Piazza Affari, martedì 3 agosto: chiusura sui livelli della vigilia, vola Stellantis

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

borsa milano
Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Ancora una seduta caratterizzata dalla cautela per la Borsa di Milano che, come ieri, chiude nei pressi della parità, in linea con quanto accaduto negli altri mercati azionari, europei e statunitensi, dove gli operatori appaiono poco propensi ad assumere nuove posizioni, determinando un andamento laterale degli indici azionari.

L’andamento della stagione delle trimestrali, che continua a fornire indicazioni incoraggianti sui risultati societari, sta continuando a fornire supporto alle borse, ma l’ottimismo derivante da questo fattore è stato controbilanciato da altri temi che, invece, preoccupano gli investitori:

  • il nuovo aumento dei contagi da Covid-19, causato dalla diffusione della variante Delta del virus, che sta costringendo diversi governi federali, negli Stati Uniti, a reintrodurre l’obbligo della mascherina, come nel caso della Louisiana, che ha reso nuovamente obbligatorio l’uso delle mascherine in luoghi chiusi;
  • dopo la severa regolamentazione imposta dalla Cina in diversi settori dall’economia, tra cui il tecnologico e l’immobiliare, i media statali cinesi rincarano la dose, attaccando soprattutto il comparto del gaming online, definito “oppio per la mente”, ed alimentando i timori di nuove iniziative del governo contro le grandi aziende del settore, come Tencent, che registra nuove pesanti perdite in borsa (-11%).
  • sale il rischio geopolitico, in conseguenza della decisione della Germania di inviare una nave da guerra nel Mare della Cina Meridionale, evento che non si verificava da 20 anni. L’occupazione di quell’area viene fortemente rivendicata dalla Cina, in quanto si tratta di acque ricche di giacimenti naturali di gas, oltre che importante fonte di pesca. A poca distanza, inoltre, vi è l’isola di Taiwan, territorio strategico per la produzione di chip, la cui attuale carenza sta influenzando negativamente i livelli di produzione di numerosi settori industriali, a partire dall’automotive.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Parigi

Ecco l’andamento evidenziato, su base giornaliera e in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:

  • CAC 40 (Parigi): +0,72%
  • FTSE 100 (Londra): +0,34%
  • IBEX 35 (Madrid): +0,16%
  • FTSE MIB (Milano): +0,02% a quota 25.356,15 punti indice
  • SMI (Zurigo): -0,06%
  • DAX (Francoforte): -0,09%

L’Euro Stoxx 50 termina la seduta poco mosso, a quota 4.117,95 punti (+0,03%).

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Titoli migliori del Ftse Mib

  • Stellantis: +4,23%
  • Eni: +1,65%
  • Exor: +0,86%
  • Moncler: +0,79%
  • Finecobank: +0,78%
  • Tenaris: +0,65%
  • Intesa San Paolo: +0,52%
  • Interpump Group: +0,38%
  • Snam: +0,31%
  • Amplifon: +0,21%

Dopo gli ottimi risultati registrati nel primo semestre, Stellantis ha rivisto al rialzo le stime per l’anno 2021, attendendosi una ulteriore crescita della propria attività anche negli ultimi due trimestri dell’anno.

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Ferrari: -2,63%
  • DiaSorin: -2,55%
  • Buzzi Unicem: -2,51%
  • Nexi: -2,26%
  • Leonardo: -2,24%
  • Atlantia: -2,00%
  • Pirelli: -1,52%
  • Mediobanca: -1,47%
  • Inwit: -1,46%
  • Unipol: -1,45%

Cosa sta succedendo a Wall Street

Dopo un’avvio di seduta poco brillante, con gli indici che, dopo mezz’ora dall’apertura, evidenziavano performance negative, Wall Street ha effettuato un rimbalzo che ha portato gli indici azionari in territorio positivo.

Queste le performance evidenziate, alle 18:30 ora italiana, dai principali indici azionari statunitensi:

  • S&P 500: +0,40%
  • Dow Jones: +0,39%
  • Nasdaq 100: +0,30%

Nel contesto di una giornata priva di dati macroeconomici particolarmente rilevanti, oltre che in considerazione dei market mover di cui si è parlato in apertura di questo articolo, è probabile che gli investitori statunitensi preferiscano rimanere prudenti, e non entrare a mercato con posizioni particolarmente impegnative per il proprio capitale, anche in ottica dei dati sul mercato del lavoro, che saranno pubblicati venerdì 6 e che potrebbero determinare un’impennata della volatilità, accentuando l’imprevedibilità dei mercati.

E’ possibile consultare il calendario economico, allo scopo di conoscere i dati macro e gli eventi in programma durante questa settimana lavorativa. Viene indicata anche la previsione degli analisti, quando disponibile, e la lettura precedente di ciascun dato che verrà rilasciato.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: ancora in calo il prezzo del petrolio

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 109 punti base, in ribasso di un solo punto base rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp rimane stabile a +0,57%, mentre il rendimento del Bund risulta pari a -0,52%. Poco mosso anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), pari a +1,17%, invariato rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

Scende ancora il prezzo del Bitcoin, dopo aver concluso in ribasso le tre precedenti sedute, seppur con candele giornaliere dal corpo poco esteso. Non si è trattato, quindi, di un calo particolarmente intenso. Dopo aver chiuso al di sopra del forte livello di resistenza posizionato in area 40.800 dollari, al termine della giornata di venerdì 30 luglio, le quotazioni hanno effettuato un ritracciamento, tornando al di sotto di tale livello. Un nuovo deciso breakout dei 40.800 dollari rappresenterebbe un ottimo segnale di inversione rialzista e, dunque, di acquisto del Bitcoin. La criptovaluta più diffusa quota attualmente 38.265 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -2,30%.

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Nel mercato valutario, ancora poco mosso il cambio Euro/Dollaro USA, che sembra anch’esso in attesa del rilascio del dato sui Non Farm Payrolls. Il cambio valutario più utilizzato dai traders del Forex viene scambiato ad un tasso di 1,1864, con una performance su base giornaliera di -0,03%.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in leggero ribasso il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.810,32 dollari l’oncia, in diminuzione dello 0,19% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Scende ancora il prezzo del petrolio, spinto al ribasso in questo inizio di settimana dai timori legati al rallentamento delle attività manifatturiere in Cina e negli Stati Uniti, che potrebbe impattare negativamente sulla domanda dell’oro nero, in quanto le due superpotenze sono i principali importatori e consumatori mondiali di petrolio. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 70,75 dollari al barile, con una performance di -1,26% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 72,45 dollari al barile, con una variazione di -0,60% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

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