 100.
In questo modo, si permetterebbe ai lavoratori prossimi al pensionamento di ricorrere a quota 102 anche nel 2023.
Tuttavia, a conti fatti, potrebbero essere un’idea non particolarmente conveniente, soprattutto se si considera che coloro che maturano i requisiti per accedere a quota 102, nel 2023, sono gli stessi che già erano in possesso dei requisiti previsti per quota 100.
Diverso sarebbe il caso se la proroga interesserebbe i prossimi due anni. In questo modo, si riuscirebbe a espandere notevolmente la platea di coloro che potranno approfittare della misura di pensionamento anticipato.
Requisiti per accedere alla misura
Quota 102 è una misura di pensionamento anticipato, nato come proroga di quota 100. Con la legge di bilancio 2022 è stata introdotta un’importante modifica all’articolo 1 del decreto della 28 gennaio 2019. In particolare, il governo Draghi ha stabilito che, per accedere a quota 102, è necessario aver maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022.
Inoltre, l’assegno di pensionamento è concesso ai lavoratori che compiono 64 anni di età e hanno raggiunto 38 anni di anzianità contributiva.
Sarà possibile accedere alla pensione quota 102 anche in data successiva al 31 dicembre 2022. Quest’opportunità è concessa per effetto del principio di cristallizzazione del diritto alla pensione. Tuttavia, è necessario che i requisiti richiesti dalla legge siano stati raggiunti entro la suddetta data.
La misura di pensionamento anticipato quota 102 ha conservato la maggior parte dei limiti previsti per quota 100.
In particolare, la pensione con quota 102 non è cumulabile, secondo quanto stabilito dal comma 3 dell’articolo 14 del decreto, che ha introdotto la misura. Pertanto, il pensionato che accede a quota 102 non può percepire redditi da lavoro dipendente o autonomo. La legge prevede un’unica eccezione che riguarda i redditi da lavoro autonomo occasionale, purché venga rispettato il limite dei 5.000 euro lordi anni.