La chiusura della seduta odierna della borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Chiude nuovamente al ribasso la borsa di Milano, in linea con quanto accaduto nelle altre principali piazze europee e con quanto si osserva in queste ore a Wall Street. Si tratta, per Piazza Affari, della quarta chiusura negativa consecutiva; durante questa settimana, infatti, l’unica chiusura in rialzo è stata registrata nella seduta dello scorso lunedì. Su base settimanale il FTSE MIB perde l’1%, mentre su base mensile il calo è del 2,06%.
Dovrebbe trattarsi, sia per l’azionario europeo che per quello americano, semplicemente di un ritracciamento dai massimi, che rientra nel normale comportamento di un mercato particolarmente tirato al rialzo, dopo il rally osservato tra la seconda metà del 2020 e questi primi mesi del 2021. Va detto anche che l’aumento dei contagi da Covid-19 in Brasile e in India e, soprattutto, i timori circa una possibile diffusione in Europa della variante indiana del virus, particolarmente aggressiva, sicuramente incidono negativamente sul sentiment degli investitori. Inoltre, secondo alcuni analisti, per far in modo che gli investitori tornino ad acquistare con decisione, è necessario un nuovo elemento scatenante, oltre ai risultati trimestrali, da cui possa derivare un nuovo impulso rialzista.
Queste le performance registrate dai principali indici azionari europei, su base giornaliera, in chiusura dell’ultima seduta della settimana:
L’indice Euro Stoxx 500 termina la seduta con una performance di -0,55%, a quota 3.974,74 punti indice. Ciò significa che, mediamente, il mercato azionario europeo ha avuto un andamento coerente con quanto accaduto nella borsa di Milano.
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I titoli azionari che hanno evidenziato un andamento in controtendenza, rispetto all’indice di riferimento, sono:
Le vendite hanno colpito maggiormente i seguenti titoli:
I risultati del primo trimestre di Eni hanno evidenziato un’impennata dell’utile netto adjusted, inferiore, però, rispetto alle previsioni degli analisti: questo ha determinato il ribasso del titolo osservato oggi a Piazza Affari. L’utile netto è risultato pari a 270 milioni di euro, pari a quasi cinque volte quello conseguito nel primo trimestre 2020, grazie al forte recupero del prezzo del petrolio, ma gli analisti si aspettavano un dato pari a 440 milioni di euro. Questo evidenzia, ancora una volta, come l’andamento dei mercati finanziari dipenda innanzitutto dalle dinamiche relative alle aspettative degli operatori, mentre hanno meno peso i dati considerati in termini assoluti.
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Sono stati rilasciati, nel corso del pomeriggio, numerosi dati macroeconomici importanti per quanto riguarda lo stato di salute dell’economia statunitense:
Si tratta, come è possibile notare, di dati molto positivi, da cui emerge chiaramente la fase di decisa ripresa economica in corso negli Stati Uniti.
Molto positivi anche i risultati trimestrali pubblicati da Amazon nella serata di ieri, dopo la chiusura dei mercati. Sono stati registrati, infatti, utili a livelli record e le prospettive sono rosee: in un’economia Usa in crescita è molto probabile che, nei prossimi mesi, si assisterà ad una ulteriore salita dei consumi e molti consumatori, durante la pandemia, hanno preso l’abitudine di ricorrere allo shopping online e, molto probabilmente, continueranno a farlo.
Nonostante i motivi di ottimismo non manchino, la seduta di Wall Street prosegue con i principali indici in territorio negativo, seppur in ripresa dai minimi di giornata. Gli investitori, come raccontato per l’azionario europeo, sembrano attendere nuovi stimoli, diversi dalle trimestrali o dai dati macro, prima di assumere nuove posizioni al rialzo sul mercato. Queste le performance registrate a circa due ore dalla chiusura della seduta:
Si contrae più del previsto il PIL della Germania che, nella prima lettura relativa al primo trimestre 2021, è risultato in calo dell’1,7%, rispetto alle attese degli analisti di -1,5%.
Lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a 106 punti base: il Btp rende +0,86%, mentre il Bund -0,20%. Il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA) risulta, invece, pari a +1,63% (rispetto all’1,64% registrato ieri).
Importante rimbalzo del Bitcoin che guadagna, su base giornaliera, il 5,75%: viene scambiato attualmente a quota 56.600 dollari circa, rispetto al prezzo di 53.590 dollari registrato ieri in chiusura.
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Nel mercato valutario, scende con decisione il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,2020, in ribasso dello 0,80%. Il calo si è accentuato nel pomeriggio, dopo che il dollaro si è rafforzato grazie al rilascio dei dati positivi sull’economia statunitense, riportati in precedenza.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, rimane stabile l’oro a quota 1.770 dollari l’oncia (+0,07%), mentre si registrano ribassi sul petrolio: il WTI viene scambiato a 63,30 dollari al barile, con una variazione giornaliera di -2,50%, mentre il Brent quota 66,60 dollari al barile, che corrispondono ad una performance di -2,20%.
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