Se ti rubano in casa potrebbe spettarti il risarcimento dal condominio: ecco in quali casi, pochi lo sanno.
Tornare a casa e rendersi conto che è avvenuto un furto è un’esperienza da incubo. Non solo a livello di danno economico, considerato che i criminali potrebbero averci sottratto soldi, gioielli, apparecchi tecnologici e così via, ma anche dal punto di vista morale. La nostra abitazione è il luogo in cui dovremmo sentirci sicuri e, di fronte a tali eventi, il mondo sembra crollarci addosso. Non tutti sanno, però, che in alcuni casi la responsabilità potrebbe essere imputata anche al condominio: in quali casi e quando ti spetta il risarcimento, cosa tenere a mente.
Quando si vive in un condominio si condividono alcuni spazi, spese, diritti e doveri con altre persone, ovvero con coloro che condividono con noi lo stabile in questione. E, quando all’interno di questo si verifica un furto, c’è la possibilità che lo stesso condominio possa essere ritenuto responsabile: perché e cosa sapere?
Ebbene, laddove ci sia modo di provare che il furto è avvenuto anche o solo per responsabilità condominiale, ovvero è stato facilitato da atti di negligenza dello stesso, questo potrebbe essere ritenuto responsabile in parte o anche in toto. Ma cosa di intende per negligenza e quali elementi sono da considerare?
Sono vari i casi da prendere in esame. Pensiamo ad uno stabile dotato di sistema di videosorveglianza o di antifurto che, tuttavia, subisce un guasto e non viene riparato in modo repentino. O a quando il portone d’ingresso risulti danneggiato e non si chiuda correttamente, ma non sia fatto aggiustare in tempi stretti. In questi casi e in altri simili, la responsabilità potrebbe ricadere sul condominio stesso e si potrebbe procedere a chiedere un risarcimento.
Ciò, ovviamente, comporta delle eccezioni. Laddove si possa provare il caso fortuito, ad esempio: pensiamo ai guasti di cui parlavamo e alla possibilità che il furto sia intercorso prima della segnalazione del guasto. Ancora, l’Amministratore non può ritenersi responsabile se si riesce a dimostrare che il furto sarebbe avvenuto ugualmente, anche se si fosse agito in maniera differente. O se il reato è stato favorito dal comportamento altrui, come quello della stessa vittima: pensiamo a quando, volontariamente o meno, si lascia il portone aperto.
Si tratta, dunque, di situazioni complesse da valutare e per le quali occorre una valutazione e “un’indagine” accurata che non tralasci nessun dettaglio. Appurata la responsabilità, a quel punto potremo capire come agire e come tutelarci, ma anche come ottenere il giusto risarcimento.
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