I mercati del vecchio continente, spinti dai dati sul PIL cinese, chiudono in rialzo la prima seduta della settimana, dopo le perdite dello scorso venerdì. Ottima performance, a Piazza Affari, dei titoli petroliferi, mentre registra un notevole ribasso il titolo Telecom Italia.
Inizio di settimana positivo per le borse europee, reduci da una settimana contrastata, caratterizzata da alti e bassi. Gli indici azionari europei, infatti, chiudono la seduta odierna in rialzo, trascinati dall’ottimismo generato dai dati macroeconomici pubblicati in Cina nel corso della notte. Wall Street, invece, rimarrà chiusa per tutta la giornata, in quanto oggi si celebra negli Stati Uniti il Martin Luther King Day.
In Italia, prosegue la crescita dell’inflazione, in linea con il resto d’Europa. L’indice dei prezzi al consumo, secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, è salito del 3,9% su base annua, nel mese di dicembre (rispetto al 3,7% di novembre).
A Piazza Affari, brilla Tenaris, miglior titolo del listino principale grazie alla notevole salita dei prezzi del petrolio, avvenuta nel corso dell’ultimo mese, e all’aumento del numero delle trivelle negli Stati Uniti. Vendite, invece, sul titolo Telecom, dopo i rumors del weekend secondo cui Cassa Depositi e Prestiti (secondo azionista) vorrebbe riorganizzare le attività del gruppo, senza procedere al riassetto proprietario: appaiono, dunque, in netto calo le chance di successo dell’offerta pubblica di acquisto presentata dal fondo statunitense Kkr alcune settimane fa.
Cina: PIL e produzione industriale crescono più delle attese
Nell’ultimo trimestre del 2021, il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Cina è salito del 4,0%, su base annuale, a fronte di una stima degli analisti di +3,6%. Rispetto al trimestre precedente, invece, il PIL è cresciuto dell’1,6%, superando sia le attese (+1,1%) che il dato precedente (+0,2%).
In crescita anche la produzione industriale che, a dicembre, è aumentata del 4,3%, rispetto a dicembre 2020: il dato stimato dagli analisti era di +3,6%, mentre nel mese di novembre l’incremento era stato del 3,8%.
Questi dati, provenienti dalla seconda potenza economica mondiale, rappresentano un segnale incoraggiante per la ripresa globale, minacciata, nella seconda parte del 2021, dalla nuova ondata della pandemia e dalla carenza di materie, che aveva reso difficili gli approvvigionamenti per le industrie.
La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Londra
Di seguito, le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
- FTSE 100 (Londra): +0,91%
- SMI (Zurigo): +0,86%
- CAC 40 (Parigi): +0,82%
- FTSE MIB (Milano): +0,52% a quota 27.688,56 punti indice
- IBEX 35 (Madrid): +0,36%
- DAX (Francoforte): +0,32%
L’Euro Stoxx 50, indice in grado di rilevare il sentiment prevalente nelle borse europee, chiude la seduta in rialzo dello 0,70%, a quota 4.302,14 punti.
Titoli migliori del Ftse Mib
I titoli più acquistati di giornata, tra quelli appartenenti all’indice principale della Borsa di Milano, sono stati:
- Tenaris: +2,19%
- Moncler: +1,97%
- Diasorin: +1,88%
- STMicroelectronics: +1,65%
- Buzzi Unicem: +1,05%
- Saipem: +1,00%
- Cnh Industrial: +0,90%
- Amplifon: +0,89%
- Azimut: +0,88%
- Interpump Group: +0,87%
Titoli peggiori del Ftse Mib
I titoli azionari più venduti, invece, sono stati:
- Telecom Italia: -3,30%
- Bper Banca: -1,02%
- Hera: -0,88%
- Atlantia: -0,86%
- Recordati: -0,70%
- Banca Mediolanum: -0,64%
- Snam: -0,55%
- Iveco Group: -0,47%
- Banco Bpm: -0,42%
- Pirelli: -0,36%
Notizie dagli altri mercati: Bitcoin in ribasso, stabili euro e petrolio
Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, risulta poco mosso e si attesta a 135 punti base, in rialzo di un solo punto rispetto alla chiusura dello scorso venerdì: il rendimento del Btp è pari a +1,29%, mentre il rendimento del Bund è di -0,07%. Invariato il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato Usa), pari +1,77%, vista la chiusura dei mercati finanziari statunitensi.
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