La chiusura della seduta odierna della borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento dei principali mercati finanziari e ai temi più importanti della giornata.
La seduta odierna della borsa di Milano chiude sui livelli della vigilia, con l’indice FTSE MIB che evidenzia una variazione giornaliera poco rilevante e il cui valore, come possibile notare osservando un grafico su timeframe breve, ha oscillato, durante la giornata, in un intervallo di circa 200 punti, ovvero tra quota 24.550 e 24.350 punti indice.
Meglio, invece, le altre principali piazze europee, che concludono la seduta con delle performance positive, migliori rispetto a quella di Piazza Affari, seppur di moderata entità. I mercati azionari europei sono stati trainati soprattutto dal settore bancario, in virtù degli ottimi risultati trimestrali pubblicati da Deutsche Bank, che hanno generato ottimismo tra gli investitori europei sull’andamento dell’intero settore.
Considerando il forte rialzo osservato nei mercati azionari nella prima parte dell’anno, oltre che nella seconda metà del 2020, è molto probabile che gli investitori stiano attendendo l’appuntamento con la Federal Reserve di questa sera (consultare il calendario economico per maggiori informazioni), prima di assumere ulteriori posizioni in asset rischiosi come le azioni. Più che l’annuncio dei tassi interesse (i quali rimarranno sicuramente invariati), gli operatori attendono le dichiarazioni del governatore della Fed, Jerome Powell, per capire come l’autorità bancaria intenda gestire, nei prossimi mesi, il quantitative easing: secondo gli analisti, è molto probabile che non vi saranno modifiche da parte della Fed all’ammontare complessivo degli acquisti di titoli di Stato attualmente previsto, ovvero 120 miliardi di dollari al mese.
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La chiusura dei mercati azionari europei
Queste, nel dettaglio, le performance registrate dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta:
- CAC 40 (Parigi): +0,53%
- IBEX 35 (Madrid): +0,49%
- DAX (Francoforte): +0,28%
- FTSE 100 (Londra): +0,27%
- SMI (Zurigo): +0,10%
- FTSE MIB (Milano): -0,06% a quota 24.459,57 punti indice
L’indice Euro Stoxx 50 termina la seduta con una performance di +0,08%, a quota 4.015,03 punti indice, a dimostrazione della cautela diffusa tra gli investitori in queste ore che precedono la conferenza stampa di Jerome Powell.
Prudenza e clima di attesa che emergono anche dall’andamento dei principali indici azionari di Wall Street, che si muovono nei pressi dei livelli di chiusura della scorsa seduta. Come solitamente accade durante il “mercoledì Fed”, ci si attende forte volatilità sui mercati a partire dalle 20 circa ora italiana e fino alla chiusura dell’azionario statunitense, prevista per le 22.
Titoli migliori del FTSE MIB
I titoli maggiormente acquistati durante la seduta odierna, tra quelli inseriti nell’indice principale della borsa di Milano, sono stati:
- Tenaris: +3,36%
- Banco BPM: +2,75%
- BPER Banca: +2,24%
- Unicredit: +1,37%
- Cnh Industrial: +0,94%
- Eni: +0,93%
- Poste Italiane: +0,88%
- Finecobank: +0,74%
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Titoli peggiori del FTSE MIB: i risultati trimestrali penalizzano Saipem
I maggiori ribassi, invece, sono stati registrati su questi titoli azionari:
- Saipem: -5,06%
- Pirelli: -2,93%
- STMicroelectronics: -2,29%
- Atlantia: -1,52%
- Amplifon: -1,51%
- Enel: -1,22%
- Interpump Group: -0,71%
- Ferrari: -0,50%
Saipem ha subito una perdita massima pari al 12% in avvio di seduta, a causa della pubblicazione, nella serata di martedì, dei risultati relativi al primo trimestre, che hanno deluso le aspettative del mercato. Il gruppo del settore oil & gas ha, infatti, chiuso i primi tre mesi del 2021 con un fatturato di 1,62 miliardi di euro, in calo del 25,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sotto le attese degli analisti, pari a 2,02 miliardi. L’EBITDA, ovvero il risultato della gestione operativa, è sceso a 73 milioni di euro (-69,6%), rispetto alle previsioni di 120 milioni.
Secondo quanto spiegato da Saipem in una nota, il risultato del primo trimestre risulta “ancora condizionato dall’emergenza pandemica e risente di un rallentamento di attività e della rimodulazione dei piani di esecuzione dei progetti in alcune aree del mondo”. La struttura finanziaria, però, risulta ancora “robusta con liquidità in aumento a 2,5 miliardi di euro per effetto della nuova emissione obbligazionaria collocata con successo a marzo”.