La Price Action è un’efficace strategia di trading, adatta solo a coloro che intendono puntare su specifici titoli o mercati. Come funziona?
Sia i traders esperti sia gli appassionati di investimenti online ricorrono agli indicatori e agli strumenti di analisi tecnica e fondamentale per capire in che modo orientare le proprie scelte. C’è, tuttavia, un’alternativa molto seguita: la Price Action.

Tale strategia considera soltanto i movimenti di prezzo che si creano in specifiche aree di mercato, per fare fuori i rumori di fondo che possono confondere i traders. La tecnica è compatibile con qualsiasi titolo, indice o commodity, ma assicura i risultati migliori con asset molto liquidi, come le valute.
Tra i primi a usare la Price Action in Italia c’è il trader Arduino Schenato, che ne ha evidenziato le principali peculiarità, specificando come le migliori performance siano garantite nei mercati con maggiore liquidità. Ma quali sono i vantaggi?
Il massimo esperto di Price Action spiega come usare lo strumento per ottimizzare i guadagni
Tramite la Price Action, vengono esaminati soltanto i dati derivanti dai prezzi (livelli di domanda e offerta, volatilità, tendenza) in determinati intervalli di tempo, soprattutto quello settimanale, per individuare la tendenza di fondo. Questa strategia di trading permette di giungere ad analisi più accurate e di agire in maniera più razionale, evitando decisioni frettolose e dettate dei sentimenti. Limita, inoltre, l’overtrading e il ricorso a una leva eccessiva.

Arduino Schenato sottolinea quanto sia importante, per il mercato valutario, la verifica su intervalli di tempo settimanali, perché il mercato globale (che è sempre attivo h24) è caratterizzato proprio da chiusure settimanali. Per ottenere profitti con la Price Action, è necessaria l’esperienza sul campo e, dunque, la specializzazione su pochi asset adeguatamente selezionati (non più di cinque o sei).
Un altro aspetto fondamentale del trading seguito da Schenato è il posizionamento dell’eventuale stop loss. Posiziona gli stop sempre nei punti meno raggiungibili dal mercato. Negli anni, infatti, ha osservato che collocare i classici stop nei punti tipici, indicati da qualsiasi altra strategia di trading, non comporta una lunga permanenza nei mercati. Al contrario, risulta più conveniente inserire il massimo rischio tollerato nelle aree più lontane dai prezzi attuali.
L’approccio permette di non utilizzare una leva troppo spinta (che nella maggior parte delle ipotesi produce perdite), ma di agire con razionalità e calma. Schenato esorta, ovviamente, ad analizzare il rapporto rischio/guadagno a seconda del proprio portafoglio e non solo delle singole attività, perché il mercato è estremamente attivo. La Price Action risulta efficace se si ragiona sulla base dei risultati e degli accadimenti giornalieri.