Private markets accessibili con gli ELTIF evergreen: luci ed ombre di questo strumento

Gli ELTIF potrebbero essere una soluzione per diversificare il portafoglio. Quali vantaggi presentano e quali rischi nascondono?

Gli ELTIF (European Long-Term Investment Fund) sono fondi comuni d’investimento il cui capitale va investito, per almeno il 70% in strumenti finanziari (azioni o obbligazioni) legati a società europee di piccola e media dimensione (non quotate), infrastrutture pubbliche ed energie rinnovabili.

fondi ELTIF
Private markets accessibili con gli ELTIF evergreen: luci ed ombre di questo strumento (trading.it)

Lo scopo del prodotto, infatti, è aiutare l’economia europea, garantendo un guadagno certo agli investitori nel lungo termine (più di 5 anni). Le aziende europee legate ai fondi ELTIF devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • capitalizzazione di mercato inferiore a 500 milioni di euro;
  • non appartenenza all’ambito finanziario;
  • domiciliazione in uno Stato europeo o in uno Stato che rispetti le normative di riciclaggio, antiterrorismo e fisco.

La restante quota del 30% del capitale può essere investita in altri prodotti, come azioni quotate oppure obbligazioni. Nel 2024, grazie alla modifica del sistema normativo europeo sui fondi relativi agli investimenti a lungo termine, è stata introdotta una quantità di ELTIF maggiore rispetto all’ultimo triennio, per un totale di 20 miliardi di euro. Quali sono le caratteristiche di questi strumenti?

ELTIF aperti: pro e contro da valutare prima dell’acquisto

Secondo la vecchia regolamentazione (denominata “ELTIF 1.0“), i fondi potevano avere una struttura chiusa e scadenze fisse. Ora, invece, con la normativa “ELTIF 2.0“, tali strumenti possono avere una struttura aperta. Se prima gli ELTIF erano accessibili solo agli investitori istituzionali, adesso si punta alla crescita degli investitori retail. Dall’inizio del 2024, sono stati emessi ben 25 ELTIF aperti, chiamati anche fondi “evergreen”, con una durata fino a 99 anni.

pro contro ELTIF
ELTIF aperti: pro e contro da valutare prima dell’acquisto (trading.it)

Ci sono, tuttavia, delle problematiche relative alla liquidità. Gli investitori, infatti, possono comprare o vendere le quota una volta al mese o ogni tre mesi; i rimborsi, invece, vanno quasi sempre chiesti in anticipo e potrebbero non essere concessi nel caso di carenza di liquidità del fondo. Il capitale investito rimane vincolato fino alla scadenza del fondo e possono imporre agli investitori l’attesa di un lasso di tempo fino a cinque anni prima di poter vendere le quote.

Per questo motivo, prima di puntare su tali strumenti finanziari, è necessario essere ben informati su tutte le condizioni da rispettare. Gli ELTIF, infine, non garantiscono rendimenti immediati, ma sono pensati per il lungo periodo. Per questo motivo, sono indicati per gli investitori istituzionali (come fondi pensioni o assicurazioni che vogliono diversificare il portafoglio) e per i piccoli risparmiatori che non hanno esigenze di liquidità ma hanno una buona propensione per il rischio.

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