Da oggi per chi acquista o vende un prodotto contraffatto scatta una sanzione micidiale. Non cadere nella tentazione o ti svuoteranno il portafoglio
Capita frequentemente, soprattutto sul lungo mare, di incontrare dei venditori ambulanti che propongono borse, scarpe o capi d’abbigliamento apparentemente di marchi famosi. L’estetica è praticamente identica a quella dei modelli che, nei negozi, costano diverse centinaia di euro, così come il logo e il nome del marchio; la differenza, però, la fa il prezzo, che in questi casi è decisamente ridotto.
Si tratta a tutti gli effetti di prodotti contraffatti, cioè di scarpe, borse e capi d’abbigliamento che sono prodotti con il preciso scopo di assomigliare il più possibile alle versioni ufficiali con il vantaggio però del prezzo (e della qualità) ridotti al minimo. Da oggi, per chi acquista o vende questi prodotti scatta una multa salatissima.
Prodotti contraffatti, la multa anche a chi li compra
Sebbene i controlli da parte delle autorità si siano fatti nel corso del tempo sempre più serrati e stringenti, di fatto il fenomeno della contraffazione non sembra rallentare. A renderlo così forte anche il fatto che, proponendo dei capi apparentemente di lusso a prezzi stracciati, la clientela non riesce a resistere alla tentazione dell’acquisto e favorisce quindi l’ampliamento di questo tipo di mercato. Comprando prodotti del genere, però, si rischia anche molto: così come produrre e vendere prodotti falsi è reato, lo è anche acquistarli!
A partire dal 2009, l’acquisto di merce contraffatta in Italia è passabile di una sanzione che può andare da un minimo di 100 euro a un massimo di 7mila euro: più la quantità è ingente, così come la qualità del prodotto e il grado di precisione raggiunto nella contraffazione e più la multa può salire. Inoltre, sebbene questo comportamento non sia classificato espressamente come ricettazione secondo l’articolo 648 del codice penale, di fatto possono esserci conseguenze penali in relazione all’acquisto di merce contraffatta.
Entra infatti in gioco il concetto dell’incauto acquisto, che sussiste quando una persona acquista un bene senza averne verificato prima la provenienza lecita. In questo caso, si rischia una sanzione che può andare da una multa di soli 10 euro a una condanna a 6 mesi d’arresto. Se, però, il bene acquistato ha un valore minimo o la falsificazione è così grossolana da essere evidente, la multa e la sanzione possono essere annullate.