Tra le forme di investimento alternative oggi in circolazione esiste la possibilità di investire il proprio capitale in aziende non quotate in borsa.
Il private equity è quella classe di investimenti mediante la quale un investitore accede in modo frazionato a un asset che richiederebbe diversamente grossi capitali.
L’investimento avviene solitamente per mezzo di un organizzazione, che mette a disposizione del pubblico interessato il finanziamento di una società o di un impresa. Questa può essere così finanziata evitando di rivolgersi al settore bancario o istituzionale.
In questi anni sono stati vari i fattori di tensione circa le aspettative di crescita economica delle maggiori economie. L’aumento strutturale dell’inflazione, la penuria di materie prime, il rallentamento delle catene di approvvigionamento sono fattori in grado di minare gli equilibri del mercato del lavoro e dei consumi rallentando il corso dell’economia.
Quali sono le tipologie più diffuse di private equity? Equity crowdfunding e SPAC
Questa tendenza si ripercuote naturalmente sul settore finanziario e sugli asset più volatili e correlati all’economia reale come quello azionario. Per diversificare il rischio rispetto al mercato azionario è possibile investire il proprio capitale in aziende che non sono quotate in borsa. Questo è possibile per mezzo del private equity, per esempio attraverso l’equity crowdfunding. In Italia questo sistema di investimento è stato regolato per agevolare gli investitori ad accedere ai finanziamenti di start up o delle piccole medie imprese.
La start up per potersi finanziare data la sua natura innovativa ha bisogno di rivolgersi a dei finanziatori come i ventur capitalist. Questi investitori sono disposti a rischiare finanziando un’idea imprenditoriale ad alto rischio. L’aspettativa è naturalmente quella di conseguire un alto rendimento a seguito del raggiungimento del successo del prodotto o della soluzione innovativa.
Per accedere a questo sistema di finanziamento è possibile utilizzare piattaforme web, per mezzo di cui è possibile investire in cambio di quote societarie delle imprese. Queste pur rimanendo private erogano similmente alle aziende quotate dividendi, distribuiti all’interno di un mercato privato. I portali autorizzati sono tutti registrati nel sito della Consob, l’autorità di vigilanza Italiano sulla Borsa.
SPAC Special Purpose Acquisition Company
Un ulteriore alternativa per investire su aziende senza dover passare per i mercato azionario sono le SPAC. Acronimo di Special Purpose Acquisition Company, sono società veicolo che vengono costituite con la precisa finalità di consentire un investimento collettivo.
Trattandosi di metodi di raccolta di capitali che avvengono tra privati il rischio è quindi totalmente a carico dell’organizzazione e distribuito alla pari tra gli investitori. I soggetti coinvolti possono investire su un unico asset o diversificare l’investimento, destinando parti del capitale su diversi progetti. È possibile quindi diversificare il proprio portafoglio con un ottica di lungo periodo, affidandosi a uno o più gestori che si avvicendano nell’attività di impresa.
Quali sono i motivi per investire per mezzo del private equity?
Nonostante le diverse tipologie di investimenti possibili all’interno della categoria private equity, i motivi per investire utilizzando questa classe di investimento sono essenzialmente tre:
- I capitali che servirebbero per accedere all’asset in modo individuale sono alla portata di pochissimi investitori. Il private equity agevola in questo senso l’accesso a una platea molto più ampia.
- Per mezzo del private equity si evita di immobilizzare di una grande risorsa patrimoniale, come ad esempio nel caso degli immobili, legandosi in modo indefinito all’asset e al futuro del territorio e del paese.
- Nessuna necessità di conoscere le caratteristiche tecniche o gestire attivamente l’investimento nel tempo.
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L’ampia diffusione del private equity è coincisa con i periodi in cui il settore privato ha riscontrato i maggiori livelli di indebitamento. L’incertezza economica come quella determinata a partire dalla crisi del credito del 2008, ha innescato la consapevolezza della necessità di investimenti alternativi al comparto finanziario.
Tre ulteriori esempi di investimenti private equity
Il crowdfunding immobiliare o real estate crowdfunding: è un sistema che permette l’accesso agli investimenti negli immobili tramite la partecipazione collettiva e parcellizzata in base al capitale messo a disposizione. Questo viene impegnato per un tempo prestabilito da un contratto per l’acquisto o il finanziamento della costruzione di un immobile.
Leveraged Buyouts: è un sistema che prevede l’acquisizione completa di una società allo scopo di migliorarne la salute finanziaria e commerciale, per poi rivenderla a un’altra parte interessata. La procedura che significa acquisizione attraverso debito è finalizzata alla creazione di una società veicolo nella quale sono convogliate le risorse finanziare comprensive di capitale proprio e credito. La società target viene solitamente acquisita tramite fusione.
Multi manager investment: è un sistema di investimento si concentra principalmente su fondi su fondi comuni di investimento. Tramite questi è possibile accedere con capitali ridotti al finanziamento diretto di fondi in grado di gestire attività non alla portata dell’investitore individuale, ottenendone il rendimento diviso in base alle quote tra i partecipanti.