La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
La Borsa di Milano chiude la seduta odierna sui livelli della vigilia, in territorio leggermente negativo. Giornata iniziata con una buona spinta rialzista, che aveva portato il Ftse Mib a registrare un guadagno superiore al punto percentuale, nel corso della prima mezz’ora di negoziazione, dopodiché il sentiment degli investitori è cambiato e il rialzo è stato totalmente riassorbito, soprattutto a causa delle performance negative dei titoli bancari (Ftse Italia Banche: -1,14%). Stessa dinamica anche per il Dax di Francoforte, mentre altre piazze come Parigi e Madrid sono riuscite a proteggere gran parte dei guadagni conseguiti nelle fasi iniziali della seduta.
I mercati azionari sembrano, oggi, muoversi sulla spinta di due forze contrapposte:
E’ molto probabile che, nel mese di agosto, si possa assistere ad un notevole aumento della volatilità nei mercati azionari, in conseguenza della minore liquidità che, di solito, caratterizza questo mese, durante il quale tanti grandi operatori si concedono un periodo di ferie. Di solito, infatti, minore è la quantità di capitali presente nel mercato, più è probabile assistere a movimenti repentini delle quotazioni.
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Di seguito, le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
L’Euro Stoxx 50, indice composto dalle 50 principali società europee per capitalizzazione di mercato, chiude la seduta in rialzo dello 0,78%, a quota 4.120,33 punti indice, evidenziando ulteriormente come Piazza Affari, durante la seduta odierna, abbia sottoperformato rispetto alle altre borse del vecchio continente.
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I titoli più acquistati di giornata, tra quelli inclusi nel listino principale della Borsa di Milano, sono stati:
I titoli che hanno registrato, invece, i maggiori ribassi, sono i seguenti:
Durante la settimana appena iniziata, la giornata più attesa, per gli Stati Uniti ma, in generale, per gli investitori di tutto il mondo, sarà quella di venerdì 6, in cui è in programma il rilascio dei dati sul mercato del lavoro (su tutti, i Non Farm Payrolls), relativi al mese di luglio, da cui si avranno ulteriori informazioni sull’andamento dell’occupazione negli Usa.
Si tratta di una delle variabili maggiormente monitorate dalla Federal Reserve ai fini della decisione sulle tempistiche del tapering, ovvero del ridimensionamento del programma di acquisto titoli dalle banche, implementato allo scopo di iniettare liquidità nel sistema economico ed aiutarlo a superare gli effetti negativi della pandemia.
Di seguito, le performance registrate dai principali indici azionari statunitensi, alle 18:05 ora italiana:
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a quota 110 punti base, in ribasso di due punti base rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp scende a +0,57%, mentre il rendimento del Bund risulta pari a -0,53%. In deciso ribasso anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), pari a +1,16%, in diminuzione di ben 8 punti base rispetto al valore di chiusura dello scorso venerdì.
In leggero rialzo il prezzo del Bitcoin che, nella giornata di venerdì 30, è riuscito a chiudere al di sopra del forte livello di resistenza posizionato in area 40.800 dollari. Durante le due sedute del fine settimana, però, i prezzi sono tornati al di sotto di tale livello. A questo punto, un buon segnale di acquisto sarebbe rappresentato da una nuova chiusura ampiamente superiore ai 40.800 dollari. Il Bitcoin quota attualmente 39.946 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +0,27%.
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Nel mercato valutario, stabile il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,1870, praticamente invariato rispetto ai livelli della vigilia.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in leggero rialzo il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.816,50 dollari l’oncia, in aumento dello 0,14% rispetto all’ultimo valore di chiusura. In netto ribasso, invece, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 71,19 dollari al barile, con una performance di -3,72% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 72,77 dollari al barile, con una variazione di -3,50% rispetto all’ultimo valore di chiusura.
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