Il POS è uno strumento molto noto e diffuso che in un caso potrebbe però essere fonte di rischi: di cosa si tratta e dettagli al riguardo
Quando si parla del POS, come molti sapranno, si fa riferimento ad uno strumento diffuso, un terminale di pagamento che è possibile trovare presso qualsiasi forma di negozio o esercente che offre beni e servizi: si tratta di un mezzo di pagamento molto usato anche in Italia e legato alle operazioni digitali, anche in un Paese come quello italiano, tradizionalmente più legato ai contanti.
Andando nello specifico, il significato della parola è, dall’inglese, Point of Sale, cioè Punto di vendita, e come spiega android-news.eu, ha subito varie modifiche diventando un mezzo sempre più facile da usare. Il suo impiego, come detto, è inerente il denaro elettronico che sempre più sta prendendo il posto del denaro e dei pagamenti tradizionali. E ancor di più, probabilmente, lo farà nel prossimo futuro.
Si legge infatti che iniziative quali il Bonus Bancomat, decisa dal Governo al posto del Cashback di Stato, iniziativa altrettanto nota, permette agli esercenti commissioni ridotte e varie agevolazioni circa il mettersi in regola, poiché, si legge ancora, a meno di cambiamenti a partire dal 2023 scatteranno sanzioni per chi non sarà munito del POS di pagamento.
POS e contactless: attenzione al rischio furti, cosa potrebbe accadere
Uno strumento dunque utile e molto diffuso, il POS, al cui riguardo, come si legge su android-news.eu, bisogna poi parlare anche del contactless, le nuove tecnologie che consentono la comunione tra carta oppure bancomat e il Pos stesso, anche qualora non vi sia un vero e proprio contatto fisico.
Si tratta di innovazioni sempre più presenti che rendono i pagamenti ulteriormente veloci e pratici, anche se, si legge, vi sarebbe poi il rischio di incorrere e subire “furti”, per meglio dire dei rischi associati a questa tecnologia.
Nel dettaglio, viene spiegato che alcuni malintenzionati potrebbero sfruttare la portabilità di questi piccoli POS, insieme alla sopra citata tecnologia contactless, per compiere operazioni di nascosto, avvicinando lo strumento alla borsa/portafoglio della presunta vittima, poiché i pagamenti sotto una determinata soglia di denaro non richiede l’utilizzo del PIN.
Per tal ragione, android-news.eu consiglia anzitutto di prestare molta attenzione e di dotarsi magari di un portafoglio oppure di un portatessere che sia dotato di tecnologia RFID, Radio Frequency IDentification, ovvero identificazione a radio frequenza.
Si tratta di una sorta di schermatura che difende, per così dire e scherma in presenza di un eventuale presunto tentativo di furto. Come spiega hdblog.it, del contactless si è parlato, per quanto concerne la cronaca, in associazione proprio alla truffa a cui si presterebbe in virtù della propria natura.
Qualora un malintenzionato fosse dotato di un POS portatile che dunque non necessita del collegamento alla rete elettrica, e lo avvicinasse alla tasca della presunta vittima dove tiene la carta, potrebbe eventualmente compiere una transazione a sua insaputa, viene spiegato. Con un importo che sia inferiore alla soglia oltre cui è necessario l’inserimento del PIN.
Rischio eventuali furti e contactless, altri dettagli
Hdblog.it spiega che un caso del genere potrebbe aver luogo ad esempio in posti particolarmente affollati, ma spiega al contempo che vi sono alcuni dettagli al riguardo da sottolineare, come nel caso della distanza necessaria per compiere una eventuale operazione del genere.
Si legge che occorrere essere ad un paio di centimetri dalla tasca con la carta. Inoltre, ogni pagamento fatto con strumenti elettronici lascia un segno, poiché il trasferimento del denaro viene registrato sui circuiti bancari con un addebito a carico del titolare della carta ed un contestuale accredito al gestore del POS. Ciò renderebbe semplice, alle forze dell’ordine, risalire a chi si sarebbe reso responsabile della truffa.
Hdblog.it spiega anche che è anche vero che l’addebito sul conto non compare subito e, poiché si tratterebbe di piccole somme, queste potrebbero anche passare inosservate, permettendo una sorta di libera azione all’eventuale malintenzionato per diverso tempo.
In ogni caso, è bene prestare la massima attenzione e dotarsi di soluzioni come il sopracitato blocco RFID; sul mercato sono reperibili ad esempio portafogli dotati di questa tecnologia che schermano eventuali tentativi di presunti malintenzionati. Un’altra possibilità, spiega Hdblog.it è rappresentata ad esempio, dal blocco dei pagamenti contactless su una determinata carta direttamente dall’app, una opzione che molti istituti bancari e fintech oggi permettono.
Al di là di tutto, è bene ed opportuno informarsi sul funzionamento delle nuove tecnologie, sul funzionamento e sugli eventuali rischi associati, così da potersi difendere al meglio. È fondamentale approfondire questi ed altri temi, anche mediante confronti con esperti del campo e professionisti del settore, ed agire sempre con la massima cautela e con la massima attenzione.