La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Giornata molto positiva per la Borsa di Milano e, in generale, per i mercati azionari europei e statunitensi. Dopo i forti ribassi osservati durante la scorsa seduta, le borse, come spesso accaduto negli ultimi mesi, recuperano nel giro di breve tempo le perdite subite, senza lasciar spazio ad una più profonda correzione ribassista, la quale rientrerebbe comunque nella normale dinamica di comportamento dei mercati, dopo il forte rally rialzista che ha caratterizzato il 2021 e la seconda parte del 2020. Un segnale incoraggiante, per l’azionario europeo, proveniva direttamente da Wall Street, dove la scorsa seduta si è conclusa in netta ripresa, rispetto alla debolezza che aveva caratterizzato le prime fasi di scambio successive all’apertura.
Le vendite che hanno colpito ieri i mercati azionari sono state determinate, molto probabilmente, da reazioni emotive degli operatori, generate dai timori legati a possibili nuove ondate pandemiche, causate dal diffondersi della variante Delta del Covid-19 e che potrebbero rendere necessaria l’adozione di nuove misure restrittive, dannose per la ripresa dell’economia mondiale. Non ci sono state, infatti, importanti novità o eventi particolarmente impattanti che possano giustificare un movimento così intenso ed improvviso al ribasso.
Il Ftse Mib conclude la settimana in ribasso dello 0,91%. Numero che, approssimativamente, corrisponde alla differenza tra la perdita subita ieri e il guadagno registrato oggi. Fino a mercoledì, infatti, il listino principale di Piazza Affari aveva evidenziato scarsa attività da parte degli investitori. Oggi è tornato a brillare il settore bancario, con l’indice Ftse Italia Banche in rialzo del 2,64%, dopo aver sofferto parecchio durante il sell-off di ieri. Molto bene anche il comparto immobiliare (+3,08%) e quello tecnologico (+2,91%).
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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Parigi
Di seguito, le performance registrate, su base giornaliera, dai principali indici azionari europei:
- CAC 40 (Parigi): +2,07%
- DAX (Francoforte): +1,73%
- FTSE MIB (Milano): +1,67% a quota 25.051, 82 punti indice
- IBEX 35 (Madrid): +1,46%
- FTSE 100 (Londra): +1,30%
- SMI (Zurigo): +0,55%
L’indice Euro Stoxx 50, composto dalle 50 società europee con maggior capitalizzazione di mercato, termina la seduta in rialzo dell’1,91%, confermando il ritorno di un sentiment positivo sul mercato azionario europeo.
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Titoli migliori del Ftse Mib
I titoli maggiormente acquistati, durante la seduta odierna, sono stati i seguenti:
- Banco Bpm: +5,80%
- STMicroelectronics: +3,74%
- Cnh Industrial: +3,44%
- Unicredit: +3,26%
- Tenaris: +3,14%
- Stellantis: +2,81%
- Leonardo: +2,73%
- Mediobanca: +2,72%
- Unipol: +2,72%
- Exor: +2,62%
Titoli peggiori del Ftse Mib
Sempre tra i titoli appartenenti al listino principale della Borsa di Milano, chiudono in ribasso soltanto questi tre:
- Amplifon: -6,39%
- Nexi: -0,59%
- Hera: -0,06%
Il crollo di Amplifon è legato ad un provvedimento del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, finalizzato a stimolare la concorrenza nel settore della produzione di apparecchi acustici, consentendone la vendita al banco, piuttosto che doverli richiedere esclusivamente ad un medico. E’ stato stimato che soltanto 4 aziende controllano l’84% del mercato degli apparecchi acustici. L’obiettivo finale del provvedimento è quello di determinare una riduzione dei prezzi di tali apparecchi, il cui costo attualmente può essere sostenuto soltanto dal 14% della popolazione americana con problemi di ipoacusia.
Stati Uniti: tornano gli acquisti a Wall Street
Tornano a salire con forza gli indici azionari statunitensi. La correzione ribassista osservata ieri, con il forte calo dei futures e l’apertura fortemente negativa di Wall Street, è stata già riassorbita completamente. Ancora una volta, dunque, il movimento al ribasso è stato molto breve e non ha dato seguito ad un ritracciamento ben strutturato dei mercati azionari. L’S&P 500, poco più di un’ora fa, ha addirittura aggiornato il massimo storico, toccando quota 4366 punti indice. Sembrano, almeno per il momento, accantonate le preoccupazioni generate dalla diffusione della variante Delta e dalla possibile riduzione degli stimoli economici da parte della Federal Reserve.
Questo l’andamento evidenziato, alle 19 ora italiana, dai tre principali indici azionari statunitensi:
- Dow Jones: +1,17%
- S&P500: +0,97%
- Nasdaq 100: +0,80%
Altre notizie dai principali mercati finanziari: risalgono i rendimenti del T-Note
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, rimane piuttosto stabile a quota 111 punti base, in calo di un solo punto rispetto alla chiusura di ieri: il rendimento del Btp sale leggermente a quota +0,77%, mentre il rendimento del Bund sale a -0,34%. Rimbalza il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), dopo diverse sedute di ribasso, attestandosi a +1,36%, in aumento di ben 7 punti rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.
Aumenta il prezzo del Bitcoin, che rimane in un contesto caratterizzato da bassa volatilità (rispetto alla media dello strumento) e movimenti laterali, con i prezzi che, ormai da quasi due mesi, oscillano nell’area di trading range delimitata dal livello di supporto dei 30.000 dollari e dal livello di resistenza dei 40.800 dollari. Sono questi due i livelli da monitorare per ottenere segnali operativi nel mercato del Bitcoin: sarà possibile esporsi al rialzo in caso di rottura rialzista della resistenza, o al ribasso in caso di rottura ribassista del supporto. In entrambi i casi, la rottura deve avvenire in chiusura di una candela giornaliera. Attualmente, la criptovaluta più famosa quota 33.514 dollari circa, corrispondenti ad una performance di +1,90% su base giornaliera.
Nel mercato valutario, continua il rimbalzo del cambio Euro/Dollaro USA, dopo aver toccato i minimi degli ultimi 3 mesi ad inizio settimana. Attualmente, il cambio più utilizzato dai traders del Forex viene scambiato ad un tasso di 1,1870, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di +0,24%.
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Nel mercato delle materie prime, torna a salire il prezzo dell’oro, pari a 1.810 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +0,40%. Nuovamente in rialzo anche il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 74,75 dollari al barile, con una performance di +1,83% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 75,60 dollari al barile, con una variazione di +2,00% rispetto al valore di chiusura di ieri.