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Piazza Affari, martedì 2 novembre: chiusura sulla parità, bene Recordati

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari.

Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Seduta caratterizzata da performance contrastanti per le borse europee, che evidenziano, così, un clima di incertezza, dopo i notevoli guadagni con cui i mercati azionari hanno avviato il mese di novembre nella giornata di ieri. La Borsa di Milano chiude nei pressi dei livelli della vigilia, nonostante le indicazioni positive fornite dall’indice PMI manifatturiero, relativo all’Italia, che è risultato pari a 61,1 nel mese di ottobre, in rialzo rispetto al 59,7 rilevato a settembre: ciò significa che, durante il mese appena concluso, il tasso di crescita dell’attività manifatturiera ha accelerato ulteriormente. Il dato riguardante l’Eurozona, invece, è sceso a 58,3, rispetto al 58,5 emerso nel rilascio preliminare e a fronte del 58,6 rilevato nel mese di settembre.

Investitori prudenti anche a Wall Street con gli indici che, pur restando vicini ai livelli della vigilia, oscillano in territorio positivo ed hanno nuovamente aggiornato i massimi storici dopo l’impulso rialzista avvenuto nelle prime due ore delle seduta odierna. Prudenza, sia in Europa che negli Stati Uniti, legata principalmente ai due eventi chiave della settimana, ovvero l’appuntamento con la Federal Reserve di domani e il rilascio del dato relativo ai Non Farm Payrolls, in programma nella giornata di venerdì 5. In prossimità di dati o eventi di tale portata gli investitori tendono, di solito, a non esporsi eccessivamente, per evitare di avere posizioni a mercato in momenti di elevata volatilità, che rende i movimenti di prezzo imprevedibili e, dunque, potenzialmente pericolosi per traders di breve termine. Coloro che operano, invece, in ottica di lungo termine preferiscono attendere lo svolgimento del meeting Fed per avere maggiori indicazioni sulle prospettive macroeconomiche e sulle conseguenti decisioni di politica monetaria della banca centrale.

La chiusura delle borse europee

Queste le performance registrate dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta:

  • DAX (Francoforte): +0,94%
  • SMI (Zurigo): +0,86%
  • CAC 40 (Parigi): +0,49%
  • FTSE MIB (Milano): -0,06% a quota 27.189,63 punti indice
  • FTSE 100 (Londra): -0,19%
  • IBEX 35 (Madrid): -0,84%

L’Euro Stoxx 50 chiude la seduta in rialzo dello 0,37%, a quota 4.296,22 punti indice.

Titoli migliori del Ftse Mib

  • Recordati: +2,00%
  • Banco Bpm: +1,82%
  • Bper Banca: +1,81%
  • Prysmian: +1,73%
  • STMicrolectronics: +1,45%
  • Ferrari: +1,19%
  • Atlantia: +1,00%
  • Campari: +0,80%
  • Intesa San Paolo: +0,68%
  • Cnh Industrial: +0,66%

Titoli peggiori del Ftse Mib

  • Finecobank: -1,72%
  • Nexi: -1,71%
  • Eni: -1,62%
  • Moncler: -1,56%
  • Amplifon: -1,32%
  • Banca Mediolanum: -1,29%
  • Telecom Italia: -1,22%
  • Inwit: -1,19%
  • Exor: -0,98%
  • Unicredit: -0,79%

L’andamento dei principali indici di Wall Street

Alle 19:15 ora italiana, i tre indici statunitensi principali risultano in leggero guadagno:

  • Dow Jones: +0,40%
  • S&P 500: +0,30%
  • Nasdaq 100: +0,25%

Spread in calo, il Bitcoin torna in prossimità del massimo storico

Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a quota 123 punti base, in ribasso di nove punti rispetto alla chiusura dell’ultima seduta. Il rendimento del Btp scende a+1,03%; in calo anche il rendimento del Bund, che si attesta a -0,20%. In leggera diminuzione il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), pari a +1,55%, rispetto all’1,58% registrato ieri in chiusura.

Torna a salire con decisione il prezzo del Bitcoin, dopo tre sedute consecutive di leggero ribasso. La valuta digitale si riavvicina, dunque, al massimo storico toccato lo scorso 20 ottobre, in area 67.000 dollari. La criptovaluta più famosa quota 63.380 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +4,00%.

Nel mercato valutario, scende il cambio Euro/Dollaro Usa, che quota 1,1583 dollari, corrispondenti ad una performance di -0,20% rispetto alla chiusura della scorsa seduta.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, scende il prezzo dell’oro, che quota 1.787 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di -0,34% rispetto alla chiusura della seduta precedente. In ribasso, seppur moderato, anche il prezzo del petrolio, che rimane sui massimi degli ultimi sette anni. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 83,94 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di -0,38% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 84,50 dollari al barile, corrispondenti ad una performance di -0,30% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Donato Mancini

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