Pignoramento della casa, c’è una sentenza che potrebbe aiutare a impedirlo. Scopriamo insieme qual è nel dettaglio.
I debiti sono un qualcosa di molto spiacevoli, soprattutto se, per tutta una serie di cause, non si riesce a pagarli. Le conseguenze, infatti, di non saldare il dovuto, si possono vedere a lungo termine, e questo può rivelarsi un vero e proprio problema per il debitore.
Quando si ha un debito, in base all’entità di esso, ci sono conseguenze di un certo tipo. Tra le conseguenze più serie, ad esempio, di un debito contratto con il Fisco, ci sono i fermi amministrativi e i pignoramenti dei beni del contribuente. Questo vuol dire che se una persona possiede un’automobile, potrebbe vedersi impedita la circolazione. Non potrà più usarla, in poche parole, finché non salderà il dovuto all’ente creditore.
Molte volte, purtroppo, non c’è la possibilità di pagare il dovuto, perché il debitore perde il lavoro o è in una situazione economica precaria. Altre volte, ancor peggio, scatta il pignoramento immobiliare per riavere i soldi del debito, e quindi il debitore potrebbe vedersi portata via la propria abitazione.
Peraltro, è molto difficile bloccare un pignoramento in atto. Tuttavia, la Corte Suprema di Cassazione ha emesso una sentenza che potrebbe impedire la cosa.
Pignoramento, questa sentenza potrebbe bloccarlo
Con la sentenza n° 9479 del 3 maggio 2023, la Corte Suprema ha offerto un’ultima opportunità, per i debitori, di salvare l’abitazione dall’essere venduta all’asta.
In sostanza, è possibile bloccare il pignoramento della propria casa se c’è un contratto bancario in cui vi sono clausole di tipo vessatorio. Si tratta di una sentenza che concerne debiti contratti con la banca. La cosa non riguarda altri enti creditori ma è certamente un traguardo, soprattutto perché gran parte delle case messe all’asta sono proprio a causa di debiti con banche.
Può accadere, infatti, che il debitore non riesca più a pagare il mutuo, ad esempio. Per salvare la propria casa dalla vendita all’asta, ci deve essere un debito per un contratto con la banca e devono essere, nel contratto, clausole vessatorie o anche una sola di esse.
Tra queste clausole, possono esserci, ad esempio, degli interessi moratori esagerati, in eccesso. E i contratti possono anche contenere dei limiti per il trasferimento del mutuo. Dunque, se si vuole intentare il blocco del pignoramento, è essenziale affidarsi a un legale che valuterà se è il caso, oppure no, di intraprendere una causa di opposizione.