Due strategie fondamentali per il trading sono in realtà poco utilizzate: ecco come comprendere in cosa consistono e quanto sono importanti per gli investimenti
Nel mondo del trading sappiamo che il successo non dipende esclusivamente dall’intuizione o dalla capacità di analizzare grafici complessi, altrimenti sarebbe facile portare a casa ingenti somme. Esistono due aspetti chiave spesso ignorati, anche dai trader più esperti: la gestione del capitale (position sizing) e la comprensione della correlazione tra gli asset.
Entrambi sono due strategie fondamentali per garantire risultati sostenibili nel tempo, ma troppo spesso sottovalutati. Per gestire il capitale bisogna conoscere il mercato da ogni punto di vista, tralasciare piccoli dettagli a volte può essere il motivo scatenante la perdita improvvisa.
Il position sizing rappresenta la decisione consapevole di quanto investire in ogni singola operazione. Non si tratta di un dettaglio tecnico trascurabile, ma di un vero e proprio pilastro necessario per minimizzare il rischio di rovina (ruin risk). Questa ‘gestione avanzata’ del rischio può salvare da quei fallimenti rovinosi.
La regola di base per il position sizing è spesso formulata tramite la Formula di Kelly oppure con un approccio basato sulla percentuale fissa di capitale. Nel secondo caso si tratta di una tecnica molto diffusa che consiste nell’investire tra l’1% e il 2% del capitale in ogni operazione: si tratta di un metodo di gestione del rischio che permette di salvare il portafoglio anche con una serie di operazioni negative consecutive.
In parole povere, bisogna immaginare di avere 1.000 euro di capitale. Se si rischia tutto in un’unica operazione e questa dovesse andare male, si avrà perso tutto. Al contrario, se si rischia solo il 2% del capitale, cioè 20 euro, una perdita non avrà un impatto poi troppo drammatico. Anche se si sbagliassero cinque operazioni di fila, si perderebbero solo 100 euro, mantenendo gran parte del tuo capitale intatto.
Un altro aspetto tecnico molto ignorato riguarda la correlazione tra gli asset che si stanno trattando. Molti trader si concentrano esclusivamente sulle performance individuali degli asset, invece bisogna sempre prendere in considerazione le correlazione tra i vari strumenti finanziari presenti nel proprio portafoglio: la strategia non deve vedere questi strumenti come ‘esistenze separate’ bensì come parte di un unicum. Se due asset sono altamente correlati (positivamente o negativamente), infatti, il rischio complessivo può essere più elevato di quanto ci si aspetti.
Supponiamo di comprare sia mele che pere, pensando così di avere una varietà di frutta. Se però il prezzo di entrambi dipende dalla stessa variabile, ad esempio il clima, un cattivo raccolto potrebbe far aumentare il costo di entrambi. Nel trading è praticamente lo stesso: acquistare due asset troppo simili può esporre il proprio portafoglio allo stesso rischio, anche se in realtà avendo acquistato differenti strumenti si pensava di diversificare. Queste tecniche sono parti sostanziali per gestire meglio il rischio di perdita del proprio portafoglio.
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