Povera+Italia%3A+dalla+dipendenza+della+Russia+si+passa+per+il+fotovoltaico+nelle+mani+della+Cina
tradingit
/povera-italia-dalla-dipendenza-della-russia-si-passa-per-il-fotovoltaico-nelle-mani-della-cina/amp/
Economia e Finanza

Povera Italia: dalla dipendenza della Russia si passa per il fotovoltaico nelle mani della Cina

Published by

L’ultimo dato ufficiale sul fotovoltaico è di novembre 2021. Secondo i calcoli di Eurostat, nel 2020 l’Ue ha importato circa otto miliardi di euro di pannelli solari, di cui il 75% sono fabbricati in Cina.

Non è una novità che la Cina sia oggi il primo produttore al mondo di pannelli fotovoltaici.

La lungimiranza della strategia cinese è riuscita a primeggiare in un comparto che si è rivelato effettivamente una chiave per la sicurezza energetica delle nazioni.

Se il Dragone domina l’industria del fotovoltaico, nel 2021 il Paese continua a primeggiare; si stima che le esportazioni di pannelli solari e prodotti affini costruiti in Cina siano cresciute del 60% rispetto all’anno precedente. Un giro d’affari del valore di 28,4 miliardi di dollari.

Per ridurre del 55% le emissioni del blocco entro il 2030 l’Unione europea ha puntato proprio sui pannelli solari. Con un investimento di 300 miliardi di euro raddoppierà la produzione interna ai 320 GW, entro i prossimi tre anni. Per liberarsi più velocemente dalla dipendenza dei carburanti fossili, soprattutto quelli provenienti dalla Russia, una parte di questi deve nel frattempo essere importata.

Sostituire due miliardi di metri cubi di gas con l’aiuto dei pannelli solari

L’obbiettivo di sostituire due miliardi di metri cubi di gas porterà l’Ue europea nel 2030 a raggiungere una produzione stimata di 600 GW. Pur senza essere innovativo, il piano chiamato Fit for 55, rappresenta un’evoluzione dell’attuale politica climatica europea. Senza queste misure, con l’attuale legislazione l’Unione potrebbe ridurre le sue emissioni entro il 2050 solo del 60%.

La strategia d’uscita dalla dipendenza dal gas russo ha tuttavia portato per ammissione della stessa Commissione a riconoscere un nuovo fattore di rischio. “Oggi l’Unione è un piccolo attore in molti passaggi critici della produzione manifatturiera e dell’assemblaggio di molti prodotti manifatturieri. La Cina oggi ha un ruolo quasi monopolistico nella produzione di componenti a livello globale. Questo diminuisce la resilienza dell’Ue in caso di prolungate crisi nell’approvvigionamento della fornitura. Il rischio per la tenuta del sistema economico dell’eurozona aumenta notevolmente quando il produttore costituisce un cartello o un monopolio.

Fotovoltaico e materie prime; da quali paesi dipende più l’Unione europea

La recente crisi ha evidenziato nuove vulnerabilità per quanto riguarda quelle che vengono considerate materie prime critiche in termini di insostituibilità e di reperibilità. Tra le circa 30 materie prime di maggiore interesse per la sicurezza e la stabilità economica dell’Ue ci sono: Antimonio, Indio, Cobalto, Magnesite e Magnesio, Grafite, Niobio, tungsteno, Fosforo. I primi tre Paesi da cui l’Unione dipende sono Cina, Sud Africa e Congo.

Nell’immediato, quindi, l’Europa dovrà affidarsi alla Cina, accettando tutti i compromessi del caso. Tra questi le pretese territoriali, la violazione di diritti umani contro alcune minoranze nonché delle libertà democratiche.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

Recent Posts

29,82 dollari oggi ma vale 52,48 per gli analisti. Il grafico di queste azioni lancia un segnale chiaro ma attenzione ai rischi

Cosa accomuna i momenti di calma apparente nei mercati con le onde più potenti dell’oceano?…

2 ore ago

I dazi erano già stati imposti in passato, ecco cosa ci può insegnare la storia

Mai come adesso la conoscenza della storia è stata importante, perché è vero, i dazi…

3 ore ago

Appassionati di fumetti? Controllate tra i vecchi numeri: se avete questo siete ricchi

Chi dice che i fumetti siano per bambini si sbaglia due volte: i vecchi numeri…

6 ore ago

Perché il supporto a 72$ potrebbe cambiare tutto per queste azioni quotate a Wall Street e sottovalutate del 35%

Cosa succede quando un titolo solido come Wells Fargo si trova in bilico tra ritracciamenti…

6 ore ago

Lo S&P 500 sta lanciando segnali chiari (ma in pochi li stanno leggendo davvero)

Ti sei mai chiesto cosa c'è davvero dietro quei numeri che scorrono sui telegiornali o…

8 ore ago

Le 4 catene che ti zavorrano nel trading: liberatene subito

Per evitare brutte sorprese nel trading, è fondamentale evitare azioni banali ma pericolose. Ecco 4…

9 ore ago