Prodotti con marchio del supermercato: quanto risparmiano i consumatori

Acquistare prodotti con marchio del supermercato puoi rappresentare un’ottima strategia di risparmio. Tuttavia, gli italiani sono affezionati ai grandi brand.

Sugli scaffali di supermercati della grande distribuzione sono presenti i prodotti dei grandi brand e quelli che riportano il marchio del supermercato stesso. Gli addetti ai lavori chiamano questi articoli con l’acronimo Mdd, ovvero “marchio del distributore”.

Prodotti con marchio del supermercato: quanto risparmiano i consumatori

I prodotti con il marchio del supermercato stanno facendo registrare degli importanti aumenti nelle vendite. Sia in Italia che nel resto d’Europa, i consumatori sono sempre più interessati agli articoli Mdd. Basti pensare che, nel biennio 2019-2020, il fatturato generato da questi prodotti è passato da 10,8 miliardi di euro 11,7 miliardi di euro.

Si tratta di una crescita importante che fa registrare un +12% secondo quanto riportato dal XVIII Rapporto Marca by Bolognafiere.

La crescita più importante è stata registrata nel corso della primavera del 2020, in pieno lockdown causato dalla prima ondata di Covid-19. C’è da dire che in quel periodo si è assistito ad una crescita di tutte le vendite al dettaglio. Tuttavia, i prodotti con il marchio del supermercato hanno fatto registrare un +9,6%.

Prodotti con marchio del supermercato

Secondo alcuni dati raccolti, nel carrello degli italiani c’è almeno 1 prodotto su 5 che porta il marchio del supermercato. Pare, infatti, che circa il 70% del fatturato dei prodotti Mdd sia generato da articoli appartenenti alle cosiddette “linee base”.

Ci stiamo riferendo a tutti quei prodotti come farina, olio e zucchero che le catene della grande distribuzione mettono in vendita a prezzi bassi e costanti.

Il restante 30% del fatturato, invece, proviene dalle Iinee specialistiche, ad alto valore aggiunto, come ad esempio prodotti delle linee premium oppure quelli funzionali (es. senza lattosio, senza glutine e così via). Un’importante crescita è stata registrata anche per quanto riguarda la vendita dei prodotti in bio o legati al territorio.

Nel corso del primo trimestre del 2022, a causa dell’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione e alla crisi energetica che ha investito il nostro paese, si è registrato un aumento delle vendite nei discount. Tutto ciò ha provocato un ulteriore incremento della vendita di prodotti Mdd, che nell’ultimo periodo hanno fatto registrare un +2,7%.

I marchi discount come risposta alla crisi

Secondo i dati raccolti durante l’evento “Fiera Marche”, acquistare prodotti con i marchi del supermercato consente al consumatore di ottenere un risparmio medio del 16%.

Quest’aliquota sale al 25% se nel carrello ci sono anche prodotti definiti indispensabili come: farina, olio, zucchero, passata di pomodoro, latte, etc.

Si tratta di un importante cambiamento delle abitudini alimentari che si sta registrando in tutta Europa. Tuttavia, gli italiani sono particolarmente affezionati ai grandi marchi. Per questo motivo nel Bel Paese l’incidenza dei prodotti a marchio del supermercato è pari al 20%, mentre nel resto d’Europa arriva anche al 50%.

Le nazioni in cui è stato registrato l’incremento maggiore sono: il Regno Unito, la Francia e la Germania. In questi paesi, si registra circa il 64% delle vendite di prodotti a marchio di supermercato di tutto il Vecchio Continente.

Differenze tra prodotti Mdd e grandi firme

I prodotti dei brand noti variano molto da supermercato a supermercato. Nella maggior parte dei casi si tratta di strategie promozionali messe in atto dalle singole catene di GDO.

Spesso questi prodotti vengono proposti in diversi formati e questo aspetto incide notevolmente sul prezzo. Per tale ragione, quando si va a fare la spesa, è bene confrontare sempre il prezzo al chilo o al litro.

Preferire i prodotti Mdd a quelli delle grandi firme permette di ottenere un risparmio che va dal 20% al 50%.

Ovviamente quando facciamo la spesa e valutiamo l’acquisto di un prodotto non dobbiamo fermarci solo al suo costo. È giusto confrontare anche i valori nutrizionali e la qualità stessa del cibo che mettiamo sulle nostre tavole. È importante prendere in considerazione anche l’origine della materia prima e, ovviamente, il nostro gusto personale.

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