La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Borse europee poco mosse durante la seduta odierna, caratterizzata da bassa volatilità e scarsi volumi di scambio. La Borsa di Milano chiude sullo stesso livello della scorsa seduta, in linea con quanto avvenuto nelle altre principali piazze europee, dove gli indici evidenziano performance poco distanti dalla parità. Ancora in rialzo i titoli del settore energetico, in virtù di una nuova seduta positiva per i prezzi del petrolio.
Gli operatori sembrano in una fase di indecisione, nelle quale preferiscono limitare gli ingressi a mercato, in attesa di maggiori notizie su due fattori molto importanti, probabilmente quelli che più sono in grado di determinare forti movimenti nei mercati azionari, in caso di novità di particolare rilevanza, sia in senso positivo che in senso negativo:
Di seguito, le performance evidenziate, in chiusura di seduta e su base giornaliera, dai principali indici azionari europei:
L’Euro Stoxx 50, come sempre ottimo rilevatore del sentiment prevalente nei mercati azionari europei, chiude la seduta con una performance di +0,04%, che testimonia la scarsa attività degli operatori durante la seduta appena conclusa.
Poco mossi anche i mercati azionari statunitensi e, probabilmente, lo saranno fino al termine di questa settimana, visto l’appuntamento con il meeting di Jackson Hole, che gli investitori seguiranno con molta attenzione per cercare di comprendere quali sono gli indirizzi di politica monetaria delle principali banche centrali del mondo, con un’occhio di riguardo per la Federal Reserve, tra tutte quella che dovrebbe cominciare prima a ridurre la portata degli stimoli monetari.
Queste le performance registrate, alle 18:50 ora italiana, dai principali indici azionari Usa:
Nonostante gli scarsi movimenti, sia l’S&P500 che il Nasdaq hanno nuovamente aggiornato i rispettivi massimi storici, seppur non durante l’orario di apertura di Wall Street, ma in fase di pre-market.
Ancora segnali positivi dal mercato immobiliare, dove si è registrato un aumento delle vendite di nuove abitazioni, in scia all’incremento delle vendite di abitazioni esistenti, comunicato ieri. A luglio, sono state vendute 708.000 nuove abitazioni, dato superiore sia rispetto alle stime degli analisti (+700.000) che in confronto al dato precedente (+701.000).
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 105 punti base, in calo di un solo punto rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp risulta pari a +0,57%, mentre il rendimento del Bund si attesta a -0,48%. In rialzo, invece, il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), che risulta pari a +1,29%, in aumento di 3 punti base rispetto al precedente valore di chiusura.
In ribasso il prezzo del Bitcoin, alle prese con l’importante livello di resistenza in area 50.000 dollari che, almeno finora, ha impedito una ulteriore salita delle quotazioni. La sensazione, considerando che non vi è stato un vero e proprio rifiuto del prezzo in quella zona, è che nei prossimi giorni questa resistenza verrà rotta al rialzo e, qualora ciò accadesse, l’impulso rialzista della criptovaluta più famosa potrebbe continuare con maggiore intensità, portando il prezzo, prima in area 58.000 dollari, e poi a rivedere i massimi in area 64.900 dollari. Il Bitcoin quota attualmente 48.110 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -2,90%.
Nel mercato valutario, risulta stabile il cambio Euro/Dollaro Usa, la cui impostazione di fondo rimane comunque ribassista, in quanto la divergenza nella politica monetaria delle rispettive banche centrali, con la Fed ormai vicina a ridurre gli stimoli monetari, potrebbe determinare ulteriori discese del cambio anche nelle prossime settimane. Il cambio più utilizzato dai traders del Forex quota attualmente 1,1746 dollari, corrispondenti ad una performance di +0,03% su base giornaliera.
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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, poco mosso il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.806,60 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +0,06% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Ancora in deciso rialzo le quotazioni del petrolio, dopo la salita di ieri: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 67,70 dollari al barile, con una performance di +3,03% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 70,35 dollari al barile, con una variazione di +2,90% rispetto all’ultimo valore di chiusura.
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