Piazza Affari, mercoledì 23 giugno: chiusura in rosso, sale Nexi, male Inwit

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Seduta negativa per la Borsa di Milano e, in generale, per tutte le principali piazze europee, con gli indici che evidenziano performance negative. In particolare, la perdita evidenziata è, mediamente, pari all’1% ed è legata, probabilmente, ai timori per la diffusione in India di una nuova variante del Covid 19, denominata “Delta Plus” e definita dal Ministero della Salute indiano come “ceppo preoccupante”. Nei giorni scorsi, inoltre,  l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva messo in guardia sulla pericolosità della precedente variante indiana, denominata “Delta”, che si sta diffondendo anche in Europa, soprattutto nel Regno Unito. Questo ribasso vanifica, dunque, il parziale recupero, avvenuto ieri, della perdita subita dagli indici azionari nella giornata di venerdì 18.

Secondo alcuni analisti, la cautela degli investitori, che oggi hanno preferito vendere ed alleggerire i portafogli di investimento, potrebbe essere legata anche alle dinamiche inflazionistiche ed alla probabile adozione, in risposta all’inflazione, di una politica monetaria meno accomodante da parte della Federal Reserve, nonostante le continue rassicurazioni del governatore Powell sulla disponibilità dell’autorità bancaria statunitense a garantire pieno supporto al sistema economico, fino al definitivo superamento degli effetti della pandemia. La Fed, nell’appuntamento di mercoledì scorso, aveva segnalato una probabile accelerazione della tempistica dei rialzi dei tassi di interesse, rispetto a quanto stabilito nel meeting del mese di marzo. Ad esempio, secondo Sophie Griffiths, market analyst del broker Oanda, “i mercati azionari si stanno ancora adeguando” alla posizione più rigida del previsto assunta dai membri della Fed lo scorso mercoledì.

Dal punto di vista dei dati macroeconomici, invece, sono arrivate ottime notizie per l’Eurozona, in mattinata, dai dati relativi agli indici PMI, nel rilascio preliminare relativo al mese di giugno (consultare il calendario economico per maggiori dettagli sui dati macro e sugli eventi principali della settimana):

  • l’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero è risultato, infatti, pari a 63,1, superando le stime degli analisti, che prevedevano un dato di 62,1;
  • l’indice dei responsabili degli acquisti del settore dei servizi si attesta a 58,0, al di sopra delle previsioni degli analisti (57,8) e del dato precedente (55,2).

La chiusura dei mercati azionari europei: il peggiore è Francoforte

Le performance registrate dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta, sono le seguenti:

  • FTSE 100 (Londra): -0,22%
  • SMI (Zurigo): -0,70%
  • CAC 40 (Parigi): -0,91%
  • FTSE MIB (Milano): -0,94% a quota 25.077,14 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): -1,10%
  • DAX (Francoforte): -1,15%

L’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta con una performance di -1,14%, a quota 4.075,94 punti indice, mettendo in evidenza il sentiment negativo che ha prevalso oggi nei mercati azionari europei.

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Titoli migliori del Ftse Mib

Chiudono la seduta in rialzo soltanto i seguenti titoli, tra quelli inclusi nel listino principale della Borsa di Milano:

  • Nexi: +0,93%
  • Tenaris: +0,67%
  • Finecobank: +0,62%
  • Campari: +0,45%
  • Eni: +0,08%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli azionari più venduti di giornata, invece, sono stati:

  • Inwit: -2,73%
  • DiaSorin: -2,60%
  • Atlantia: -2,59%
  • Hera: -1,89%
  • Moncler: -1,82%
  • Cnh Industrial: -1,75%
  • Enel: -1,69%
  • Italgas: -1,57%
  • Exor: -1,56%
  • Buzzi Unicem: -1,50%

Stati Uniti: pochi movimenti a Wall Street

I principali indici azionari statunitensi evidenziano movimenti laterali e scarsa attività degli operatori di Wall Street, durante la seduta odierna. Rimangono, comunque, poco al di sotto dei massimi storici, che S&P 500 e Nasdaq hanno aggiornato nei primi giorni di questa settimana. Il Nasdaq 100, indice composto dai titoli azionari delle 100 principali società del settore tecnologico statunitense, ha toccato un nuovo massimo storico anche oggi, al di sopra dei 14.300 punti.

Queste le performance evidenziate dai principali indici di Wall Street, alle 19.55 ora italiana:

  • Nasdaq 100: +0,15%
  • S&P 500: +0,12%
  • Dow Jones: -0,02%

Altre notizie dai principali mercati finanziari: ancora prospettive di rialzo nel mercato del petrolio

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, continua a muoversi al rialzo e si attesta a quota 112 punti base (+2 punti rispetto al valore di chiusura di ieri): il rendimento del Btp risulta pari a +0,89%, mentre il rendimento del Bund si attesta a -0,23%. Sale leggermente anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,49%, in rialzo di 2 punti base rispetto al valore registrato ieri in chiusura.

Cerca nuovamente di recuperare terreno il Bitcoin, che evidenzia una performance positiva, dando seguito al rimbalzo osservato ieri, dopo che le quotazioni avevano tentato di rompere al ribasso il cruciale livello di supporto dei 30.000 dollari: se questo breakdown dovesse concretizzarsi in futuro, in chiusura di candela su timeframe daily, si aprirebbero scenari fortemente ribassisti nel mercato della criptovaluta più diffusa. Mentre per avere un segnale affidabile di ripartenza rialzista bisogna attendere l’eventuale breakout del livello di resistenza dei 40.800 dollari. Attualmente il Bitcoin quota 33.000 dollari circa, in rialzo dell’1,50% su base giornaliera.

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Nel mercato valutario, poco mosso il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,1934, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,03%.

Per quanto riguarda le materie prime, risulta in leggero rialzo il prezzo dell’oro, che attualmente quota 1.781 dollari l’oncia, con una performance su base giornaliera di +0,14%. Sale moderatamente anche il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 73,00 dollari al barile, con una performance di +0,21% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 75,12 dollari al barile, con una variazione di +0,41% rispetto al valore di chiusura di ieri. E’ stato rilasciato, nel pomeriggio, il dato relativo alla variazione settimanale delle scorte di petrolio greggio, detenute in giacenza dalle aziende statunitensi: è risultata pari a -7.614.000 barili, dato ampiamente migliore rispetto alle stime degli analisti (-3.942.0000) e in miglioramento anche rispetto al dato relativo alla scorsa settimana (-7.355.000). Questa lettura potrebbe contribuire ad alimentare ulteriormente, anche nei prossimi giorni, l’attuale forte trend rialzista in corso nel mercato del petrolio, che ha portato le quotazioni su livelli molto elevati e che non venivano toccati da ottobre 2018.

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