Posto fisso, non è più come una volta? Cosa succede, cosa cambia e perché

Il posto fisso, lavorare nella PA non attrae più come una volta? Di cosa si tratta, le possibili ragioni e la situazione, i dettagli al riguardo

Tema importante e di rilevanza, quello del posto fisso: ma lavorare nella Pubblica Amministrazione attrae ancora come una volta o qualcosa sta cambiando? Il punto sugli stipendi, sul tipo di lavoro e sulla lontananza da casa, così come la questione competenze mancanti. I dettagli di seguito.

Posto fisso, non è più come una volta? Cosa succede, cosa cambia e perché
fonte foto:adobestock

Lavorare nella Pubblica Amministrazione, come ben noto, è un’ambizione condivisa da moltissime persone, ma stando ai dati, come spiegato da Laleggepertutti.it, oggi sembrerebbe non far gola come un tempo. La ricerca del posto fisso, la corsa a raggiungerlo, sino ad alcuni anni fa vedeva tantissime persone coinvolte nella partecipazione di concorsi con l’obiettivo dell’assunzione, ma ora sembra essere una inversione di rotta, si legge.

Un cambiamento già avvenuto anni fa al Nord, come dimostrato dalle numerose assunzioni di italiani originari del sud negli uffici del settentrione, e che ora interessa anche le regioni del meridione. Il posto fisso nel pubblico per i giovani sarebbe meno allettante, spesso pagato poco e lontano da casa, viene spiegato.

Ad evidenziare la questione, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture, il quale in audizione alla Commissione Trasporti della Camera ha sottolineato come le recenti assunzioni per motorizzazioni e provveditorati siano andate in parte deserte, soprattutto per quanto concerne il Nord.

Stando ai dati indicati da quest’ultimo, molti dei 320 funzionari di amministrazione selezionati, dopo aver passato il concorso hanno rinunciato a prendere servizio a meno che non vi fosse indicata una sede al Sud. Una questione che, si teme, si possa ripetere anche in  merito al concorso destinato agli ingegneri e per altri ancora a venire.

Posto fisso meno ambito, cos’è cambiato? Le possibili ragioni

Tema importante quello inerente il lavoro, come nel caso delle tante possibilità a cui guardare circa le assunzioni con Poste Italiane, Ferrovie, Comuni: qui i dettagli. 

Rispetto al tema in questione inerente il posto fisso, come si può leggere nell’approfondimento di Laleggepertutti.it, tra le possibili cause del fenomeno sopra descritto, uno dei problemi che emerge riguarda il fatto che molti non vogliano più trasferirsi dall’altra parte di Italia per lavorare, magari con un ruolo da impiegati, e magari dopo aver studiato e sudato per anni, e magari, si legge ancora, dovendo mettere da parte il sogno di costruirsi una vita ed una famiglia nel luogo natio.

Altro aspetto riguarda la questione stipendi. Talvolta infatti le retribuzioni possono non far gola ai candidati, particolarmente in relazione al costo della vita al Nord, che in alcuni casi risulta essere davvero alto, si legge. Si prende ad esempio Milano, in cui una stanza in condivisone può arrivare a costare anche 600 o 700€ al mese.

Lo stipendio pubblico non è tarato sul costo della città in cui si lavora e nel caso in cui la maggior parte di quest’ultimo venisse spesso per vitto e alloggio verrebbe meno il senso di lasciare il proprio luogo di origine e migrare al nord, si legge.

Tuttavia, i risultati bassi circa i concorsi pubblici riguardano non soltanto il nord del Paese e in tal senso Laleggepertutti.it fa riferimento al Concorso per il Sud Italia, istituto per l’assegnazione di 2800 posti nella PA del Mezzogiorno, il quale ha visto un -65% di affluenza di partecipanti a livello nazionale, addirittura inferiore al cinquanta per cento per alcune regioni.

Un fattore che ha portato la PA a modificare i termini del bando, andando ed eliminare, si legge, il limite anagrafico fissato circa l’ammissione alla prova scritta, andando ad ampliare la platea di potenziali candidati.

Un aspetto inerente la mancata affluenza di partecipanti ai bandi riguarda anche un altro elemento non certo di poco conto, ovvero la mancanza di competenza, o sedicente tale, viene spiegato. Il concorso per insegnanti, con gli scritti che hanno avuto luogo alcune settimana fa, dopo anni di attesa, ha portato alla bocciature di quasi il novanta per cento dei candidati in alcuni casi.

Un altro esempio può essere quello del concorso di magistratura, il quale, va detto, può essere provato solo 3 volte e ciò può spingere molti non sicuri ad evitare di consegnare così da evitare eventuali bocciature; si legge che lo scorso dicembre, dei 5.827 candidati, soltanto 3.797 hanno consegnato la busta con la prova. 220 sono stati ammessi all’orale.

Ci si trova davanti, si legge, ad una situazione che, stando a quanto detto da Giovannini, negli anni a venire prenderà forme preoccupanti a meno di un repentino cambio rotta.

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