La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Si conclude in ribasso la sessione odierna della Borsa di Milano, che risulta la peggiore tra le principali piazze europee, nel contesto di una giornata in cui gli altri indici azionari sono rimasti nei pressi dei livelli della vigilia, evidenziando nuovamente il clima di attesa diffuso tra gli investitori, i quali non sembrano ancora propensi ad assumere una posizione ben precisa sui mercati. Inoltre, la mancanza del rilascio di dati macroeconomici rilevanti, ha ulteriormente contribuito a mantenere le borse europee stabili sui livelli di chiusura della scorsa seduta.
La debolezza relativa di Piazza Affari, rispetto alle altre borse europee, è legata alle vendite registrate sui titoli bancari, che rappresentano circa il 40% del paniere azionario di cui è composto il Ftse Mib, perciò l’andamento dell’indice tende a rispecchiare le performance del settore bancario. Il ribasso dei bancari dovrebbe, però, essere dovuto semplicemente a delle prese di profitto degli operatori, dopo i rialzi di cui il comparto è stato protagonista nell’ultimo mese. Questa giornata negativa non pregiudica, quindi, la situazione grafica promettente che emerge effettuando l’analisi tecnica del Ftse Mib su timeframe di lungo periodo; l’unica minaccia è rappresentata dalla stagionalità negativa che caratterizza, per quanto riguarda i mercati azionari, soprattutto il mese di giugno, ormai alle porte, come descritto dettagliatamente in questo articolo.
Questo l’andamento evidenziato, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
L’indice Euro Stoxx 50, sempre ottimo termometro del clima che si respira sulle borse europee, chiude anch’esso nei pressi del livello di chiusura di ieri: in particolare, conclude la seduta a quota 4.031,67 punti indice, con una performance su base giornaliera di -0,11%.
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I titoli più acquistati di giornata, tra quelli appartenenti al listino principale della Borsa di Milano, sono stati:
I maggiori ribassi, invece, sono stati registrati dai seguenti titoli azionari:
Gli indici azionari statunitensi si muovono in territorio positivo e non molto distanti dai massimi storici, grazie alla decisa ripresa cominciata nella giornata di giovedì 20, dopo i ribassi osservati nei giorni precedenti, a causa della preoccupazione, diffusa tra gli investitori, di un possibile anticipo, da parte della Federal Reserve, delle tempistiche previste per il restringimento della politica monetaria, in risposta all’aumento dell’inflazione. Dopo numerosi interventi di membri della Fed, che hanno tranquillizzato i mercati affermando che le pressione inflazionistiche sono soltanto un evento temporaneo e che, quindi, non rende necessarie modifiche della politica monetaria, Wall Street è tornata a salire e si appresta a chiudere il mese di maggio nei pressi della parità, o addirittura in positivo, nonostante la stagionalità negativa che lo caratterizza.
Queste le performance evidenziate dai principali indici azionari statunitensi, alle 19 ora italiana:
Sarà, a questo punto, molto interessante vedere cosa accadrà nel mese di giugno che, secondo i dati statistici, è il mese peggiore per le borse, perciò si ritiene probabile una correzione dei mercati. Lo storno era, comunque, atteso anche nel mese di maggio, ma vi è stato solo un accenno nei mercati statunitensi, già riassorbito, perciò bisognerà essere molto prudenti nell’operare sugli azionari sia al rialzo che al ribasso perché lo scenario, ad oggi, appare piuttosto incerto.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 107 punti base (-1 rispetto a ieri): scende sia il rendimento del Btp, a +0,87%, che quello del Bund, che si attesta a -0,20%. Rimane stabile il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,56%, invariato rispetto alla chiusura di ieri.
In leggero ribasso il Bitcoin, dopo aver tentato nuovamente, in giornata, di effettuare il breakout del livello di resistenza dei 40.800 dollari, il quale ha respinto il prezzo, che attualmente risulta pari a 38.230 dollari circa, corrispondente ad una performance di -0,44% rispetto al valore di chiusura registrato ieri. La quotazioni del Bitcoin rimangono, dunque, ancora nell’area di trading range compresa tra il livello di resistenza dei 40.800 dollari e il livello di supporto dei 30.000 dollari. Sono queste le aree da monitorare al fine di cogliere nuovi movimenti direzionali del Bitcoin, rispettivamente al rialzo (in caso di breakout dei 40.800 dollari) o al ribasso (in caso di breakdown dei 30.000 dollari).
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Nel mercato valutario, scende il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,2196, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,44%.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, sale leggermente il prezzo dell’oro, che quota 1.902 dollari l’oncia, in rialzo su base giornaliera dello 0,20%. Ancora stabile il prezzo del petrolio: Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 65,89 dollari al barile, con una performance di -0,27% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 68,42 dollari al barile, con una variazione di -0,10% rispetto al valore di chiusura di ieri.
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