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Piazza Affari, venerdì 3 dicembre: chiusura in ribasso, male Nexi

Notizie allarmanti sulla variante Omicron, derivanti dal Sudafrica, determinano un nuovo calo delle borse. Piazza Affari, dopo un’apertura positiva, ha invertito la rotta in seguito alle vendite che hanno colpito Wall Street già dalle prime fasi di scambio.

Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano chiude l’ultima seduta della settimana in territorio negativo, seppur non molto distante dai livelli della vigilia. In ribasso anche le altre borse europee, a causa di nuovi aggiornamenti, poco incoraggianti, sulla variante Omicron del Covid-19. Secondo i dati raccolti in Sudafrica, dove la variante ha avuto origine, sono state colpite tutte le fasce d’età, ma in misura maggiore i bambini sotto i cinque anni. Questa caratteristica rappresenta un cambiamento importante rispetto alle precedenti varianti, le quali colpivano soprattutto soggetti in età adulta. Il ritmo di incremento dei contagi, inoltre, appare preoccupante: la media settimanale dei contagi ha raggiunto quota 5.000 casi, rispetto ai circa 500 casi registrati in media nelle precedenti settimane.

Continua, dunque, l’alternanza tra sedute negative e sedute positive, in base alle notizie provenienti dal tema Covid-19 e, in particolar modo, in riguardo alla variante sudafricana, la cui trasmissibilità e la mancanza di dati certi sull’efficacia degli attuali vaccini spaventa i mercati azionari, su cui incombe anche la minaccia di una inflazione in costante crescita e del conseguente ritiro degli stimoli monetari da parte delle banche centrali per contrastarla, nonostante le prospettive economiche siano altamente incerte a causa della nuova ondata di contagi. La governatrice della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, al riguardo della politica monetaria, ha dichiarato che un rialzo dei tassi nel 2022 appare altamente improbabile, pur essendo, la banca centrale, pronta ad agire per tenere a bada l’inflazione.

Il Ftse Mib, in conclusione di una settimana fortemente altalenante, evidenzia una performance, su base settimanale, pari a +0,33%. Leggero rialzo utile, comunque, per interrompere una serie di tre settimane consecutive in ribasso per il listino principale di Piazza Affari.

La chiusura dei mercati azionari europei: il peggiore è Madrid

Di seguito, le performance registrate, dai principali indici azionari europei, su base giornaliera:

  • IBEX 35 (Madrid): -0,71%
  • DAX (Francoforte): -0,61%
  • CAC 40 (Parigi): -0,44%
  • FTSE MIB (Milano): -0,26% a quota 25.938,52 punti indice
  • FTSE 100 (Londra): -0,10%
  • SMI (Zurigo): -0,01%

L’indice Euro Stoxx 50, affidabile termometro del clima prevalente nelle borse europee, chiude la seduta in ribasso dello 0,68%, a quota 4.080,15 punti indice.

Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli azionari più acquistati di giornata sono stati i seguenti (tra quelli appartenenti all’indice principale di Piazza Affari):

  • Unicredit: +1,09%
  • Italgas: +1,08%
  • Snam: +0,96%
  • Generali: +0,83%
  • A2a: +0,79%
  • Banca Generali: +0,59%
  • Eni: +0,59%
  • Banca Mediolanum: +0,52%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: +0,46%
  • Finecobank: +0,36%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli più colpiti dalle vendite, invece, sono stati:

  • Nexi: -3,05%
  • Telecom Italia: -2,23%
  • Stellantis: -1,15%
  • Buzzi Unicem: -1,15%
  • Enel: -0,97%
  • Bper Banca: -0,93%
  • Saipem: -0,78%
  • Leonardo: -0,76%
  • Poste Italiane: -0,76%
  • Exor: -0,74%

Stati Uniti: la variante Omicron trascina Wall Street in negativo, dato NFP deludente

Preoccupazione anche a Wall Street, dove gli indici continuano a scambiare in territorio negativo. Male soprattutto il comparto tecnologico, con l’indice Nasdaq 100 in perdita di oltre due punti percentuali. E’ evidente come, nonostante singole sedute con chiara impostazione rialzista come quella di ieri, i mercati azionari rimangano ancora molto nervosi, guidati dai timori legati alla pandemia. Il trend rialzista che ha caratterizzato il 2021 appare debole come mai prima dell’ultima settimana, vista la difficoltà degli indici nel dare continuità alle fasi di rialzo.

Questo l’andamento evidenziato, alle 18:30 ora italiana, dai principali indici azionari di Wall Street:

  • Nasdaq 100: -2,24%
  • S&P 500: -1,31%
  • Dow Jones: -0,57%

Sul fronte dei dati macro, l’atteso rilascio dei dati relativi all’andamento del mercato del lavoro ha, in linea generale, deluso le aspettative degli analisti. I Non Farm Payrolls, ovvero le nuove buste paga create nel mese di novembre, hanno evidenziato un incremento dei posti di lavoro pari soltanto a 210.000 unità, in netto calo rispetto alle 546.000 nuove buste paga di ottobre e al di sotto del valore di 550.000 stimato dagli analisti. Rallenta anche l’aumento del salario orario medio, che è cresciuto, su base mensile, dello 0,3%, rispetto allo 0,4% registrato nel mese precedente. Unico aspetto positivo emerso dai dati rilasciati oggi è il calo del tasso di disoccupazione, pari a 4,2%, rispetto al 4,6% della lettura di ottobre. Sale, inoltre, al 61,8% il tasso di partecipazione, dal precedente 61,6%.

Notizie dagli altri mercati: scendono Bitcoin e petrolio, Eur/Usd si mantiene sopra 1,13

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a 131 punti base, in ribasso di un solo punto rispetto alla chiusura della seduta precedente. Il rendimento del Btp scende a +0,93%; stabile, invece, il rendimento del Bund, fermo a -0,38%. In calo il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), pari a +1,38%, in ribasso di sette punti rispetto all’ultimo valore di chiusura.

Donato Mancini

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