Prepensionamento, uscire dal lavoro prima dei 67 anni: come funziona

Cosa c’è da sapere sul prepensionamento per i lavoratori dipendenti del settore privato, i dettagli che non tutti sanno sul contratto di espansione

Uscire dal mondo del lavoro prima, come si può fare, in quali casi e cosa c’è da sapere sul prepensionamento: i dettagli circa il contratto di espansione legati allo scivolo fino a 5 anni. Di seguito i particolari.

Prepensionamento, uscire dal lavoro prima dei 67 anni: come funziona
fonte foto: Adobe Stock

Il pensionamento prima dei 67 anni è possibile, spiega nel proprio approfondimento Investireoggi.it, ma soltanto qualora si tratti di lavoratori dipendenti del settore privato, e anche in questo caso potrebbe non bastare poiché non tutti i lavoratori potrebbe avere questo diritto.

Si legge che la legge di bilancio ha prorogato i contratti di espansione sino ad  un periodo di 60 mesi, dunque uscire dal lavoro si potrà, su base volontaria, a partire dai 62 anni di età.

Rispetto infatti al contratto di espansione sino al 2023, si legge che la differenza rispetto al passato, ovvero la novità, riguarda il fatto che tale contratto viene estenso da quest’anno ad un numero maggiori di beneficiari, dal 2022 ad averci accesso sono anche le aziende che hanno almeno cinquanta dipendenti. Si tratta di un cambiamento importante che permette oggi ai datori di lavoro un maggiore ricambio generazionale e della forza lavoro.

Prepensionamento e contratto di espansione: particolari, dettagli e come funziona

Quando si parla di pensione si accende l’attenzione di molti e le curiosità non mancano, come nel caso di chi può ad esempio andarci a 61 ma spesso non lo sa, o ancora nel caso dell’aumento della pensione sino a 651,51€ al mese e come si può fare e condizioni.

Come detto, ad approfondire il tema contratto di espansione è Investireoggi.it che spiega che dal 2022 possono averci accesso anche aziende con almeno 50 dipendenti, un dettaglio importante che permette ai datori, come detto, un ricambio generazionale. Il limite di organico aziende, vi legge, si può raggiugnete anche come somma delle unità di più realtà aziendali, nell’ipotesi di aggregazione di imprese con una sola finalità produttiva o di servizi.

Per tale ragione sono incrementate le disponibilità di fondi per permettere lo scivolo pensionistico attraverso il contratto di espansione, che viene stipulato tra azienda, Ministro del Lavoro e organizzazioni sindacali e deve avere quattro condizioni che sono fondamentali.

Nel dettaglio: il numero di lavoratori da assumere e indicazioni dei relativi profili professionali compatibili con i piani di reindustrializzazione oppure riorganizzazione; programmazione temporale assunzioni; indicazione della durata a tempo indeterminati dei contratti lavorativi, tra cui anche il contratto di apprendistato professionalizzante; rispetto alle professionalità in organico, la riduzione complessiva media dell’orario lavorativo e il numero dei lavoratori interessati, e anche il numero dei lavorati che possono ancora avere accesso allo scivolo pensionistico.

A coloro che fanno accesso al contratto di espansione viene riconosciuto un trattamento economico commisurato all’assegno della pensione futuro a carico della azienda; come viene chiarito in una circolare INPS recente, l’indennità è dunque corrisposta sino al perfezionamento della prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia oppure anticipata. Altri dettagli da approfondire al riguardo, qui.

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